Elezioni Unime. Bonina: "Si vota l'1 dicembre" ma ci sarà un nuovo stop del direttore generale

Elezioni Unime. Bonina: “Si vota l’1 dicembre” ma ci sarà un nuovo stop del direttore generale

Marco Olivieri

Elezioni Unime. Bonina: “Si vota l’1 dicembre” ma ci sarà un nuovo stop del direttore generale

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mercoledì 20 Settembre 2023 - 08:30

Il professore fissa con un decreto le nuove date ma l'orientamento dei vertici universitari è che sia il prossimo decano a indire le elezioni

MESSINA – Elezioni all’Università di Messina per la scelta del nuovo rettore. La sfida è tra Michele Limosani e Giovanna Spatari, salvo nuove sorprese, mentre il pro rettore vicario Giovanni Moschella si è dimesso, accennando in una lettera a un’assenza di sintonia negli ultimi tempi con il rettore Cuzzocrea. Nel frattempo, il decano Letterio Bonina prova di nuovo a fissare le elezioni: venerdì 1 dicembre 2023 la prima votazione; mercoledì 6 dicembre la seconda votazione; mercoledì 13 dicembre la votazione di balloƩaggio, in base al decreto d’indizione delle elezioni. Si tratta di un secondo tentativo dopo quello dello scorso luglio. Bonina aveva indetto le elezioni per il 29 settembre, con un successivo stop da parte del direttore generale Francesco Bonanno.

Da qui la palla è passata al Tar, che ha rigettato in prima istanza il ricorso del decano. In più, in una lettera, tanti professori di Unime hanno preso le distanze dala decisione del decano. Quest’ultimo scrive ora alla comunità accademica: “La fissazione da parte del Tar, per il giorno 13 settembre scorso, dell’udienza sulla sospensiva del provvedimento di diniego del direttore generale ha di fatto reso impossibile procedere alla convocazione del corpo elettorale. Come sapete, mantenendomi nel quadro delle norme di legge, dello Statuto e dei regolamenti in vigore, avevo già dato la mia disponibilità a considerare alcune osservazioni dell’amministrazione e alcune raccomandazioni provenienti da una parte della comunità accademica e, quindi, a rivedere le date dei turni elettorali per le elezioni del Rettore”.

Continua il docente, che sta per andare in pensione, il 30 settembre: “Tutto ciò, però, a condizione che ci fosse certezza del voto attraverso la fissazione, con largo anticipo, dei giorni della tornata elettorale, così da favorire scelte consapevoli a seguito di un confronto elettorale ampio e approfondito. Avevo, inoltre, affermato che consideravo parimenti importante il fatto che la programmazione strategica triennale dell’Ateneo – da deliberare entro il 31 dicembre del 2023 – seguisse le indicazioni del programma elettorale sostenuto dalla maggioranza della comunità accademica, dando così piena efficacia alle scelte democratiche”. 

Tuttavia, secondo il direttore generale dovrebbe essere il prossimo decano, Antonio Panebianco, a fisssare le elezioni, entro il 18 gennaio. Ed esiste anche la possibilità di una proroga di un anno del governo, collegata al Pnrr, all’attuale rettore. In ogni caso, i piccoli colpi di scena di questi mesi rivelano che le fibrillazioni non mancano nella corsa alla guida dell’Ateneo.

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