Famiglie accampate al Comune, Accorinti non firma la procedura di emergenza: "C'è una graduatoria"

Famiglie accampate al Comune, Accorinti non firma la procedura di emergenza: “C’è una graduatoria”

Eleonora Corace

Famiglie accampate al Comune, Accorinti non firma la procedura di emergenza: “C’è una graduatoria”

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venerdì 09 Agosto 2013 - 14:25

Il sindaco Renato Accorinti non ha firmato la procedura di assegnazione d'emergenza per le tre famiglie che da una settimana dormono a Palazzo Zanca. "Ci sono centinaia di richieste, si deve rispettare la graduatoria", queste le motivazioni del sindaco. Insorgono le tre famiglie: "Noi non dal Comune non ce ne andiamo".

Rispettare le regole e soprattutto i diritti di tutti. Questa la motivazione che ha spinto il sndaco Renato Accorinti a non firmare le richieste per l’assegnazione di un alloggio con una procedura di urgenza alle tre famiglie che da una settimana occupano Palazzo Zanca. Il lavoro congiunto dell’assessore ai servizi sociali Nino Mantineo e dell’assessore al risanamento Sergio De Cola, aveva portato,nelle scorse ore, la speranza di una sistemazione, probabilmente temporanea. Grazie all’attuazione della procedura di emergenza sarebbero stati individuati cinque appartamenti da assegnare alle tre famiglie, Ferrara, De Tommaso e D’Arrigo, più ad altre due con problemi di sfratto esecutivo.

Per i cinque appartamenti si farebbe fatto riferimento alla lista di dieci dichiarati disponibili dall’Istituto Case Popolari. Oggi però il monito del Sindaco a rispettare la legalità e soprattutto la graduatoria degli aventi diritto è arrivato come una doccia fredda per i tre nuclei famigliari, che hanno sfogato la loro disperazione contro l’assessore De Cola e i consiglieri accorintiani Lucy Fenech e Gino Sturniolo, che nel frattempo tentavano di spiegare le motivazioni del sindaco, punto di riferimento dei disagi e dei diritti di tutti i cittadini messinesi. L’amministrazione procederà a verificare le richieste più urgenti, rispettando alla lettera la graduatoria. Intanto le tre famiglie annunciano di continuare con la loro protesta di occupazione dei divani del Comune, nonostante l’invito dello stesso assessore Nino Mantineo – che nel frattempo continua a lavorare ad una soluzione – di desistere da forme di protesta tanto estreme. “Non abbiamo un altro posto dove andare”, continuano a sottolineare le tre famiglie disagiate. Domani per la famiglia D’Arrigo scatterà lo sfratto, il 29 toccherà ai Ferrara, mentre i De Tommaso abitavano in un garage senza sanitari, nonostante fosse un luogo dichiarato non idoneo dall’Asp per la salute della figlia di appena tre mesi. A prospettarsi è lo scenario classico quanto desolante di una guerra tra poveri.

Tante le situazioni di disagio, anche estremo, segnalate dagli stessi consiglieri comunali – una tra tutte quella della famiglia Marchetta fatta presente da Claudio Cardile – al fronte delle quali l’amministrazione ha da offrire solo dieci appartamenti disponibili. E la frase, cruda quanto la verità, pronunciata dall’assessore De Cola ad inizio settimana continua a risuonare come un avvilente monito: “Non abbiamo settecento case”. L’assessore Mantineo continua a lavorare per far fronte al bisogno di centinaia di cittadini. “Noi che lavoriamo nei servizi sociali siamo abituati a dare risposte immediate” – dichiara – “Ma non sempre, purtroppo, è possibile”. L’assessore De Cola ha pronti progetti e idee di acquisti, ma è costretto ad aspettare i fondi promessi dalla Regione per il Risanamento. Nel frattempo la macchina burocratica che porta all’affidamento degli alloggi popolari continua ad incepparsi. Troppi i mal funzionamenti ingigantiti da reiterate irregolarità. Come la presentazione di domande false all’ultimo bando – addirittura il 95% – che ha fatto scattare un’indagine della polizia giudiziaria. Tanti gli interventi, in questi giorni, che invocano l’accertamento di una reale graduatoria, per consentire di alleviare il disagio di chi vive realmente in condizioni estreme, e chiedono di riformare tutto il sistema.

Dall’interrogazione del consigliere di Cambiamo Messina dal Basso, Nina Lo Presti, alla segnalazione dell’ennesima famiglia in difficoltà da parte del consigliere Claudio Cardile, passando per la richiesta di un tavolo tecnico in seno alla quarta commissione consiliare- quella che si occupa di risanamento, appunto – da parte del capogruppo del PD Paolo David e gli interventi dei colleghi Nino Carreri – “basta con gli speculatori del bisogno” – e Libero Gioveni. Messina aspetta ancora che il risanamento del suo territorio. I messinesi la sicurezza che siano garantiti i loro diritti. (Eleonora Corace)

22 commenti

  1. ma chi ci capisce piu prima si ora no bisogna decidere ma si anno notizie sui controlli sui documenti dicono non veritieri dai basta poco un controllo della calligrafia di chi li a compilati ed il gioco e fatto e poi i cittadini onesti dico onesti faranno i nomi di QUESTI IMBROGLIONI che promettevano loro la casa ma non solo in campagna elettorale anno sempre lucrato sulla povera gente ed sarebbe opportuno anche negli ultimi anni vero capo popolo imbroglione tranquilli ci sono tutti

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  2. Bravo ACcorinti, una decisione non demagogica da democrazia liberale. Adesso per conseguenza getta fuori dal municipio questi soggetti xxxxxxxxx che l’hanno occupato e rimetti le transenne. Il comune e’ la casa di tutti e non di chi decide di occupare ledendo i diritti altrui.

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  3. Ma dovevano pensarci prima, questi disoccupati si sposano, fanno figli, e poi vogliono la casa a scrocco…. Troppo bello così…

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  4. Le tre famiglie non possono sotto ogni forma ricattare il Sindaco affermando che: “dal Comune non ce ne andiamo”.
    Quanto affermato dal Sindaco Accorinti, è più che giusto!Bisogna rispettare e far rispettare le regole. E poi, vederli bivaccare come stanno facendo… francamente non è uno spettacolo soprattutto per loro stessi.

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  5. Peppe Vallera 9 Agosto 2013 18:15

    Evidentemente, le case sono già state assegnate “in pectore”.
    Hiuseppe Vallèra.

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  6. Pinocchio, non ti sforzare a scrivere sgrammaticato, almeno una volta il verbo avere coniugalo giusto. Metti le “h” dove c’è bisogno. A tutto c’è un limite

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  7. Salvatore Vernaci 9 Agosto 2013 19:20

    Concordo con la decisione determinata e corretta del Sindaco. Ci sono delle leggi che vanno rispettate e non possono essere derogate. Intanto, mi permetto di dire al Sig. Sindaco che questi nuclei vanno ospitati in albergo o in alloggi di emergenza, nelle more di trovare una soluzione condivisa. Non è umano, né civile che restino a dimorare, notte e giorno, nei corridoi del Municipio. Le soluzioni si trovano, esistono i contributi locativi a favore dei meno abbienti , disposti per legge ed annualmente erogati dalla Regione.

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  8. Condivido la decisione del sindaco, si sarebbe creato un precedente ma una soluzione deve essere trovata.
    Non comprendo, invece, il riferimento alla democrazia liberale e poi il considerare queste persone come dei soggetti xxxxxxx( chissà per cosa stanno queste x)che devono essere gettati fuori dal municipio : sembra che non siano delle persone con una propria dignità ma che debbano essere annoverati nella categoria delle cose inanimate, cioè degli oggetti.
    E non penso che queste persone vogliano ledere gli altrui diritti, ma sono delle persone che agiscono per disperazione .
    Queste famigile, fra le quali una con una bambina di tre mesi che vive in un garage, sono dei soggetti xxxxxxx che devono essere gettati fuori del municipio?Sono esseri umani, mica dei sacchi di patate.

    Aspettando Felice Calabro’

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  9. puzza di bruciato 9 Agosto 2013 20:01

    Concordo con il sindaco, anche se sono certo che farà l’impossibile per aiutare queste tre famiglie. Non può creare un precedente altrimenti tutti farebbero l’assalto alla “bastiglia”.

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  10. Migliaia di onesti cittadini messinesi lavorano ogni giorno per pagare, pur tra immensi sacrifici, il mutuo o l’affitto tutti i mesi, per garantire a sé stessi e ai familiari una dimora dignitosa. E ben pochi possono contare su un posto fisso ben retribuito.
    Si rimbocchino le maniche anche questi soggetti, che di problemi ne hanno uno solo: sono stati allevati nella mentalità del “parassitismo questuante”, e continuano a perpetrarla…
    Bravo Sindaco!

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  11. Bravo Accorinto???!!?!?!?!
    Leggo dei commenti assurdi voi sicuramente siete elettori di questo figlio dei fiori ma dovreste vergognarvi prima voi e poi lui
    Lui perché in 2 mesi non ha fatto una dico una Mazza tranne che sparare vagonate di promesse e
    Belle parole!!! Ma voi che sicuramente per ” abilità vostre ” state in una casa ed avete un tetto sulle spalle come fate a dire getta fuori questi soggetti……… Questo è il cambiamento che tutti voi elettori di Accorinto volevate??? Intanto come dite voi ognuno dovrebbe fare la sua parte , voi come cittadini messinesi visto che il comune è anche casa vostra dovreste avere i testicoli di presentarvi da questi Signori a buttarli fuori , e poi buttare fuori anche i loro bambini cosa che mi auguro accada il prima possibile ai “vostri” figli se ne avete e mi auguro di no

    Buddaci

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  12. Non ho votato ne voterei mai ACcorinti che rappresenta l’ opposto del mio pensiero liberale. Io sono per lo sviluppo e la ricchezza di tutti, lui per la povertà diffusa ed ha una visione pauperistica e medievale dell’economia basata sul volontariato. Ma se adotta Un provvedimento che va nel senso dell’ordine pubblico malgrado i soggetti che lo attorniano, gli faccio 4 volte i complimenti. Per lui e’ un atto contro natura.

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  13. Se ogni disperato occupasse una casa altrui scoppierebbero le guerre civili. Le occupazioni sono il frutto di una mentalità prevaricatrice e sostanzialmente xxxxxxxx. Tu non mi dai una cosa e io me la prendo con la forza. L’opposto dello stato di diritto liberale.

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  14. Ma intanto abbIamo una bambina di tre mesi senza un tetto…. Ma una casa famiglia no??? Sbrigativi e non perdetevi in chiacchiere, ricordiamoci che siamo tutti figli dello stesso Dio, o forse queste persone hanno un Dio minore???.

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  15. Bravi! Messinesi solerti a dare appoggio al Sindaco che non firma per non ledere i diritti di… ma di chi!?! Guarda caso questi 3 nuclei familiari hanno le caratteristiche richieste ( tutte le carte in regola, SVEGLIA!!!) per entrare di diritto nella graduatoria ed avere la casa che spetta loro. E’ inutile girare in tondo. Non voglio andare oltre e prendermi la briga di indagare su chi ha una nazionalità di origine diversa e ha avuto aiuti perchè poi sarebbe interessante, per me, leggere i commenti ma poco costruttivo ai fini della vicenda. Resta il fatto che le famiglie in questione hanno un posto nella graduatoria ed il Sindaco non si prende la briga di firmare. PUNTO. Il resto è polvere nell’aria… che frigge.
    stefania cucinotta

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  16. SALVATORE COSENZA 10 Agosto 2013 06:44

    Io mi meraviglio invece di chi aveva potuto proporre una soluzione del genere. Queste persone sono nel bisogno e vanno aiutate, ma assegnare loro una casa in barba a tutte le graduatorie esistenti e scavalcando altri che, bisognosi come loro, aspettano da anni, non sarebbe stato giusto e poi sarebbero fioccate le denunce. Inoltre……..ma vi immaginate cosa sarebbe successo poi ? ci sarebbe stata l’invasione del Comune da parte di decine di famiglie che sono nella stessa condizione,come le avrebbero gestite?

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  17. giusto per dovere di cronaca:
    la bambina in settembre compirà un anno e l’eventuale soluzione in casa famiglia significherebbe dividere i nuclei familiari (uomini da un lato e donne e bambini da un’altra parte). Questa, che sarebbe tra l’altro una soluzione temporanea, vi sembra una soluzione? Tra l’altro una delle signore è stata in affido ad una casa famiglia fino a qualche anno fa, trascorrendovi tutta la sua giovane vita. Non ignoriamo realtà difficili e diverse dalla nostra solo perchè siamo stati fortunati e quindi incapaci di comprenderne a fondo la portata. E con questo non mi riferisco a lei Nicola, ma a chi ha espresso commenti davvero poco consoni…
    stefania cucinotta

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  18. SALVATORE COSENZA 10 Agosto 2013 11:25

    Se fossero stati ai primi 5 posti della graduatoria e avessero avuto diritto alle 5 case disponibili, non ci sarebbe stato bisogno di proporre questa incredibile “graduatoria d’emergenza” che Accorinti ha fatto bene a non firmare. La soluzione del problema di quelle famiglie non puo’ calpestare i diritti delle altre che sono nella medesima condizione ma non sono andate ad accamparsi al Comune (per adesso).

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  19. il fatto è che questa graduatoria di cui tutti parliamo, è come i soldi in bocca di tutti e in tasca di nessuno! ai fatti c’è di sicuro una situazione gravissima di 5 famigli (non ho sbagliato, 2 sono accodate anche esse per gravi motivi in attesa di soluzione) e tutte in graduatoria! In questi casi l’emergenza abitativa sarebbe d’obbligo ma qui mancano attributi… nel vero senso della parola. E’ un po’ più complicata di così, ma la grinta che qualcuno avrebbe dovuto avere non ce l’ha, i presupposti erano diversi. tutto qua. persino la soluzione della scuola di Catarratti, che la Croce Rossa tiene in uno stato vergognoso, potrebbe essere una soluzione troppo semplicistica… boh…

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  20. liliana parisi 12 Agosto 2013 15:46

    Spero che ci sia presto una graduatoria, aggiornata e veritiera,degli aventi diritto alle case; e contemporaneamente un’anagrafe di tutte le case disponibili,subito o a breve.E anche un ELENCO DI ESCLUSI,cioè di TUTTI COLORO CHE NON HANNO DIRITTO ED HANNO PRESENTATO FALSE DICHIARAZIONI.E’ venuto il momento di far trionfare la LEGALITà! E spero anche che le pratiche burocratiche per l’assegnazione siano velocizzate.Ma forse spero troppo?!

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  21. sarebbe un trionfo nel vero senso della parola, ma se la speranza è l’ultima a morire, chissà, noi abbiamo tempo… 🙂

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