Da sud a nord, il triste spettacolo di degrado offerto dalla città

Continuano a tenere banco a Messina le polemiche sullo stato di degrado in cui versa la città. Da giorni le segnalazioni riguardanti cumuli di rifiuti, sporcizia e abbandono sono in costante aumento, nonostante sia ormai iniziata la stagione estiva. Preoccupa molto la situazione a Bordonaro, dove i cassonetti non vengono svuotati da giorni, e quella della statale 113/dir, che da Ponte Gallo va sino a Mortelle. Ma sono solo due dei numerosissimi casi segnalatici dai lettori.

È sconfortante lo stato in cui versa il quartiere di Bordonaro. La mancata raccolta dei rifiuti, che non avviene da circa una settimana, ha creato un habitat ideale per i topi; i cittadini lamentano persino l'assenza degli spazzini, che d'altra parte, nelle condizioni attuali, avrebbero ben poco da fare. A peggiorare la situazione si aggiunge un'illuminazione pubblica a singhiozzo, per cui intere zone del quartiere si trovano completamente al buio.

Situazione critica anche a San Filippo, nonostante mercoledì si terrà il concerto di Vasco Rossi che attirerà allo stadio 40mila persone. “Abito di fronte allo stadio – ci scrive un nostro lettore, Antonio Blefari -. Da 15 giorni non viene raccolta l'immondizia, mentre ho appena pagato una bolletta salatissima della Tari. E’ questo il servizio che garantisce il Comune? Spero solo che siccome dopodomani c'è il concerto di Vasco Rossi, per non fare cattiva figura verranno a raccoglierla. Che tristezza, è tutto imbarazzante e vergognoso”.

La situazione non è migliore nella zona turistica che va da Ponte Gallo a Mortelle. Anche qui il problema è lo stesso: cumuli e cumuli di rifiuti, che deturpano non soltanto le splendide frazioni della costa nord di Messina, ma anche la vista dei tanti turisti che ogni anno vengono in vacanza. I rifiuti sono disseminati ai lati della carreggiata, fuori dai pochi – e vecchi – cassonetti rimasti; e il caldo rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Una “pessima cartolina” per luoghi come Orto Liuzzo, Rodia, Marmora, San Saba, Acqualadrone, Tono, che ha spinto il consigliere Biancuzzo a chiedere l'intervento del prefetto e la sorveglianza costante dei vigili urbani, poiché sembrerebbe che molti incivili vengano addirittura da Villafranca – dove ormai vige la raccolta porta a porta – a gettare i loro rifiuti nelle discariche a cielo aperto createsi lungo la 113/dir.

E quando la situazione diventa intollerabile, ecco che i rifiuti “prendono fuoco” per mano dell'esasperazione della gente. È successo nel quartiere San Paolo, dove non viene effettuata la raccolta da una settimana. E potrebbe succedere presto altrove, viste le numerose zone della città in preda all'incuria: Paradiso, San Filippo, Calamona, Spartà, via Sitaloro, via Giudeo, via Musarra sono sono alcune delle aree abbandonate a se stesse.

Ovviamente, il malcontento cresce quando gli abitanti delle zone citate si ritrovano a dover pagare la famigerata Tari, la tassa sui rifiuti. “Chiederemo di ridurre la TARI al 20% della tariffa, come prevede la legge in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento” spiega l'associazione CittadinanzAttiva. Intanto, non resta che sperare in un programma organico di bonifiche, che parta dal Comune e da Messinambiente, e che restituisca alla città la dignità che le spetta.

Giovanni Passalacqua