Conto alla rovescia per i 53 lavoratori Ato3, l'Amam sembra la soluzione giusta

Conto alla rovescia per i 53 lavoratori Ato3, l’Amam sembra la soluzione giusta

Francesca Stornante

Conto alla rovescia per i 53 lavoratori Ato3, l’Amam sembra la soluzione giusta

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venerdì 05 Settembre 2014 - 23:27

A fine mese scade l'ultima proroga concessa dalla Regione alle Ato in attesa della realizzazione del Srr, i dipendenti hanno già in mano la ettera di licenziamento, la soluzione che mette d'accordo è la mobilità verso l'Amam.

Meno di un mese a disposizione per decidere il futuro dei 53 dipendenti dell’Ato3. Il 30 settembre scade la proroga regionale che fino ad oggi ha tenuto in piedi le Ato in liquidazione, nel frattempo si doveva procedere alla creazione delle Srr, le nuove Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti. Ad oggi di queste società neanche l’ombra. Il percorso procede a rilento, a pagarne le conseguenze potrebbero essere in primis proprio i lavoratori Ato3 che in questi giorni hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Un atto dovuto in vista della scadenza della proroga, ma che preoccupa non poco i dipendenti, visto il pochissimo tempo a disposizione.

L’amministrazione Accorinti però non dimentica i 53 Ato. In questi mesi sono state avanzate varie ipotesi per la loro ricollocazione, nelle scorse settimane il sindacato Orsa aveva sollecitato un intervento deciso che prevedesse il trasferimento all’Amam. Ipotesi che inizia a diventare sempre più concreta. Ieri pomeriggio incontro a Palazzo Zanca tra il vicesindaco Guido Signorino, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e i sindacati. Al centro della discussione naturalmente l’esigenza di garantire un posto di lavoro ai 53 dipendenti. Esigenza dettata soprattutto dalla clausola di salvaguardia occupazionale prevista dalla Regione in vista di questo passaggio alla Srr. Sarebbe questa in realtà la società che dovrebbe assorbire i lavoratori. Ad oggi però non c’è nulla in piedi e questa ipotesi sembra solo una chimera. L’amministrazione comunale vuole però provare a dare garanzie concrete. I segretari di Fit Cisl, Manuela Mistretta, Fp Cgil, Clara Crocè e Carmelo Pino, Orsa, Francesca Fusco, Fismic Confsal, Alessandro De Leo, Fiadel, Pietro Fotia, accompagnati dai lavoratori, si sono trovati d’accordo nel proporre la mobilità di tutti i lavoratori all’Amam, considerata l’unica soluzione per garantire continuità lavorativa.

Facendo quattro conti in questa fase non sembrano esserci molte altre strade, considerato che l’Amam ad oggi è l’unica società partecipata del Comune florida, che da anni denuncia carenze di personale, che così potrebbe anche internalizzare servizi come la riscossione dei crediti come previsto anche nel Piano di riequilibrio decennale approvato dal Consiglio pochi giorni fa.

Durante l’incontro l’assessore Ialacqua ha ribadito il ritardo delle procedure per rendere operativa la Srr, motivo per cui non sarà certo questa la soluzione per i lavoratori Ato3. La creazione della famosa Multiservizi potrebbe essere un’altra opzione, ma naturalmente ciò non potrà avvenire nel giro di venti giorni.

L’assessore Signorino punta sull’Amam, individuata come strada più percorribile in questa fase. In questi giorni si troverà il modo per sciogliere tutti i dubbi, probabilmente l’amministrazione produrrà un atto di indirizzo per dettare le linee guida alle due società, il prossimo venerdì sindacati e amministrazione torneranno ad incontrarsi.

Resta irrisolto il problema stipendi. Da due mesi i lavoratori Ato3 sono senza retribuzione a causa del decreto ingiuntivo e consequenziale pignoramento presentato da Messinambiente nei confronti dell’Ato3. Decreto ingiuntivo da 6 milioni di euro che risale ai tempi del commissario Armando Di Maria e divenuto esecutivo lo scorso mese di luglio, dunque sotto la gestione di Alessio Ciacci. Signorino ha definito questa azione “molto grave” e ha duramente stigmatizzato l’operato di Messinambiente in questa vicenda. Si sta tentando di lavorare ad una transazione ma la strada è lunga. Nel frattempo i lavoratori Ato3 restano nel limbo.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. Carissima Francesca STORNANTE, le intenzioni di RE SARO Crocetta di non fare macelleria sociale erano chiarissime, a questo deve gran parte della sua vittoria, si riferiva alla pletora dei dipendenti regionali, comunali, province oramai sulla carta, partecipate, enti pubblici di ogni tipo e natura, insomma tutto quello legato al PUBBLICO, compresi gli ATO regionali da affibbiare ai Comuni. Mi costringi a ripetermi perchè non mi hai illuminato sulla pretesa di accollare al Comune di Messina i lavoratori di ATOME3, uno dei tanti carrozzoni della Regione Siciliana, a cui siamo costretti per volere di RE SARO di pagare gli stipendi anche se in ritardo. PERCHE’? PERCHE’? PERCHE’? Cara Rosaria STORNANTE come giornalista di TempoStretto non sei protetta da nessuno, devi dare il meglio di te per il successo del tuo giornale, ma non basta, il tuo contratto di lavoro dipende dai rapporti professionali con il tuo editore, da conquistare giorno dopo giorno. Chiudevo il mio commento con la considerazione che chiuso il carrozzone ATO i lavoratori debbano cercarsi un’altro lavoro, come fanno quelli del settore privato, non dimenticando di ringraziare i siciliani per averli mantenuti per anni senza avere niente in cambio, o meglio ci hanno restituito il verde loro assegnato con il nero in cui sono ridotte le nostre ville e villette. Non c’è cattiveria nelle mie parole, ma lo stipendificio della Regione Siciliana deve finire, altrimenti morirà la Sicilia.

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  2. Carissima Francesca STORNANTE, le intenzioni di RE SARO Crocetta di non fare macelleria sociale erano chiarissime, a questo deve gran parte della sua vittoria, si riferiva alla pletora dei dipendenti regionali, comunali, province oramai sulla carta, partecipate, enti pubblici di ogni tipo e natura, insomma tutto quello legato al PUBBLICO, compresi gli ATO regionali da affibbiare ai Comuni. Mi costringi a ripetermi perchè non mi hai illuminato sulla pretesa di accollare al Comune di Messina i lavoratori di ATOME3, uno dei tanti carrozzoni della Regione Siciliana, a cui siamo costretti per volere di RE SARO di pagare gli stipendi anche se in ritardo. PERCHE’? PERCHE’? PERCHE’? Cara Rosaria STORNANTE come giornalista di TempoStretto non sei protetta da nessuno, devi dare il meglio di te per il successo del tuo giornale, ma non basta, il tuo contratto di lavoro dipende dai rapporti professionali con il tuo editore, da conquistare giorno dopo giorno. Chiudevo il mio commento con la considerazione che chiuso il carrozzone ATO i lavoratori debbano cercarsi un’altro lavoro, come fanno quelli del settore privato, non dimenticando di ringraziare i siciliani per averli mantenuti per anni senza avere niente in cambio, o meglio ci hanno restituito il verde loro assegnato con il nero in cui sono ridotte le nostre ville e villette. Non c’è cattiveria nelle mie parole, ma lo stipendificio della Regione Siciliana deve finire, altrimenti morirà la Sicilia.

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  3. Premesso che non bisogna MAI sparare sulla CROCE ROSSA, ma gradirei sapere se questi Lavoratori sono entrati con il concorso e se si quale. Se l’AMAM è una società pubblica, per cui si dovrebbe entrare per concorso (ma quando mai).Diversamente viene naturale pensare che i Sigg. Sindacati percorrono sempre la strada di non perdere le deleghe sindacali (i picciuli).

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  4. Premesso che non bisogna MAI sparare sulla CROCE ROSSA, ma gradirei sapere se questi Lavoratori sono entrati con il concorso e se si quale. Se l’AMAM è una società pubblica, per cui si dovrebbe entrare per concorso (ma quando mai).Diversamente viene naturale pensare che i Sigg. Sindacati percorrono sempre la strada di non perdere le deleghe sindacali (i picciuli).

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  5. Cara Francesca STORNANTE,tu e i miei figli non siete difesi da nessuno,per i messinesi di ATOME3 si è addirittura legiferato,la parte virgolettata è tratta dal sito della Regione Siciliana.
    “”Quale personale transita alle S.R.R.? Transitano nelle S.R.R., all’esito delle procedure per il definitivo avvio del servizio di gestione, i dipendenti a)già in servizio presso le società o i consorzi d’ambito e proveniente dai comuni,dalle province o dalla regione individuato dall’Ass.to regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità,sentite ANCI e URPS (art. 19, comma 6, della legge regionale n.9/2010); b)già in servizio al 31.12.2009 presso:società d’ambito,consorzi d’ambito,società utilizzate per la gestione del servizio e al cui capitale sociale partecipino gli enti locali o le società o i consorzi d’ambito per una percentuale non inferiore al 90% e sempre che l’originario rapporto di lavoro sia stato costituito conformemente alle leggi ed in particolare dell’art.45 della legge regionale 8 febbraio 2007 n.2 e dell’art.61 della legge regionale 14 maggio 2009 n.6,o in forza di pronuncia giurisdizionale avente efficacia di cosa giudicata o di conciliazione giudiziale o extragiudiziale sottoscritta entro il 31.12.2009 (art. 19, comma 7,della legge regionale n.9/2010).
    Per i dipendenti già inquadrati nei profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti,l’assunzione ha luogo,in ogni SRR,previa risoluzione del precedente rapporto di lavoro,a parità di condizioni giuridiche ed economiche applicate a tale data e per mansioni coerenti al profilo di inquadramento, con espresso divieto di adibizione a mansioni superiori.I rimanenti dipendenti sono inquadrati,previa risoluzione del precedente rapporto di lavoro,assicurando che,in ogni singola SRR,il rapporto fra profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti e rimanenti profili professionali non sia inferiore al novanta per cento.L’assunzione e/o gli inquadramenti hanno luogo a condizione che l’originario rapporto di lavoro dipendente o le progressioni di carriera siano stati costituiti o realizzate nel rispetto della normativa di riferimento,ed in particolare,dell’articolo 45 della legge regionale 8 febbraio 2007,n.2,e dell’articolo 61 della legge regionale 14 maggio 2009,n.6, o in forza di pronuncia giurisdizionale che abbia acquisito efficacia di cosa giudicata o a seguito di conciliazione giudiziale o extragiudiziale purché sottoscritta entro il 31 dicembre 2009.Il personale di cui sopra è assunto all’esito delle procedure volte a garantire il definitivo avvio del servizio di gestione.Tale personale è utilizzato dai soggetti affidatari dell’appalto che ne assumono la responsabilità gestionale,operativa e disciplinare,anche per quanto concerne l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro,nonché per l’erogazione delle retribuzioni.Fermo restando l’obbligo del ricorso alle procedure di evidenza pubblica di cui all’articolo 45 della legge regionale n.2/2007, le SRR non possono procedere per un triennio,a decorrere dalla data di entrata in vigore della LR n.9/2010,ad alcuna assunzione e,dunque, sino al 27 aprile 2013.”” Come vedi hanno pensato a tutto,come si pensa ai figli, e i figliastri?

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  6. Cara Francesca STORNANTE,tu e i miei figli non siete difesi da nessuno,per i messinesi di ATOME3 si è addirittura legiferato,la parte virgolettata è tratta dal sito della Regione Siciliana.
    “”Quale personale transita alle S.R.R.? Transitano nelle S.R.R., all’esito delle procedure per il definitivo avvio del servizio di gestione, i dipendenti a)già in servizio presso le società o i consorzi d’ambito e proveniente dai comuni,dalle province o dalla regione individuato dall’Ass.to regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità,sentite ANCI e URPS (art. 19, comma 6, della legge regionale n.9/2010); b)già in servizio al 31.12.2009 presso:società d’ambito,consorzi d’ambito,società utilizzate per la gestione del servizio e al cui capitale sociale partecipino gli enti locali o le società o i consorzi d’ambito per una percentuale non inferiore al 90% e sempre che l’originario rapporto di lavoro sia stato costituito conformemente alle leggi ed in particolare dell’art.45 della legge regionale 8 febbraio 2007 n.2 e dell’art.61 della legge regionale 14 maggio 2009 n.6,o in forza di pronuncia giurisdizionale avente efficacia di cosa giudicata o di conciliazione giudiziale o extragiudiziale sottoscritta entro il 31.12.2009 (art. 19, comma 7,della legge regionale n.9/2010).
    Per i dipendenti già inquadrati nei profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti,l’assunzione ha luogo,in ogni SRR,previa risoluzione del precedente rapporto di lavoro,a parità di condizioni giuridiche ed economiche applicate a tale data e per mansioni coerenti al profilo di inquadramento, con espresso divieto di adibizione a mansioni superiori.I rimanenti dipendenti sono inquadrati,previa risoluzione del precedente rapporto di lavoro,assicurando che,in ogni singola SRR,il rapporto fra profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti e rimanenti profili professionali non sia inferiore al novanta per cento.L’assunzione e/o gli inquadramenti hanno luogo a condizione che l’originario rapporto di lavoro dipendente o le progressioni di carriera siano stati costituiti o realizzate nel rispetto della normativa di riferimento,ed in particolare,dell’articolo 45 della legge regionale 8 febbraio 2007,n.2,e dell’articolo 61 della legge regionale 14 maggio 2009,n.6, o in forza di pronuncia giurisdizionale che abbia acquisito efficacia di cosa giudicata o a seguito di conciliazione giudiziale o extragiudiziale purché sottoscritta entro il 31 dicembre 2009.Il personale di cui sopra è assunto all’esito delle procedure volte a garantire il definitivo avvio del servizio di gestione.Tale personale è utilizzato dai soggetti affidatari dell’appalto che ne assumono la responsabilità gestionale,operativa e disciplinare,anche per quanto concerne l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro,nonché per l’erogazione delle retribuzioni.Fermo restando l’obbligo del ricorso alle procedure di evidenza pubblica di cui all’articolo 45 della legge regionale n.2/2007, le SRR non possono procedere per un triennio,a decorrere dalla data di entrata in vigore della LR n.9/2010,ad alcuna assunzione e,dunque, sino al 27 aprile 2013.”” Come vedi hanno pensato a tutto,come si pensa ai figli, e i figliastri?

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  7. Non la soluzione giusta, ma la più umana….forse.
    Il forse sta nel fatto che prima di sostenere questo indirizzò si dovrebbe dire perché al tempo furono assunti questi lavoratori e non altri, che dovettero arrangiarsi mentre questi ricevevano un regolare lavoro con annesso stipendio.
    Comunque questa è la prova regina che queste partecipate sono state un fallimento su tutta la linea. Si abbia il coraggio etico di dirlo e comportarsi di conseguenza.
    Certo con queste assunzioni all’Amam salteranno i conti che, non si sa come, erano regolari. Questi maggiori costi verranno assorbiti col costo dell’acqua e con la manutenzione di condutture idriche e fognarie e quindi sulle neo tasse sulla casa. La chiusura dell ‘Ato di contro non ci porterà alcun beneficio sui costi della raccolta dei rifiuti.
    Prima di parlare di soluzioni si dovrebbero spiegare i costi e poi far dire ai cittadini se queste sono “Soluzioni”.

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  8. Non la soluzione giusta, ma la più umana….forse.
    Il forse sta nel fatto che prima di sostenere questo indirizzò si dovrebbe dire perché al tempo furono assunti questi lavoratori e non altri, che dovettero arrangiarsi mentre questi ricevevano un regolare lavoro con annesso stipendio.
    Comunque questa è la prova regina che queste partecipate sono state un fallimento su tutta la linea. Si abbia il coraggio etico di dirlo e comportarsi di conseguenza.
    Certo con queste assunzioni all’Amam salteranno i conti che, non si sa come, erano regolari. Questi maggiori costi verranno assorbiti col costo dell’acqua e con la manutenzione di condutture idriche e fognarie e quindi sulle neo tasse sulla casa. La chiusura dell ‘Ato di contro non ci porterà alcun beneficio sui costi della raccolta dei rifiuti.
    Prima di parlare di soluzioni si dovrebbero spiegare i costi e poi far dire ai cittadini se queste sono “Soluzioni”.

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  9. La bocca della verità 6 Settembre 2014 10:10

    Marielit sembra molto presa dalla questione Messinambiente … comunque volevo ricordare che anche Messinambiente è un grandissimo carrozzone … tutte le assunzioni di Messinambiente non sono state fatte per concorso … e poi, come tutti ben sanno, sussiste un soprannumero di oltre 100 dipendenti … quindi sarebbe bene sottolineare anche questo cara Marielit …. poi non parliamo dell’AMAM …. e Marielit sicuramente sa tutto in quanto molto ben informata … ma come mai non le dice queste cose????? Sicuramente ha interessi ben precisi magari di tipo professionale!!!

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  10. La bocca della verità 6 Settembre 2014 10:10

    Marielit sembra molto presa dalla questione Messinambiente … comunque volevo ricordare che anche Messinambiente è un grandissimo carrozzone … tutte le assunzioni di Messinambiente non sono state fatte per concorso … e poi, come tutti ben sanno, sussiste un soprannumero di oltre 100 dipendenti … quindi sarebbe bene sottolineare anche questo cara Marielit …. poi non parliamo dell’AMAM …. e Marielit sicuramente sa tutto in quanto molto ben informata … ma come mai non le dice queste cose????? Sicuramente ha interessi ben precisi magari di tipo professionale!!!

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  11. Ma se l’amam ha risorse per assumere, non si potrebbe fare una selezione di nuova linfa (giovani professionisti) ed evitare travasi di personale che, a guardare la città, non ha operato molto bene fino ad oggi?
    Bisogna salvaguardare i posti di lavoro, non specifici lavoratori

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  12. Ma se l’amam ha risorse per assumere, non si potrebbe fare una selezione di nuova linfa (giovani professionisti) ed evitare travasi di personale che, a guardare la città, non ha operato molto bene fino ad oggi?
    Bisogna salvaguardare i posti di lavoro, non specifici lavoratori

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  13. siciliano_libero 7 Settembre 2014 10:56

    Caro La bocca della …, sarebbe finalmente il momento, visto che ogni scelta sbagliata delle amministrazioni comunali poi ricade su tutti in termini di maggiori tasse e sempre più minore qualità della vita, di dire la verità, anzi, per i più, di conoscere la verità.
    Che la Messinambiente sia un carrozzone è opinione dei più, ma sicuramente è e deve essere un luogo comune per poter mantenere l’attuale stato di caos nel mondo della munnizza. Quando si mette ordine si risolvono i problemi e la politica in sicilia, e non solo, i problemi li deve gestire non risolvere, altrimenti i voti a chi si cercano poi?
    Per verità storica, il personale della Messinambiente è stato assunto dalle cooperative che svolgevano il servizio precedentemente (stabilizzando il personale come previsto), dal comune (sono più di 100 gli ex comunali), con selezione ad evidenza pubblica (per quanto riguarda parte degli amministrativi), 50 ex LSU stabilizzati nel 2007 (che cmq lavoravano da sempre nella raccolta) e, infine, i famosi 100 che, per un errore contrattuale, il tribunale ha obbligato ad assumere (ma su questo la Procura sta indagando, ai posteri la sentenza). Alla fine, rispetto al numero previsto dallo stesso Comune (sulla base di un dimensionamento dei servizi derivante dall’originale gara) oggi Messinambiente ha 40 persone in più (non 100) ma ha anche 7 isole ecologiche in più da gestire e un territorio da pulire (anche se lo fa male) decisamente più ampio di 15 anni fa (Annunziata alta, San Licandro, Zafferia, tutta la zona nord dall’annunziata a torre far, ecc…).
    Cosa diversa all’ATOME3. A parte circa 25 ex LSU stabilizzati contemporaneamente a quelli in Messinambiente (ma spuntati da altre attività), gli altri sono stati assunti passando da tempo determinato a indeterminato per semplice decisione dell’Assemblea. E di questa porcata contro legge se ne ebbe notizia sul Corriere della Sera solo dopo 4 mesi nell’aprile del 2007. Tutto insabbiato. E sorvoliamo sui criteri di figliolanza, parentela, amicizia di politici e sindacalisti, con cui al tempo furono “selezionati” questi impiegati e lavoratori a tempo determinato. In barba alla leggi e in danno a tanti altri che avrebbero potuto avere anche maggiori competenze e/o diritti. E da 8 anni questi signori che hanno solo contribuito a creare un buco economico/finanziario enorme, ma sono serviti per fare politica, quella sporca e clientelare che si fa a Messina, sono a carico di tutti. Oggi far pulire all’ATO villa mazzini, villa dante, villa castronovo e la passeggiata a mare costa alla comunità 1,8 milioni di euro all’anno. Se mi danno 1500 euro al mese le tengo pulite io con mia moglie e i miei figli.

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  14. siciliano_libero 7 Settembre 2014 10:56

    Caro La bocca della …, sarebbe finalmente il momento, visto che ogni scelta sbagliata delle amministrazioni comunali poi ricade su tutti in termini di maggiori tasse e sempre più minore qualità della vita, di dire la verità, anzi, per i più, di conoscere la verità.
    Che la Messinambiente sia un carrozzone è opinione dei più, ma sicuramente è e deve essere un luogo comune per poter mantenere l’attuale stato di caos nel mondo della munnizza. Quando si mette ordine si risolvono i problemi e la politica in sicilia, e non solo, i problemi li deve gestire non risolvere, altrimenti i voti a chi si cercano poi?
    Per verità storica, il personale della Messinambiente è stato assunto dalle cooperative che svolgevano il servizio precedentemente (stabilizzando il personale come previsto), dal comune (sono più di 100 gli ex comunali), con selezione ad evidenza pubblica (per quanto riguarda parte degli amministrativi), 50 ex LSU stabilizzati nel 2007 (che cmq lavoravano da sempre nella raccolta) e, infine, i famosi 100 che, per un errore contrattuale, il tribunale ha obbligato ad assumere (ma su questo la Procura sta indagando, ai posteri la sentenza). Alla fine, rispetto al numero previsto dallo stesso Comune (sulla base di un dimensionamento dei servizi derivante dall’originale gara) oggi Messinambiente ha 40 persone in più (non 100) ma ha anche 7 isole ecologiche in più da gestire e un territorio da pulire (anche se lo fa male) decisamente più ampio di 15 anni fa (Annunziata alta, San Licandro, Zafferia, tutta la zona nord dall’annunziata a torre far, ecc…).
    Cosa diversa all’ATOME3. A parte circa 25 ex LSU stabilizzati contemporaneamente a quelli in Messinambiente (ma spuntati da altre attività), gli altri sono stati assunti passando da tempo determinato a indeterminato per semplice decisione dell’Assemblea. E di questa porcata contro legge se ne ebbe notizia sul Corriere della Sera solo dopo 4 mesi nell’aprile del 2007. Tutto insabbiato. E sorvoliamo sui criteri di figliolanza, parentela, amicizia di politici e sindacalisti, con cui al tempo furono “selezionati” questi impiegati e lavoratori a tempo determinato. In barba alla leggi e in danno a tanti altri che avrebbero potuto avere anche maggiori competenze e/o diritti. E da 8 anni questi signori che hanno solo contribuito a creare un buco economico/finanziario enorme, ma sono serviti per fare politica, quella sporca e clientelare che si fa a Messina, sono a carico di tutti. Oggi far pulire all’ATO villa mazzini, villa dante, villa castronovo e la passeggiata a mare costa alla comunità 1,8 milioni di euro all’anno. Se mi danno 1500 euro al mese le tengo pulite io con mia moglie e i miei figli.

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