Eolie in svendita? Federalberghi ci mette una pezza ma per il turismo serve un piano

Eolie in svendita? Federalberghi ci mette una pezza ma per il turismo serve un piano

Alessandra Serio

Eolie in svendita? Federalberghi ci mette una pezza ma per il turismo serve un piano

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lunedì 28 Marzo 2022 - 11:50

Nessuno boom di aste immobiliari alle Eolie ma per Federalberghi serve una strategia per salvare il turismo dopo la pandemia

Ville e strutture ricettive alle isole Eolie in vendita a prezzi stracciati? Un numero in crescita di patrimonio immobiliare all’asta? Per Federalberghi non c’è alcuna speculazione in corso né rischio di crollo del mercato immobiliare, ma per superare concretamente la pandemia e la crisi del turismo serve una programmazione turistica chiara.

“Non ci sono anomalie, non si assiste manifestazioni diffuse bensì a casi sporadici le cui motivazioni sono da rintracciarsi in fatti specifici che interessano ciascun privato o ciascuna azienda o che siano in qualche modo fisiologici di un mercato che negli scorsi anni era stato in qualche modo “drogato” dagli investimenti stimolati attraverso i patti territoriali”, dice Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie.

Gli hotel eoliani risentono da sempre di una redditività limitata e connessa ad un periodo di apertura che normalmente non supera i 6-7 mesi, sui quali dover spalmare anche quei costi fissi che producono il proprio effetto durante tutto il corso dell’anno. Ciò nonostante, il numero di strutture disponibili alla vendita e i presunti prezzi di realizzo tutto lasciano presagire fuorché il rischio di eventuali svendite.

Occorre invece precisare che il valore del patrimonio immobiliare eoliano e quello delle aziende alberghiere, a differenza di altre destinazioni turistiche, ha retto bene l’urto della pandemia mantenendo sostanzialmente invariati i propri indici. Non va, infine, sottaciuto come tali valori potrebbero progressivamente essere ulteriormente accresciuti laddove si riuscisse a pianificare e promuovere in modo organico uno sviluppo sostenibile del territorio, dove il turismo rappresenta di gran lunga il settore trainante.

Nell’assenza di pianificazione turistica pubblico-privata e quindi nella mancanza di concrete prospettive più che nella paventata crisi economica sono, pertanto, da ricercarsi i rischi connessi all’eventuale depauperamento del valore immobiliare e di quello delle strutture ricettive.

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