Arriva la Tares e in tanti segnalano errori e paradossi nei conteggi, ecco alcuni chiarimenti

Arriva la Tares e in tanti segnalano errori e paradossi nei conteggi, ecco alcuni chiarimenti

Francesca Stornante

Arriva la Tares e in tanti segnalano errori e paradossi nei conteggi, ecco alcuni chiarimenti

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giovedì 02 Gennaio 2014 - 23:50

I primi bollettini sono stati consegnati e immediata esplode la polemica. Molti cittadini segnalano errori, sui social network impazza il dibattito, il Dirigente del dipartimento Tributi fornisce alcuni chiarimenti e a parlare è anche il regolamento Tares. Potete segnalare le vostre perplessità anche sul nostro sito

L’anno nuovo è iniziato con la Tares, i tanto temuti bollettini stanno arrivando nelle case dei messinesi e presumibilmente nel giro di un paio di giorni tutti avranno trovato nella cassetta della posta il regalino che inaugura la stagione dei tributi per il 2014. E’bastato però appena un giorno di consegna per far esplodere il caos tra i cittadini. Uffici del dipartimento Tributi presi d’assalto da chi si è trovato tra le mani una bolletta che scotta e che a quanto pare in moltissimi casi non è corretta.

A raccogliere lo sfogo dei messinesi letteralmente “incazzati” ci ha pensato soprattutto Facebook che è diventato spazio in cui in tanti si sono scambiati consigli, chiarimenti, hanno manifestato dubbi ed espresso pesanti critiche. Tanti anche coloro i quali hanno segnalato errori nei bollettini ricevuti. C’è chi racconta di aver trovato più avvisi di pagamento riferiti a immobili non più di proprietà da anni, chi si ritrova a dover pagare per più persone rispetto a quelle che effettivamente risultano nello stato di famiglia, ci sono anche casi in cui chi aveva pagato la Tarsu in modo corretto si è ritrovato una Tares che si riferisce ad uno status familiare di qualche anno prima.

Dunque cosa fare? A quanto pare i casi possono essere tanti, un primo chiarimento fornito direttamente dal dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua può però iniziare a sgomberare il campo da alcuni dubbi. “La Tares si basa sui dati anagrafici di ogni nucleo familiare al 1 gennaio 2013. Tutte le variazioni che una famiglia ha potuto subire dopo quella data non potranno essere considerate. Se dunque un congiunto è venuto a mancare dopo il 1 gennaio 2013 risulterà comunque conteggiato”.

Se non bastassero i chiarimenti del Dirigente Dell’Acqua basta rispolverare il regolamento Tares che ha tenuto banco in Consiglio Comunale per diverse settimane e che è stato approvato dall’aula lo scorso 12 novembre. A definire la “determinazione del numero degli occupanti delle utenze domestiche” è l’articolo 16 che recita: per le utenze domestiche si fa riferimento alla composizione del nucleo familiare risultante dai registri anagrafici comunali. Nel numero dei componenti devono essere altresì considerati i soggetti che, pur non avendo la residenza nell’unità abitativa, risultano ivi dimoranti, fatta eccezione per quelli la cui permanenza nell’abitazione stessa non supera i 60 giorni. Il numero degli occupanti le utenze domestiche è quello risultante al primo di gennaio dell’anno di riferimento o, per le nuove utenze, alla data di apertura. Le variazioni intervenute successivamente avranno efficacia a partire dall’anno seguente.

Dunque il regolamento parla chiaro. La Tares è stata conteggiata sulla fotografia anagrafica al 1 gennaio 2013. Possono però non essere conteggiati anziani collocati in casa di riposo, congiunto che svolge attività di studio o di lavoro in altra provincia o all’estero per un periodo superiore a 6 mesi, congiunto o ospite con invalidità tra 80 e 100% con un reddito annuo inferiore a 8 mila euro.

Chiunque vorrà potrà segnalare direttamente a Tempostretto.it, nello spazio dedicato ai commenti o all'indirizzo info@tempostretto.it, eventuali dubbi o errori, qualsiasi interrogativo sarà girato al Dirigente Dell’Acqua in modo da provare a garantire al meglio tutte le informazioni di cui i cittadini hanno bisogno.

Chi invece volesse avere delucidazioni sui famosi sconti dovrà attendere perché l’amministrazione comunale non ha ancora ufficializzato modalità e criteri per accedere alle riduzioni attraverso l’utilizzo delle isole ecologiche e delle compostiere, né tantomeno a quelle destinate per famiglie in stato di indigenza. Considerato che il termine della prima rata è stato prorogato al 24 gennaio, è facile intuire il fatto che qualsiasi tipo di sconto potrà essere applicato solo in una fase successiva.

E mentre la Tares rovina questo inizio d’anno ai messinesi, si aggiunge la beffa di un servizio rifiuti che fa acqua da tutte le parti, nonostante gli sforzi immani di Messinambiente. I cittadini si ribellano anche per questo, perché si stanno ritrovando a dover pagare quasi il doppio rispetto alla vecchia Tarsu a fronte di un servizio che sembra peggiorare di giorno in giorno. Ieri si è svolto un primo incontro tra l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e i vertici della società che gestisce la raccolta rifiuti, oggi si replica. Si sta cercando di fare il punto della situazione per capire le criticità che impediscono di tornare alla normale e quotidiana raccolta dei rifiuti.

Francesca Stornante

30 commenti

  1. Ringraziate Accorinti e i 40 consiglieri comunali per la Tares,

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  2. è una vergogna infinita

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  3. La prima cosa da fare è attivare un servizio capillare per l’individuazione di chi non pagava la TARSU e, di conseguenza, non pagherà la TARES.
    Pagare tutti per pagare meno tutti!
    Per un sindaco ce si fa vanto di venire dal basso e che vuole il rispetto della legalità, è un punto imprescindibile.
    Evidentemente un sistema da applicare anche in altre questioni.

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  4. Ti ricordo che la tares si paga in tutta Italia, il fatto che a Messina sia particolarmente salata e che il servizio di nettezza urbana faccia schifo, non credo sia imputabile ne ad Accorinti, ne ai consiglieri eletti per la prima volta.
    La responsabilità é di chi c’era prima..compreso il grande(ironico) Calabrò, che gioca a fare il verginello, ma essendo già stato consigliere, ha anch’esso delle responsabilità.

    Se poi il 3 Gennaio del 2015 ci ritroveremo di fronte alla stessa Tarsu e agli stessi servizi scadenti…allore ne riparleremo..

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  5. puzza di bruciato 3 Gennaio 2014 08:29

    Secondo me c’è con, questa Tares, uno dei più grandi inciuci mai effettuato a Messina… Cifre astronomiche a commercianti e privati ed che in molti non potranno pagare. L’assordante silenzio delle associazioni consumatori, associazioni di categorie, sindacati, associazioni di volontariato non fanno altro che confermare il mio sospetto… Già in molte città ci si sta organizzando per manifestare ed abbattere la “Bastiglia”..
    Farà la fine del il canone TV che lo pagano solo i fessi(come me).

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  6. CastorinaCarmelo 3 Gennaio 2014 08:41

    Paga sempre “PANTALONE”……non è possibile che prima di iniziare la riscossione di questa “odiosa”… tassa non si facciano i dovuti riscontri anagrafici ed invece si debba rincorrere sempre l’emergenza senza mai domandarsi chi ha creato questo pastrocchio e rimuovere i funzionari che non sanno fare il loro mestiere ed è meglio che vadano a vendere le “verdure al mercato”.Non ci si improvvisa capo ufficio se non c’è un bagaglio di competenze e capacità,che si lasci spazio alle giovani e disoccupate intelligenze,invece di tenere questi “senatori Caligoliani”……. non ne possiamo più.

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  7. Sarebbe così gentile da farmi comprendere il ragionamento logico secondo il quale il costo della nuova tares sarebbe praticamente raddoppiato a causa della cospicua evasione fiscale sul precedente tributo e non, invece, conseguenziale ad una totale incapacità gestionale e perché il “costo” di mantenere sprechi e ruberie adesso va addossato tutto in bolletta?

    Grazie.

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  8. CastorinaCarmelo 3 Gennaio 2014 08:48

    Convengo in “toto” con quanto evidenziato dal nostro amico in WEB: se non si ricevessero risposte adeguate è meglio che se ne vada in TIBET e si porti con se anche: le sue eccellenze che compongono la “GOVERNANCE” Comunale.
    Non ne possiamo più.

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  9. io oggi vado a pagare la tares, nel mio caso il conteggio è giusto (cifra inenarrabile).

    ieri ho chiamato messinambiente per 2 materassi (rimandato al 9 gennaio…).

    tra poco vado a gravitelli dove l’ultima volta (fine dicembre) mi hanno detto che non potevano rilasciare alcun documento per eventuali sconti. devo gettare oltre 50 kili… spero non mi facciano problemi e non si presentino col ridicolo taccuino scritto a mano (anche male).

    intanto la città affonda nello sporco…

    bravi bravissimi anche stavolta avete fatto una cosa bella bellissima.

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  10. Le due questioni da Lei poste vanno a braccetto. E’ notorio che una cospicua parte di cittadini, per vari motivi, non assolvono al loro dovere di contribuenti. La “logica conseguenza” è che l’intera spesa per la gestione del servizio viene addebitata a quei “fessi” che paghiamo regolarmente i tributi. Pretendere che l'”Amministrazione Comunale” stani i “furbi” è un diritto di chi paga ed un dovere di chi gestisce i soldi pubblici. Se il signor sindaco “carmelitanoscalzo”, nella qualità di paladino della legalità, avvierà un capillare sistema di controllo, verifica e repressione, diminuiranno le ruberie e potrà dire di aver creato un virtuoso sistema di gestione che nulla ha a che fare con quello immorale e disonesto dei suoi predecessori. Allora si che partiamo dal basso per risalire.

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  11. Sono d’accordo con Lei sulle gravi responsabilità dei predecessori del sindaco “carmelitanoscalzo”.
    Dover aspettare 12 mesi per avere un servizio di raccolta e gestione dei rifiuti decente mi sembra veramente eccessivo, però.
    Si diano tutti una regolata ed individuino le soluzioni.
    Si sono candidati e sono stati eletti per questo.

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  12. Dovremmo allora aspettare DUE ANNI per avere una svolta in positivo? tempi rapidi per chi è abituato a non fare niente! Poveri noi!

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  13. BASTA: PAGATE! Non solo avete evaso le tasse per anni ed adesso invece di ringraziare perché il danno è stato spalmato su tutti i messinesi adesso vi lamentate pure?

    STOLTI INGRATI, il servizio faceva schifo anche prima quando non pagavate e non ve ne fregava nulla. Dovrebbe essere migliore adesso solo perché siete anche voi a pagare?

    IL NOSTRO MEGAGALATTICO SINDACO (gesto di assoluta deferenza) metterà bandiere della PACE su tutti i cassonetti, farà la DISCARICA …ARCOBALENO giustamente a PACE, con inaugurazione e taglio di nastro a distanza durante l’esibizione del trio Dell’Acqua Ialacqua e Scialacqua nel parcheggio di villa Dante.

    Sempre a lamentarvi, ma GUARDATEVI INTORNO! Finalmente si vedono autobus in giro, ovviamente solo per pochi mesi ma è il pensiero che conta.

    Il sindaco coltivatore invece delle piantine (già sentendo parlare di “piantine” si era assicurato il voto della Messina ..fumata) lungo le strade pianta “semafori”.., ma è il pensiero che conta. Non ci sono le luminarie per Natale, ma avremo molte più lucine intermitenti tutto l’anno e questo fa molto metropoli. APPREZZATE!
    Tanto più che non ci sarà confusione di etnie ai semafori. Ogni derivazione di immigrati avrà la sua zona di “mercato” fatta eccezione per il porto, ma lì si sa che la molteplicità delle etnie delle lavoratrici è una ricchezza.

    SMETTETELA di dire sempre che Messina affonda nello sporco. Se attorno ai cassonetti la monnezza staziona è perché Messina Ambiente fa la differenziazione alla fonte quindi pazientate, tutte le buste di monnezza si devono aprire una per una, poi passeranno raccoglitori differenziati, camion per plastica, camion per vetro, camion per cacca eccetera e progresivamente le varie montagne di monnezza si semplificheranno e assottiglieranno.

    E SMETTETELA DI FARE COME QUELLE VEDOVELLE AFFRANTE che scoprono post mortem del congiunto che sono state pure cornificate prima. PAGHERETE IL DOPPIO O IL TRIPLO? Che significa? Non volete pagare la monnezza anche per il Tibet che ha idealmente dato i natali a questo supersindaco? Siete davvero ingrati.

    FUORI I SOLDI! Volevate solo farvi belli col tibet degli altri?

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  14. Si ma una buona parte dei cittadini regna solo ignoranza. Perché vedo sempre gente che butta i sacchetti della spazzatura per terra?? Perché si lamentano sempre in questa città ma poi non si fa neanche il minimo indispensabile per migliorare la vivibilità?? Sono tutti bravi nel lamentarsi ma alla fine i fatti da parte del popolino e uguale a zero.. Io faccio la differenziata da anni compreso il compost aggio e sinceramente di sacchetti da gettare nei cassonetti ne faccio uno ogni due settimane.. Gente compreso tempo stretto sapete solo lamentarvi….

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  15. accorinti doveva dichiarare il dissesto ed andare a casa. Invece ha solo legittimato lo schifo delle precedenti amministrazioni. Alla fine il potere PIACE

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  16. Noi messinesi siamo una specie umana rara,violiamo
    quotidianamente il codice della strada e diamo la responsabilità alla polizia municipale,vorremmo un vigile urbano a testa,un pò come l’angelo custode.Il governo MONTI, imposto da Napolitano,accettato e votato da Berlusconi(FORZA ITALIA),Bersani(PARTITO DEMOCRATICO),Casini(UDC),approva il DL 6/12/2011 N°201,lo converte alla velocità della luce nella L.22/12/2011 N°214,prevedono la TARES,e noi messinesi,specie rara,diamo la responsabilità a RENATO sindaco e al Consiglio Comunale,che non centrano un fico secco,semmai dovremmo addebitare la continuità,al pari dei sindaci e consigli precedenti,di sopportare lo scandalo di MESSINAMBIENTE e ATO ME 3,volutamente prive di mezzi,con operatori ecologici delicati,infatti accarezzano la strada invece di spazzarla,con un costo totale di gestione del servizio abnorme e insopportabile per i messinesi puntuali e leali nel pagamento del tributo,a fronte di una città sudicia all’inverosimile.A proposito,pensavamo ad una copertura di 42 milioni,ma i link seguenti confermano un costo tariffario maggiore,pari a € 44.424.677,per colpa grave del Dipartimento Tributi,incapace di scovare evasori ed
    elusori.Leggete,leggete,chi paga puntualmente deve sopportare la beffa di € 450.000 per costi amministrativi di accertamento,riscossione e contenzioso,più € 2.000.000 di rischio di mancata riscossione.Non possiamo nemmeno ritardare il pagamento,saremmo puniti con gli interessi passivi all’UniCredit,per anticipazione di tesoreria a causa di carenza di liquidità,indispensabile per pagare puntualmente gli stipendi ai comunali,compresi ai messinesi di MESSINAMBIENTE,di cui sto analizzando i costi per informare,anche me stesso,non per fare il maestrino.
    http://img36.imageshack.us/img36/9558/eo.PNG
    http://img707.imageshack.us/img707/4033/h98x.png
    http://img577.imageshack.us/img577/1622/l7tb.png

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  17. Mi rincresce contraddirla, ma prima di questa tassa, che contempla il dover coprire interamente il costo (deciso in maniera del tutto arbitraria e insindacabile) del servizio, il “rimanente” veniva spalmato sulla fiscalità generale.

    Pertanto, è come se io gestissi un’attività e avendo un cospicuo ammontare di crediti non riscossi, aumentassi in conseguenza di ciò il prezzo dei miei prodotti, addossando l’onere a chi paga puntualmente (i quali, giustamente, mi prenderebbero per un folle). No, non è così che funziona in caso di gestioni fallimentari. Si chiude, semplicemente, l’attività per manifesta incapacità, non si scarica sui contribuenti l’inettitudine di chi ha “previsto” un servizio che non è in grado di svolgere in maniera efficiente; anche perché chi si trovasse “costretto” a pagare per le incapacità altrui, preferirebbe servirsi da qualche altra parte: cosa che, in questo allucinante regime di monopolio legale, non è praticamente possibile.

    Il risultato è semplice: si paga di più per nessun servizio, ma solo per mantenere lo status quo.

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  18. Il suo commento riporta alcune imprecisioni.
    1. Non è vero che la tares si paga tutta Italia, si poteva rimanere al vecchio regime tarsu
    2. La tares e’ salata anche a causa dell’attuale amministrazione che non è stata capace di contenere i costi e li ha addirittura aumentati. Persone che hanno protestato per decenni uno straccio di soluzione avrebbero potuto studiarla. Troppo facile dare sempre le colpe agli altri. Oggi amministrano loro. Onori ed oneri compresi…
    3. Completamente sbagliato il ritenere che bisogna attendere un anno. Visti gli importi complessivi pagati (oltre 44 milioni di euro) anche 2 mesi sono sufficienti per vedere risultati. Certo, se ci si ostina a non cambiare nulla…

    Ho pagato la tares poche ore fa e di fronte all’ufficio postale di via centonze c’erano cumuli immondi di spazzatura. Gli attuali amministratori dovrebbero solo vergognarsi…

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  19. Le rispondo solo sulla prima parte dell’intervento… Il resto non sono riuscito a leggero. La tares non era obbligatoria. Il governo non c’entra nulla con i regolamenti ed è interamente responsabilità di questa giunta e di questo consiglio l’attuale pessimo regolamento e il mancato mantenimento della tarsu… Se poi vi volete prendere in giro da soli fate pure…

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  20. Mi scusi ma non riesco a capirLa, sicuramente per un mio limite.
    Ripeto.
    Io che pago la TARSU da sempre (anche quando veniva denominata in altro modo) mi sono rotto le scatole di doverla pagare anche per gli altri, i “furbi” per intenderci.
    E questo vale anche per altro, leggasi acqua.
    Dal sindaco carmelitanoscalzo mi sarei aspettato una inversione di tendenza rispetto ai suoi predecessori, invero rilevo che si allinea alle vecchie, immorali e disoneste politiche di prima.
    Si, disoneste, perchè non è onesto far pagare solo e sempre gli onesti.

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  21. Quanto da voi detto mi è chiaro… ma dando un’occhiata al regolamento Tares non sono riuscita a capire quali sono i coefficienti applicati per determinare la Quota fissa e la Quota variabile fermo restando i mq e il numero dei componenti del nucleo familiare. Resto in attesa di una Vs. gentile risposta. Grazie

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  22. DEMAGOGIA,questa parola sta portando alla rovina l’intero Paese e Messina! Sentire l’assessore “ambientalista” che si stracciava le vesti per la discarica di Pace ed ora sarà lui a riaprirla (perchè si è accorto che portare la monnezza in gita costa) è di una goduria/tristezza incredibile perchè dimostra quanto sia nefasta la DEMAGOGIA. Messina ambiente ha promesso di raccogliere tutta la monnezza accumulata utilizzando anche gli spazzini, con il risultato che si fermerà la pulizia delle strade, è un cane che si morde la coda! Io non capisco una cosa, in Svizzera hanno 16 termovalorizzatori, fanno la differenziata e non hanno discariche e la pulizia delle Città la conosciamo!
    http://www.industcards.com/wte-switz.htm

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  23. mi pare sia giunta anche nella città arcobaleno l’ora dei forconi,no quelli di legno ma con le punte di ferro.

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  24. E’ TROPPO FACILE FARE POLITICA CON I SOLDI DEI MESSINESI. Il Consiglio Comunale si è fatto portatore degli interessi di alcune attività,in particolare di Ristoranti,Pub,Mense portando la tariffa TARES da €/mq 38,62 a 21,61,un risparmio di €/mq 17,01; Bar,Pasticcerie da €/mq 27,99 a 16,21,un risparmio di €/mq 11,78; Ortofrutta,Pescherie,Fiori e Piante da €/mq 44,20 a 23,85,un risparmio di €/mq 16,35; Banchi di genere Alimentari da €/mq 32,72 a 23,45,un risparmio di €/mq 9,27. Questi imprenditori non devono ringraziare i Consiglieri Comunali,ma i colleghi di altre attività,in particolare quelli di Abbigliamento,Calzature,Ferramenta, Librerie,Cartolerie,con un aumento di €/mq 1,07; le Banche con €/mq 0,90; gli Ospedali con aumento €/mq 1,25; mentre per tutte le altre attività gli aumenti si attestano da €/mq 0,57 a €/mq 0,82,quasi una partita di giro tra imprenditori. I Consiglieri si sono guardati bene dall’informare i messinesi, compresi quelli che abbiano beneficiato della riduzione, ovvero a fare un gesto simbolico sulla loro indennità. I due link seguenti vi permetteranno di vedere le differenze tra i VALORI MEDI stabiliti dai parametri fissati dalla legge,nel rispetto del principio chi più produce rifiuti più paga,e i VALORI PONDERATI approvati dal Consiglio Comunale. Il Consiglio ha esercitato la facoltà discrezionale concessa nell’applicazione dei parametri, E’ STATA UNA PRECISA SCELTA POLITICA CON I SOLDI DI ALTRI IMPRENDITORI MESSINESI. http://img197.imageshack.us/img197/7084/iu9.PNG, http://img27.imageshack.us/img27/320/b27b.png.

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  25. Salvatore Vernaci 3 Gennaio 2014 17:01

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento dei Procuratori dei Cittadini – MESSINA – raccomanda al Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali, una volta che hanno fatto il misfatto, con l’introduzione della TARES, di correre subito ai ripari. Tanti Comuni non hanno applicato la TARES per il 2013, lasciando la TARSU. Questa possibilità è stata data ai Comuni dalla legge di conversione del D.L.n. 102/2013, la quale ha aperto la strada della possibilità di non applicare le tariffe Tares nel 2013 e di tornare a quelle Tarsu, con la sola maggiorazione di 0,30 Euro a metro quadrato. A questa norma si sono subito aggrappati tanti Comuni Italiani e non hanno più applicato la TARES. Il Comune di Messina, invece, si è affrettato a trasmettere all’utenza, gravosi bollettini di pagamento, che provocheranno allarme sociale. Basta vedere INTERNET e capire quello che succede nei Comuni Italiani: “Cittadini in rivolta a Giugliano contro la Tares: mille persone assediano municipio”.- “In Sardegna è rivolta contro la TARES” “Trapani, rivolta per la Tares migliaia in piazza contro il sindaco …-Dopo la rivolta con migliaia di cittadini in piazza l’amministrazione di Vito Damiano propone riduzione di un terzo della tassa per le famiglie il cui reddito annuo non supera le 35 mila euro e la suddivisione della tassa in quattro rate” “.Cagliari, la rivolta contro la Tares Proteste in tutta l’Isola.” “Tares, assalto al Comune di Fabriano e bollettini stracciati. Rivolta fiscale sia!” “Rivolta dei sindaci: in 50 contro la Tares | Oggi Treviso | News” ecc… La maggior parte dei Cittadini Messinesi non può materialmente pagare IMU prima casa, TARES, BOLLO MACCHINA, ecc…, contestualmente, nel mese di gennaio 2014. A Trapani , dopo la rivolta della Popolazione , gli Amministratori sono corsi subito ai ripari: “il Consiglio Comunale di Trapani ha approvato agevolazioni (riduzione di un terzo della tassa) per le famiglie il cui reddito annuo non supera le 35 mila euro e la rateizzazione in più di tre mensilità della TARES. Il Consiglio Comunale, il Sindaco Accorinti, la Giunta, prendano immediati provvedimenti: rivedano e concedano agevolazioni per i Cittadini con reddito insufficiente che non ce la fanno a pagare la TARES e stabiliscano che il pagamento del tributo possa avvenire in 4 e più rate, a decorrere dal mese di febbraio 2014. Se non faranno ciò, vuol dire che gli Amministratori non sono veri Rappresentanti della Popolazione e che l’evasione, in , non consentirà le entrate sperate e programmate..

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  26. Risiedo all’estero, e sono regolarmente iscritto all’AIRE. Ma oggi ho ricevuto una lettera dal Comune di Messina chiedendomi la TARES per il mio ultimo domicilio, dal quale sono andato via circa 2 anni fa, e addirittura per un mio domicilio precedente dove ho vissuto fino a 6 anni fa (!). Entrambi gli appartamenti erano in affitto.

    Ho anche comunicazione scritta dal Comune di Messina di iscrizione all’AIRE, che è antecedente alla data del 1° gennaio 2013.

    Come è possibile che “La Tares si basi sui dati anagrafici di ogni nucleo familiare al 1 gennaio 2013”, se a quella data non ero più residente a Messina?

    Come risolvere la cosa?

    Grazie in anticipo.

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  27. Chiedo venia ai lettori,ma i tanti commenti interessanti,
    ricordo per tutti quello di Salvatore VERNACI e l’affermazione perentoria di LUIGI_I,mi sollecitano a dire la mia sul dilemma TARSU o TARES.E’ vero che il citato decreto legge 102/2013 consentiva a Palazzo Zanca,per l’anno 2013,di continuare ad applicare la TARSU 2012,fatta comunque salva la maggiorazione.C’è un MA,di cui nessuno parla,nel caso in cui si continui ad applicare la TARSU 2012,la copertura della percentuale dei costi,eventualmente non coperti dal gettito del tributo,è assicurata attraverso il ricorso a risorse DIVERSE dai proventi della TARSU,derivanti dalla fiscalità generale del nostro Comune,l’obbligo della copertuta del 100% dei costi di gestione rimane tutto a carico del bilancio comunale,cioè di noi messinesi.Come sapete la previsione di gettito TARSU 2012 fu grosso modo di € 32.000.000, mentre il costo del servizio 2013 è di € 44.424.677,con la TARSU 2012 mancherebbero ll’appello € 12.000.000,da reperire con la fiscalità genereale.Ditemi come,in un Comune in cui le acddizionali sono al massimo,come pure oneri e tributi di ogni tipo.LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE.

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  28. Infatti il problema di questa amministrazione e’ proprio quello di non essere stata capace in 6 mesi di rimodulare i servizi e contrarre gli assurdi costi… Spiegato mi sono?

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  29. Perché pagare 2 (due volte)
    Famiglia composta da 3 persone, nel mese di marzo 2013 una di queste acquista un appartamento dove si trasferisce ed ovviamente gli è stato chiesto il pagamento della la TARES (per l’intero anno 2013). Mentre al nuovo nucleo di 2 persone e stato chiesto il pagamento con la presenza di 3 persone in quanto posizione cristallizzata al 1 gennaio 2013. Mi chiedo perché pagare la terza persona 2 volte ??? – ritengo, che in questo caso il Comune “dovrebbe” essere direttamente ha conoscenza, in quanto ha emesso ben 2 bollette ….. scusate …. dimenticavo che siamo a Messina

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  30. La risposta a COLMARE sta in un Regolamento TARES scritto frettolosamente(da Giovanni Bruno? Romolo Dell’Acqua?),a parte gli errori materiali,uno è il riferimento al successivo art.20,fatto nel comma 1 dell’art.16,è l’art.27 che norma la dichiarazione di inizio,variazione e cessazione,c’è l’ammissione di grave colpa del Dipartimento Tributi,non avrei più bisogno di dimostrarla,come avevo promesso,ma lo farò lo stesso tra qualche giorno:il Dipartimento Tributi ammette di non essere in rete nemmeno con l’Ufficio Anagrafe di Palazzo Zanca,questo è il livello professionale di alcuni dei nostri dirigenti.Dimostriamolo con il comma 1.dell’art.16,è solo un auspicio,si potrebbe realizzare con una rete efficace. “Comma 1.Per le utenze domestiche occupate da nuclei familiari che vi hanno stabilito la loro residenza,ai fini dell’applicazione della tariffa,si fa riferimento alla composizione del nucleo familiare RISULTANTE DAI REGISTRI ANAGRAFICI COMUNALI…Le variazioni del numero dei componenti devono essere denunciate con le modalità e nei termini previsti dal successivo art. 20 (art.27),FATTA ECCEZIONE PER LE VARIAZIONI DEL NUMERO DEI COMPONENTI RESIDENTI LE QUALI SONO COMUNICATE DALL’UFFICIO ANAGRAFICO COMUNALE ai fini della corretta determinazione della tariffa.” Poi con il comma 2,il ritorno alla realtà,in contraddizione al precedente,in fondo è l’ammissione della grave colpa. “Comma 2. Il numero degli occupanti le utenze domestiche è quello risultante al primo di gennaio dell’anno di riferimento o, per le nuove utenze,alla data di apertura.Le variazioni intervenute successivamente avranno efficacia a partire dall’anno seguente.” A confermare l’ammissione di grave colpa ci pensano le norme transitorie dell’art.37. ” Comma 4.In sede di prima applicazione della tariffa il numero dei componenti il nucleo familiare delle utenze domestiche viene determinato in base alle risultanze anagrafiche alla data del 1°gennaio dell’anno di entrata in vigore del tributo.”

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