Caso Genovese, al vaglio le rotte dei soldi e i prestanomi

Caso Genovese, al vaglio le rotte dei soldi e i prestanomi

Al. Ser.

Caso Genovese, al vaglio le rotte dei soldi e i prestanomi

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venerdì 20 Febbraio 2015 - 17:37

Non tutti i conti al vaglio delle autorità italiane sono intestate a Genovese. La Procura indaga sulle strade che hanno preso i soldi depositati in Svizzera, paese che si prepara a uscire dalla black list.

“Il mio assistito saprà spiegare la provenienza dei soldi arrivati a Monaco che non sono altro che quelli segnalati dall’Agenzia dell’entrate per cui si sta già definendo ogni cosa”.

Così l’avvocato Nino Favazzo legale del deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese, rispondendo alle accuse delle Procure di Messina e di Milano che ipotizzano per il politico, già in carcere per la vicenda dei corsi di formazione regionale, anche l’accusa di riciclaggio internazionale.

L’avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate sui conti esteri del deputato continua a far discutere. Il “malloppo” è sempre quello, i 16 milioni di euro depositati alla Credit Suisse. Che dal 2005, anno cui si riferisce la segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, potrebbero aver preso altre vie.

Come il Principato di Monaco, dove in tempi recenti sarebbero arrivati 10 milioni di euro, attraverso una società panamense. Parte di quel denaro, secondo gli inquirenti, altro non sarebbero se non l’incasso di una delle polizze vita svizzere.

C’é di più: ci sono due passaggi di frontiera svizzera sospetti, rilevati dalla Procura di Messina, molto distanti tra di loro nel tempo: nel 2004 – Genovese aveva con sé 3 assegni – e nel 2013, di ritorno d’Oltralpe con 5500 euro in contanti.

Ma al vaglio degli investigatori ci sono anche alcuni investimenti immobiliari e i movimenti sui conti “sigillati” a carico di Genovese e dei familiari qualche tempi fa, una parte dei quali già sbloccati. La rogatoria internazionale, invece, è ancora sul tavolo della Procura, che sta valutando se e come inoltrarla.

Insomma, c’è da scommettere che lunedì, giornata in cui si tornerà davanti al Tribunale del Riesame e in cui Favazzo depositerà le proprie controdeduzioni, potrebbero registrarsi altre sorprese.

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