Sabato 30 Gennaio prossimo alle ore 19,00 presso la Chiesa del Villaggio Sant’Agata, sarà l’architetto Antonino Principato, attraverso immagini documenti storico-artistici, a presentare un excursus sulla storia del Villaggio. Le SS. Messe festive di Sant’Agata costituiscono il culmine della Solennità Liturgica con la vigilia di Giovedì 4 febbraio alle ore 18,00 e il Venerdì 5 febbraio alle ore 9.00, ore 11,00 e pomeridiana alle ore 18,00, quest’ultima presieduta da Don Gaetano Tripodo, Delegato diocesano ad omnia
È iniziato il 27 gennaio scorso il solenne Novenario di Sant’Agata, Titolare e Patrona dell’omonima Parrocchia sul Litorale Nord della nostra Città, che in quest’anno giubilare vede impegnati fedeli e devoti della Martire catanese nella memoria dell’890° anniversario del ritorno delle sue reliquie in Sicilia, approdate secondo la tradizione, proprio nel tratto di mare in cui si specchia lo stesso Villaggio di Sant’Agata di Messina.
Alla luce del tema “La misericordia fa fiorire la vita”, proposto nel messaggio del Consiglio Permanente dei Vescovi Italiani per la 38a la giornata per la Vita, i giorni del novenario sono scanditi dallo stesso tema della misericordia coniugando e quasi sminuzzandone il significato nel concreto vissuto di chi è discepolo di Cristo, e di coloro che – al di là del credo professato – non sono indifferenti al destino del loro prossimo.
In particolare nella comunità santagatese di Messina, in preparazione alle celebrazioni anniversarie dell’arrivo delle reliquie della Martire in questo lembo di terra peloritana nel 1126, Sabato 30 Gennaio prossimo alle ore 19,00 presso la Chiesa del Villaggio Sant’Agata, sarà l’architetto Antonino Principato, attraverso immagini documenti storico-artistici, a presentare un excursus sulla storia del Villaggio, sulle fonti che narrano il rocambolesco furto delle reliquie da Costantinopoli, il viaggio delle reliquie via mare con le tappe di Smirne, Corinto, Metone, Taranto e Catona prima dell’approdo sulla nostra riviera e infine sulla storia e l’autonomia amministrativa del “Leprosario di Sant’Agata per gli uomini infetti” gestito dall’Ordine di San Lazzaro e dipendente da Capua, sino alla tribolata fusione del 1548 di tutti gli “spedali e lazzarettì” cittadini nell’unico grande Ospedale civico “S. Maria della Pietà”. Tema da trattare per altra tornata di approfondimento storico-documentario, sarà certamente lo studio dei fatti storici e delle motivazione che spinsero il Senato messinese, nel 1666 a chiedere a Papa Alessandro VII Chigi ed ottenere, l’11 dicembre dell’anno medesimo, il privilegio di proclamare Sant’Agata compatrona della Città peloritana.
Tra gli appuntamenti straordinari del novenario agatino, nei prossimi giorni, sempre presso la Chiesa di Sant’Agata, Lunedì 01 Febbraio, sarà don Franco Pati, direttore delle case diocesane di accoglienza e presidente dell’Ass. S. Maria della Strada, a presiedere l’Eucaristia delle ore 18,00; al termine illustrerà la concretezza della misericordia cristiana, con immagini delle attività svolte sul territorio in favore dei più bisognosi.
Infine, la vigilia, 4 febbraio, offrirà ai fedeli l’illuminata parola e il chiaro insegnamento del parroco di Curcuraci e Vicario Foraneo di Faro Don Marcello Pavone, che presiederà la Celebrazione delle ore 18,00 e al termine, nella Sua veste di Docente di Liturgia, approfondirà il significato del Giubileo presentando un insegnamento su “Gesù Cristo, porta della Misericordia”.
Le SS. Messe festive di Sant’Agata costituiscono il culmine della Solennità Liturgica con la vigilia di Giovedì 4 febbraio alle ore 18,00 e il Venerdì 5 febbraio alle ore 9.00, ore 11,00 e pomeridiana alle ore 18,00, quest’ultima presieduta da Don Gaetano Tripodo, Delegato diocesano ad omnia.
Per tutto il tempo della Novena e sino a Domenica 7 febbraio presso la stessa Chiesa parrocchiale sarà possibile visitare la “Fiera della Carità” organizzata ogni anno dai volontari della comunità santagatese.
