Ritorna l'ultracentenaria processione in onore del Santo Patrono di Calabria e Sicilia. Domani la presentazione dell'evento alle 10.30 nella Sala Ovale del comune
Una manifestazione, quella che si svolgerà nelle giornate del 29 e 30 Aprile presso il rione della comunità parrocchiale di Santa Maria dell’Arco, in viale della Libertà, dinnanzi alla rada S. Francesco, che rifacendosi alle più datate e sentite tradizioni popolari del quartiere testimonia la sincera devozione al “Santu Patri”, ovvero San Francesco di Paola.
La festa che si svolge in onore del Santo, rievoca, attraverso il simbolico evento della sagra della spatola, il miracolo che, a metà del secolo scorso, il Santo avrebbe compiuto, riempiendo le reti dei pescatori della zona con abbondanza di pesce per un lungo periodo di tempo. Infatti i pescatori, in un periodo di penuria del pescato, avrebbero rivolto le loro preghiere a San Francesco, venendo esauditi. A testimonianza di tali eventi, che i pescatori del rione non ebbero titubanze a definire miracolosi, venne donato a San Francesco di Paola un “ex voto” rappresentato da una spatola stilizzata in oro bianco, offerto nel 1968. Lo stesso manufatto aureo adorna la statua del Santo in occasione dell’ultracentenaria processione che si svolge ogni anno, due domeniche dopo la Santa Pasqua.
L'evento è organizzato dall' l’Associazione Culturale dei Portatori di San Francesco di Paola di Messina, che intende recuperare, divulgandone i contenuti, una festa che rappresentava, in una realtà sociale al quanto marginalizzata dal resto della città, un momento di condivisione di primaria importanza, un fenomeno di aggregazione sociale.
Infine, in occasione dell’evento, in sinergia con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ONLUS – Sezione provinciale di Messina, verrà organizzata una raccolta fondi a favore del progetto “Open Sea”. Si vuole così consolidare una collaborazione sempre più fattiva fra le due organizzazioni con il chiaro intento di divulgare ed attualizzare quanto più possibile il messaggio di “Charitas” tanto caro a San Francesco di Paola.
