Femminicidio, "Alessandra, no end" il libro dedicato alla giovane Alessandra Musarra

Femminicidio, “Alessandra, no end” il libro dedicato alla giovane Alessandra Musarra

Francesca Stornante

Femminicidio, “Alessandra, no end” il libro dedicato alla giovane Alessandra Musarra

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venerdì 07 Giugno 2019 - 09:54

A tre mesi dall'uccisione della giovane la presentazione di un libro testimonianza/denuncia.

“Alessandra …no end…”. Per Alessandra Musarra, la giovane messinese uccisa tre mesi fa nella sua casa di S. Lucia Sopra Contesse. Un libro testimonianza/denuncia scritto con agile stile cronachistico da Francesca Spadaro, poetessa e scrittrice, ed edito da Armando Siciliano editore. L’autrice ha raccolto i racconti e le dichiarazioni dei parenti della vittima, ricostruendo le drammatiche vicende dell’ennesimo caso di femminicidio.

Ricordare Alessandra

Un libro in cui vengono presi in considerazione  i profili di vittima e carnefice, in una società in progressiva involuzione, come emerge anche dal messaggio iniziale dell’Editore, cui segue la relazione scientifica della criminologa Ilenia  Coletti. Un libro da leggere da parte di tutti, soprattutto delle nuove generazioni, cui l’autrice, docente di Lettere presso il Liceo Archimede di Messina, si rivolge. Il libro è corredato da un cd, in cui è incisa la musica “Day by day”, scritta da Chiara Martino, per ricordare la povera Alessandra.

La presentazione

“Alessandra…no end…” verrà presentato oggi pomeriggio alle 17.30, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Alessandra moriva esattamente tre mesi fa, il 7 marzo scorso, e oggi questa iniziativa sarà dedicata a lei, al suo ricordo, alla sua storia di giovane vittima di uno dei più efferati dei crimini.

Durante la serata la psicologa clinica, psicoterapeuta e crimonologo forense Ilenia Coletti fornirà numerosi spunti di riflessione sui tanti risvolti psicologici che casi di cronaca come questi celano. Un’analisi psicologica della violenza di genere. Perché sono troppe le donne che muoiono in conseguenza di azioni violente e tale passaggio all’atto non è altro che il continuum di una violenza che assume il carattere psichico e fisico.

“E’ bene riflettere arrivando a delle strategie efficaci per poter contrastare la violenza di genere» spiega la dottoressa Coletti, soffermandosi proprio su un’attenta analisi psicologica e criminologica.

I segnali della violenza

«Ogni volta che un uomo diventa violento, l’azione violenta nasce da un sentimento di fragilità al quale il soggetto tenta di resistere. L’azione violenta è quel tentativo spesso di controllare aspetti depressivi che possono derivare da sentimenti di umiliazione inaccettabili. Desidero però ricordare che un uomo violento non cambia con l’amore di una donna ed è curabile solo se è consapevole del suo problema e del suo doloroso passaggio attraverso una buona psicoterapia. Mentre le donne devono comprendere un concetto molto importante: essere prudenti, difendersi dai primi segnali di violenza maschile e non esporsi mai ad incontri o chiarimenti di discussione in situazioni conflittuali».

Nel libro c’è un contributo criminologico e psicologico de per dare innanzitutto voce alla storia di Alessandra Musarra che ha molto colpito la città di Messina. Ma anche per rendere questo libro un veicolo comunicativo, affinché le potenziali vittime prendano coscienza e serva da deterrente ai carnefici, fornendo una riflessione a chi, accecato dall’ira è in grado di commettere tali efferati delitti.

Ai giovani

«Il libro che narra la storia di Alessandra è un mezzo comunicativo per i giovani affinché abbiano la capacità di affrontare il senso sano dell’amore e l’accettazione che ognuno di noi è padrone della propria vita e nessun individuo può, a proprio piacimento, distruggere la vita altrui con un atto di violenza. Si vuol rappresentare come la donna debba essere libera delle proprie decisioni e della propria vita individuale, al di là di quello che può essere una trappola o un rapporto soggiocato o proprietà di altrui volontà».

Il messaggio

Il messaggio come donna e come criminologo che la psiocologa Coletti ha anche inserito nel libro è chiaro: «Nessuna relazione d’amore vale la propria esistenza e nessun legame familiare può costringere all’autodistruzione. Non vi illudete mai di poter cambiare le cose, di poter correggere gli uomini meschini, violenti o riuscire a modificarli per l’amore che dichiarano di riporre in voi, non cadete nella trappola psicologica, ma date voce ai vostri diritti  umani, alla vostra dignità. Non dimenticando che la violenza è un sintomo di impotenza e fallimento che sfocia in follia. L’assassino non dorme sotto al letto, può dormire accanto a voi». 

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