Il procuratore aggiunto Marco Colamonici lancia un monito: denunciare al minimo sentore di pericolo
“Ringraziamo i testimoni che hanno collaborato chiamando i soccorsi e le forze dell’ordine. Uno di loro ha anche cercato di inseguire l’autore, per un tratto piuttosto lungo”. Il procuratore aggiunto, Marco Colamonici, racconta quanto è accaduto subito dopo l’accoltellamento, che purtroppo ha portato alla morte, di Sara Campanella.
Poi spiega. “Non risultano denunce precedenti, questo è un monito, sembrerebbe una sottovalutazione da parte della vittima. Chi dovesse sentirsi in pericolo deve denunciare. Il fatto che neanche la vittima abbia avvertito il pericolo e la necessità di denunciare deve fare capire come sia difficilissimo riuscire a prevedere quello che può succedere in situazioni simili. Ci occuperemo di accertare la reale natura dei rapporti tra vittima e assassino sulla base della verifica dei telefoni cellulari. Al momento è certo che, in due anni di attenzioni moleste, nessuno ha mai riferito atteggiamenti intimidatori o violenti che abbiano preceduto il fatto”.
