67 anni di Repubblica: anche quest'anno la parata ma con maggiore sobrietà

67 anni di Repubblica: anche quest’anno la parata ma con maggiore sobrietà

Sara Faraci

67 anni di Repubblica: anche quest’anno la parata ma con maggiore sobrietà

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sabato 01 Giugno 2013 - 16:53

Si svolgeranno oggi le tradizionali celebrazioni in onore alla nascita della Repubblica. Prevista anche la tradizionale rivista militare, sebbene improntata a principi di maggior economia e sobrietà per rispetto alle drammatiche condizioni economiche in cui il Paese attualmente versa

Sessantasette anni di Repubblica. Ricorre oggi l’anniversario della più importante scelta del popolo italiano che, all’indomani del secondo Conflitto Mondiale, la preferì alla monarchia. La ricerca di maggiore stabilità politica faceva parte del tentativo di risollevarsi dai cumuli di macerie causati dalla guerra, così gli italiani furono chiamati ad esprimere il loro parere il 2 giugno 1946.

Sui 28.005.449 italiani aventi diritto al voto, se ne presentarono alle urne 24.947.187, un’impetuosa affluenza dell’89,1% che sancì l’abbandono del precedente regime monarchico in luogo del nuovo repubblicano, con la percentuale maggioritaria del 54,3% – 12.718.641, se tradotto in numero – contro il 45% di votanti – pari a 10.718.502 – che non intesero invece abbandonare il casato reale, mantenendo così la loro fedeltà ai Savoia. Il nord esprimeva la propria sollecitudine a sovvertire radicalmente la precedente esperienza governativa con il 66,2% di espressioni di volontà a favore Repubblica, mentre il sud si dimostrava più conservatore e restio al cambiamento, facendo comunque registrare la tutt’altro che tiepida percentuale di 63,8% di voti pro Repubblica.

Un passo importante che, nell’ottica di rinnovare sin dall’interno le istituzioni, fece gravare sugli italiani anche il compito di eleggere i componenti di un’Assemblea Costituente che avrebbe stilato e approvato una Carta Fondamentale. Il progetto prese avvio sin da subito. Il 25 giugno dello stesso anno, sotto la presidenza di Giuseppe Saragat, i lavori di scrittura di quella che sarebbe diventata la nostra Costituzione, iniziarono a fervere. In aula tre partiti: la Democrazia Cristiana (35%), il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano. Un’opera monumentale che si concluse ufficialmente nel dicembre dell’anno successivo, siglando definitivamente la nascita della Repubblica.

Da allora la data del 2 giugno è annualmente commemorata tra incontri diplomatici e riviste militari. Per la prima volta nel 1948, via dei Fori Imperiali a Roma ospitò la parata in onore della Repubblica. Seguì, l’anno successivo, l’organizzazione di ben 10 riviste militari svolte contemporaneamente in occasione dell’ingresso dell’Italia all’interno della NATO. La celebrazione assunse toni talmente patriottici da assurgere, quindi, nel 1950, a “celebrazione ufficiale”, inserita nell’apposito protocollo.

Anche oggi attesi i rituali festeggiamenti. Nonostante le manifestazioni si impronteranno ad economia e sobrietà, causa le drammatiche contingenze economiche in cui il Paese attualmente versa, non si mancherà di celebrare l’evento.

Così, a seguito della deposizione della corona d’alloro presso l’Altare della Patria, prevista per le 9.15, si potrà assistere alla tradizionale rivista dei corpi armati in via dei Fori Imperiali, alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti di Parlamento e Governo, del Corpo Diplomatico e delle massime autorità civili, religiose e militari; mentre dalle 15 alle 19, saranno aperti ai cittadini i Giardini del Quirinale.

Anche a Messina la manifestazione avrà particolare risonanza. Le principali iniziative in cantiere, il cui programma è stato presentato dal prefetto, Stefano Trotta, verranno ospitate presso il Forte San Salvatore e tutta l’area circostante che ricade all’interno del Distaccamento della Marina Militare. Dopo la lettura da parte del prefetto del consueto messaggio inoltrato dal Presidente della Repubblica, si procederà alla deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti in piazza Unione Europea. Si farà, quindi, luogo a un momento celebrativo delle forze armate con la consegna di alcuni riconoscimenti.

Presenzieranno alle cerimonie le autorità religiose, civili e militari, rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Sindaci della Provincia e una rappresentanza di studenti delle scuole di Messina e provincia. Attesi anche il Gonfalone della Città di Messina (decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare), il Gonfalone della Provincia Regionale di Messina, il Medagliere del Nastro Azzurro ed i Vessilli ed i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. (Sara Faraci)

2 commenti

  1. Si, maggiore sobrietà: solo 1,5 milioni di euro per la parata a Roma!
    Questa “festa” và abolita, solo così si applicheranno i principi della spending review.

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  2. Le cose o si fanno bene o è meglio lasciare perdere.
    Forse pensate che quella di oggi sia stata fatta “a gratis”?
    E’ costata € 3.500.000!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Tanta valeva non farla e risparmiare completamente.
    Ma pure senza corona (non credo che i fioristi romani siano tanto entusiasti da non farsi pagare) e senza macchina presidenziale (sapete quanto costa la benzina e quanto consuma la presidenziale scoperta?).
    Ed i cavalli dei carabinieri?
    Quanto costa raccogliere la loro cacca?
    Ed il consumo delle suole delle scarpe dei partecipanti?
    Avete idea di quanto costa risuolare oggi un paio di scarpe?
    Meglio niente che poco.

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