Dissesto idrogeologico. Capitale Messina: “Pianificare per tutelare l’ambiente”

Dissesto idrogeologico. Capitale Messina: “Pianificare per tutelare l’ambiente”

Dissesto idrogeologico. Capitale Messina: “Pianificare per tutelare l’ambiente”

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giovedì 07 Gennaio 2016 - 09:33

Il prof. Giovanni Randazzo, associato di Geologia dell’Università di Messina, esperto di erosione costiera e vicepresidente dell’Eucc (Unione europea per la tutela costiera), si dice soddisfatto per il finanziamento ma ammonisce “che questi soldi, privi di una preventiva pianificazione, possono avere solo un valore sociale, tanto che andrebbero ascritti al capitolo del welfare piuttosto che a quello della tutela dell’ambiente”

"Apprendiamo dalla stampa del finanziamento di alcuni interventi finalizzati alla mitigazione del dissesto idrogeologico, si tratta di circa undici milioni e mezzo per degli interventi a protezione dell’erosione costiera e di circa tre milioni per la difesa da colate, frane e alluvioni”. Lo afferma Capitale Messina tramite il prof. Giovanni Randazzo, associato di Geologia dell’Università di Messina, esperto di erosione costiera e vicepresidente dell’Eucc (Unione europea per la tutela costiera), che si dice soddisfatto per il finanziamento ma ammonisce “che questi soldi, privi di una preventiva pianificazione, possono avere solo un valore sociale, tanto che andrebbero ascritti al capitolo del welfare piuttosto che a quello della tutela dell’ambiente”.

SANTA MARGHERITA – GALATI MARINA

“Prima di proteggere un tratto costiero e decidere come, bisognerebbe comprendere cosa si vuole fare del waterfront cittadino, della zona falcata, della fascia costiera dello Zir e come si vuole ricostruire il sistema urbanistico nell’intorno di Tremestieri, perché è evidente che, nelle more della realizzazione del porto, tutta l’area a Sud e a Nord dovrà essere completamente ridisegnata, possibilmente arretrando il sistema costruito”.

TONO

“E’ altrettanto evidente, poi, che l’area di Tono subisce le negative conseguenze delle opere realizzate a San Saba e nelle altre frazioni tirreniche del messinese: piuttosto che intervenire costruendo altre opere inutili che provocheranno erosione costiera in aree immediatamente "sotto flutto", sarebbe più utile intervenire eliminando le cause che hanno innescato i processi di erosione”.

CASA BIANCA

“Infine per Casa Bianca, basterebbe osservare la zona su Google Earth per darsi da soli una risposta: è un tratto di costa che si distingue da tutti gli altri nei paraggi di Capo Rasocolmo – Mortelle, in quanto intensamente lottizzato fino a mare. Di fatto, in una logica di lottizzazione completamente sbagliata, si è permesso di costruire fin sulla duna e il mare se ne è lamentato, reagendo in modo molto selettivo, aggredendo solo l’area direttamente in questione e le immediate vicinanze: si nota infatti che le zone, più distali, urbanizzate ad una distanza di sicurezza, mostrano profondità di arenili ancora apprezzabili. E’ chiaro che intervenendo a protezione di quelle poche case che andrebbero invece ricollocate con una spesa certamente inferiore a quella stanziata per la loro protezione, tutto il litorale andrà in erosione e anche quelle aree attualmente sicure verranno messe a rischio.

Tutto questo potrebbe essere ancora evitato, inquadrando gli interventi in una logica di pianificazione a seguito di monitoraggio continuo dell’area costiera come l’Amministrazione Comunale precedente ha fatto con l’Università di Messina e che l'Amministrazione attuale non ha tenuto nella giusta considerazione.

Stesso discorso vale per la difesa della città dalle alluvioni, dalle colate e dalle frane, capitolo per il quale lo stanziamento previsto di 3 milioni appare irrisorio".

4 commenti

  1. Conforta la conferma da fonte autorevole, come quella del Prof.Randazzo…quanto avevo commentato istintivamente,”sulla notizia” dei fondi stanziati dal governo a favore del nostro territorio, allo scopo di raffreddare i facili entusiasmi “buddaciani”: “Mah…ad una prima impressione sembrano piccoli non risolutivi interventi a pioggia, giusto…per “dissetare” temporaneamente e rabbonire parte di una popolazione, storicamente asservita e prona al potere dei colonizzatori del Centro Nord. Propaganda e mancia elettorale programmata per le prossime elezioni. Si pensi, per esempio che nella sola città di Genova si sono investiti, con cantieri aperti, oltre 419 milioni per il dissesto idrogeologico”.Gli amministratori ascoltino il Prof.Randazzo

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  2. Conforta la conferma da fonte autorevole, come quella del Prof.Randazzo…quanto avevo commentato istintivamente,”sulla notizia” dei fondi stanziati dal governo a favore del nostro territorio, allo scopo di raffreddare i facili entusiasmi “buddaciani”: “Mah…ad una prima impressione sembrano piccoli non risolutivi interventi a pioggia, giusto…per “dissetare” temporaneamente e rabbonire parte di una popolazione, storicamente asservita e prona al potere dei colonizzatori del Centro Nord. Propaganda e mancia elettorale programmata per le prossime elezioni. Si pensi, per esempio che nella sola città di Genova si sono investiti, con cantieri aperti, oltre 419 milioni per il dissesto idrogeologico”.Gli amministratori ascoltino il Prof.Randazzo

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  3. AVANTI MESSINA CITTA? METROPOLITANA…. e se si pensasse anche all’ AREOPORTO DEL MELA

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  4. AVANTI MESSINA CITTA? METROPOLITANA…. e se si pensasse anche all’ AREOPORTO DEL MELA

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