Oltre 2 milioni spesi nel progetto Mistral, ma nessuno dei partecipanti ha trovato lavoro

Oltre 2 milioni spesi nel progetto Mistral, ma nessuno dei partecipanti ha trovato lavoro

F.St.

Oltre 2 milioni spesi nel progetto Mistral, ma nessuno dei partecipanti ha trovato lavoro

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giovedì 30 Aprile 2015 - 16:37

Sono trascorsi anni dall'avvio del progetto di cui fu capofila il Comune di Messina che doveva portare all'inserimento occupazionale di soggetti svantaggiati attraverso la formazione e l'acquisizione di attestati regionali. Ad oggi alcuni ancora aspettano risposte. E si sono presentati a Palazzo Zanca. Il consigliere Cucinotta ha sposato la loro causa.

Doveva essere un’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro per soggetti svantaggiati che, dopo un percorso formativo, avrebbero dovuto trovare occupazione nel settore del turismo. Risale ai tempi dell’amministrazione Buzzanca, fu finanziato dall'Assessorato alla famiglia della Regione siciliana per 2.250.000 euro sui fondi strutturali europei, ad oggi però non ha creato neanche un posto di lavoro. Si tratta del progetto Mistral, (Messina inclusione sociale e turismo responsabile per l'avviamento al lavoro), che ha visto il Comune di Messina capofila e la gestione di tutta la programmazione e la realizzazione delle azioni nelle mani dell’Associazione temporanea che all’epoca si costituì mettendo insieme il Comune di Malfa, l'Università degli Studi di Messina, l'Istituto di Istruzione Superiore Antonello, l'Azienda Speciale Magazzini Generali e Servizi alle Imprese della Camera di Commercio di Messina, l'Ente Sviluppo Agricolo, l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, oltre a tre enti di formazione e 16 tra associazioni e cooperative sociali scelte tramite un bando pubblico.

Doveva creare lavoro e c’è chi ancora lo aspetta. Per questo un gruppo di corsisti, dopo vari tentativi di discutere con l’amministrazione andati a vuoto, oggi ha fatto vedere e sentire la sua protesta con un sit-in pacifico nei corridoi di Palazzo Zanca. Hanno conseguito l’Attestato di qualifica professionale, che certifica le competenze acquisite, rilasciato loro dalla Regione Siciliana a seguito della partecipazione al Corso di formazione priorità disabilità e/o disagio sociale per complessive 450 ore. Ma per loro sembra non esserci alcuna prospettiva.

A sposare la causa di questo gruppo è il consigliere comunale Pd Nicola Cucinotta che ritiene inaccettabile che un progetto di tale valenza, che mira a promuovere l’inclusione sociale di soggetti in situazioni di disagio e devianza giovanile e rafforzare l’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati, e che ha ricevuto un finanziamento consistente, si debba rivelare un fallimento e un ulteriore sperpero di denaro pubblico. Per Cucinotta è incomprensibile che dei circa 90 “allievi” coinvolti nei 5 distinti progetti formativi, sostenuti con fondi pubblici utilizzati per retribuire ed acquistare, con fior di quattrini, progettisti, docenti, tutor, ricercatori, esperti, coordinatori, direttori, amministrativi, materiale didattico, cancelleria e altro, nemmeno uno abbia potuto trovare inserimento lavorativo.

Una patata bollente ereditata dall’amministrazione Accorinti che adesso dovrebbe quantomeno tenere conto del fatto che la pubblica amministrazione è tenuta ad assumere persone con disabilità nella quota d'obbligo prevista dalla normativa e che i soggetti con disabilità che hanno partecipato al progetto Mistral e conseguito l’attestato di qualifica professionale, in rapporto alla Legge 68/99, rientrano a pieno titolo nelle categorie protette e che possono essere inseriti in società, ditte ed imprese appaltanti che si occupano di manutenzione verde o lavori pubblici.

A questo punto il consigliere Cucinotta, pur consapevole della disastrosa situazione sociale in cui versa la città, chiede al Sindaco Accorinti se intende “con estrema urgenza” porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché i soggetti in condizione di disagio sociale e disabili che hanno partecipato con esito positivo al progetto finanziato dall’Unione europea e dalla Regione possano, realmente, essere avviati al lavoro presso il Comune di Messina o anche attraverso Società partecipate o Cooperative Sociali. E chiede anche se intende avviare un indagine cognitiva sulla effettiva realizzazione e completamento di tutte le fasi del progetto Mistral. Considerato che, di sicuro, ad oggi nessuno ha trovato lavoro.

F.St.

10 commenti

  1. Caro consigliere Cucinotta vuole sapere a chi ha sicuramento dato lavoro un corso regionale in Sicilia? A chi la organizzato! Ma lei lo sa bene solo che lei cerca di ottenere consensi tra i poverazzi. A ben risentirci!

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  2. Caro consigliere Cucinotta vuole sapere a chi ha sicuramento dato lavoro un corso regionale in Sicilia? A chi la organizzato! Ma lei lo sa bene solo che lei cerca di ottenere consensi tra i poverazzi. A ben risentirci!

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  3. La Formazione Professionale ha fatto più vittime del terremoto.

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  4. La Formazione Professionale ha fatto più vittime del terremoto.

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  5. letterio.colloca 30 Aprile 2015 22:20

    ….per loro sembra non esserci alcuna prospettiva.
    Siamo nel 2015 ed ancora,CULTURALMENTE,non abbiamo maturato il fatto che quanti hanno ciurlato abusando del pubblico denaro con corsi di formazioni e fantasiosi avviamenti al lavoro OGGI rendono conto a SERI MAGISTRATI.E’ già una “corte dei miracoli” sia il Gran Mirci che le sue collegate sovrappopolate da clientele votanti che poco hanno da spartire col vero LAVORO:v’hanno trovato posto -senza la LEGITTIMITA’ di uno straccio di pubblico concorso- gli amici degli amici che, a loro volta hanno “assunto” il parentado fino alla terza generazione.Non mi stupisce che ancora c’è chi crede nella “missione” del politucolo di quartiere…..E’ solo un fatto CULTURALE!!!DIVENTIAMO SERI!!!!

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  6. letterio.colloca 30 Aprile 2015 22:20

    ….per loro sembra non esserci alcuna prospettiva.
    Siamo nel 2015 ed ancora,CULTURALMENTE,non abbiamo maturato il fatto che quanti hanno ciurlato abusando del pubblico denaro con corsi di formazioni e fantasiosi avviamenti al lavoro OGGI rendono conto a SERI MAGISTRATI.E’ già una “corte dei miracoli” sia il Gran Mirci che le sue collegate sovrappopolate da clientele votanti che poco hanno da spartire col vero LAVORO:v’hanno trovato posto -senza la LEGITTIMITA’ di uno straccio di pubblico concorso- gli amici degli amici che, a loro volta hanno “assunto” il parentado fino alla terza generazione.Non mi stupisce che ancora c’è chi crede nella “missione” del politucolo di quartiere…..E’ solo un fatto CULTURALE!!!DIVENTIAMO SERI!!!!

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  7. MISTRAL CHE BEL NOME. BRAVO QUELLO CHE HA INVENTATO QUESTA PAROLA, E NIENTE PIU’. SOLO ILLUSIONI. PAROA MISTRAL IL MIGLIORE PROGETTO MISSILISTICO FRANCESE. SI, MA SIAMO IN FRANCIA. NON IN SICILIA E PARTICOLARMENTE A MESSINA. CITTA’ PRESA IN GIRO ABBANDONATA DERELITTA MORIBONDA AGONIZZANTE PARE CHE EMETTE L’ULTIMO RESPIRO. DEL RESTO HA PERSO DECINE E DECINE DI POSTI IMPORANTISSIMI DI LAVORO TRASFERITI IN ALTRE PROVINCIA DELLA SICILIA O ALTRE REGIONI. E NON E’ ANCORA FINITA. COME SI PUO’ DARE LAVORO SE TOLGONO POSTI. LA NOIA L’ABBANDONO IL FAR NULLA E’ LA TUA MALATTIA. CANTAVA MINA NEL 1971 PAROLE PAROLE PAROLE. CERTO HANNO TROVATO LAVORO SOLI POCHI E BEN DEFINITI, CON LEGGI DEGLI ANNI PASSATI, DICIAMO PURE “AD PERSONAM”. E QUI MI FERMO.

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  8. MISTRAL CHE BEL NOME. BRAVO QUELLO CHE HA INVENTATO QUESTA PAROLA, E NIENTE PIU’. SOLO ILLUSIONI. PAROA MISTRAL IL MIGLIORE PROGETTO MISSILISTICO FRANCESE. SI, MA SIAMO IN FRANCIA. NON IN SICILIA E PARTICOLARMENTE A MESSINA. CITTA’ PRESA IN GIRO ABBANDONATA DERELITTA MORIBONDA AGONIZZANTE PARE CHE EMETTE L’ULTIMO RESPIRO. DEL RESTO HA PERSO DECINE E DECINE DI POSTI IMPORANTISSIMI DI LAVORO TRASFERITI IN ALTRE PROVINCIA DELLA SICILIA O ALTRE REGIONI. E NON E’ ANCORA FINITA. COME SI PUO’ DARE LAVORO SE TOLGONO POSTI. LA NOIA L’ABBANDONO IL FAR NULLA E’ LA TUA MALATTIA. CANTAVA MINA NEL 1971 PAROLE PAROLE PAROLE. CERTO HANNO TROVATO LAVORO SOLI POCHI E BEN DEFINITI, CON LEGGI DEGLI ANNI PASSATI, DICIAMO PURE “AD PERSONAM”. E QUI MI FERMO.

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  9. Nessun o ha trovato lavoro perché come i altre occasioni anche questo progetto mancava del tassello fondamentale, cioè di un vero percorso di inserimento lavorativo presso realtà private o pubbliche con vero fabisogno di maestranze. Come sempre tutto si è basato su promesse di un posto, ma chi sa quando come e perché.

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  10. Nessun o ha trovato lavoro perché come i altre occasioni anche questo progetto mancava del tassello fondamentale, cioè di un vero percorso di inserimento lavorativo presso realtà private o pubbliche con vero fabisogno di maestranze. Come sempre tutto si è basato su promesse di un posto, ma chi sa quando come e perché.

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