Niente dormitori per i senzatetto. Gioveni chiede l'aiuto di tutte le circoscrizioni

Niente dormitori per i senzatetto. Gioveni chiede l’aiuto di tutte le circoscrizioni

Niente dormitori per i senzatetto. Gioveni chiede l’aiuto di tutte le circoscrizioni

Tag:

sabato 17 Novembre 2012 - 11:17

Individuare strutture che possano essere destinate a dormitorio per i senzatetto e presentare l'elenco dei siti al commissario Croce. Il consigliere della terza circoscrizione si è rivolto a tutti i quartieri perché con l'aiuto della Caritas si risolva il problema in vista del freddo

“Il freddo rigido che ormai a breve giungerà anche nella nostra città, ripropone l’annosa ed irrisolta questione dei senzatetto e clochard in città”. A parlare è Libero Gioveni che stavolta pone all’attenzione il pericolo per i senzatetto, “per il cui vitale e imprescindibile ricovero notturno – scrive – l’ex amministrazione comunale non ha mai dimostrato di avere un concreto interesse, nonostante in passato non siano mancate le occasioni dettate anche dal verificarsi di tristi episodi di morte”.

Il consigliere della terza circoscrizione aveva proposto a Palazzo Zanca di destinare i locali dell’ex macello comunale di via Santa Cecilia a dormitorio pubblico per i “senza fissa dimora”, ma una volta inserita la grande struttura nel piano di alienazione degli immobili comunali questa ipotesi non ebbe poi alcun seguito.

“Eppure sono tante, troppe le persone bisognose che dovrebbero essere assistite e curate e, certamente, il freddo dei prossimi giorni che accompagnerà le notti di chi utilizza un cartone come lenzuolo, renderà questo stato di bisogno ancor più drammatico; finora – prosegue Gioveni – però, in soccorso di questa gente sono intervenuti soltanto enti assistenziali, associazioni di volontariato e in passato anche i padri rogazionisti che hanno creato per loro diversi posti letto”.

“Palazzo Zanca – incalza il consigliere centrista – non è ancora riuscito in quello in cui molte città italiane hanno invece puntato: attrezzarsi di strutture trasformati in dormitori comunali, proprio con l’intento di fornire assistenza a tanti esseri umani sfortunati”.

Gioveni si dice convinto che le strutture non mancherebbero, ma occorre mettere in campo, oltre che una chiara volontà politica e un grande spirito di solidarietà, anche una sinergia tra enti. Ecco perché il consigliere invita tutte le circoscrizioni cittadine a concertare con le varie espressioni territoriali della Caritas diocesana degli incontri attraverso cui poter individuare siti o strutture, anche malmesse o inutilizzate (in particolare scuole in disuso) che possano essere destinate a dormitori pubblici per i tanti emarginati e senzatetto presenti in città, per poi presentarne l’elenco all’attenzione del Commissario Luigi Croce per una più approfondita valutazione e fattibilità.

Un commento

  1. Caro consigliere Gioveni, oltre a trovare la struttura si necessita di volantari o enti che la ripuliscano. Come sappiamo sono persone abituate a vivere per strada e alla scarsa cura igienica;secondo lei quanto durerebbe questo stabile in modo da essere vivibile? Cm sappiamo alla mensa di S. Antonio cè ki gli cucina e ripulisce, nella struttura comunale in cui alloggerebbero c sarebbe altrettanto personale? (ki gli pulisce e rifà i letti o saranno autonomi)

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007