No Muos e intervento in Siria, visti da "destra". Adamo: "Violata la Sovranità Nazionale"

No Muos e intervento in Siria, visti da “destra”. Adamo: “Violata la Sovranità Nazionale”

Eleonora Corace

No Muos e intervento in Siria, visti da “destra”. Adamo: “Violata la Sovranità Nazionale”

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mercoledì 18 Settembre 2013 - 00:00

Ieri, una conferenza stampa a Palazzo Zanca contro l'intervento armato in Siria. E dopo l'ordine del giorno presentato dai consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, che ribadiscono con forza il no alla guerra e al Muos di Niscemi, Piero Adamo spiega cos'è il Muos e una guerra nel Mediterraneo nell'ottica della cultura di destra propria di Vento dello Stretto.

Dopo l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, si è tornato a parlare di un eventuale attacco alla Siria, ieri mattina, in una conferenza stampa a cui ha preso parte il Sindaco Renato Accorinti. Nel corso di una riunione organizzata dalla Fondazione Salonia e dall'Università della Pace della Svizzera Italiana, è stata addirittura ipotizzata una raccolta firme contro la guerra da inviare al Presidente Obama. Sullo sfondo di tutti i discorsi fatti in questi giorni resta, però, sempre lo spettro del Muos di Niscemi. L’antenna satellitare che l’esercito statunitense lavora per installare nella riserva di Sughereta in provincia di Caltanissetta. Il nesso tra una guerra nel Mediterraneo e il super radar di Niscemi sta nel coinvolgimento diretto – e conseguente esposizione – del territorio siciliano, in una guerra, tra l’altro, pilotata e voluta da terzi. Per la sovranità nazionale e territoriale e contro l’imperialismo americano si schiera, anche, buona parte della cultura di destra. Piero Adamo – consigliere comunale di Siamo Messina – spiega qual è la posizione del movimento di destra civica Vento dello Stretto, riguardo il Muos di Niscemi:

“Il problema è principalmente quello della sovranità nazionale – commenta Adamo – al di là di tutte le serissime problematiche ambientali che un’istallazione del genere comporta, politicamente si tratta di un gesto di colonialismo da parte degli Americani sul nostro territorio. Il collocamento dell’antenna satellitare è stato deciso, infatti, da un soggetto esterno allo Stato e al Popolo Italiano, e uso e vantaggi saranno prerogativa esclusiva di quest’altro soggetto. Per questo, dire no al Muos vuol dire rivendicare la sovranità nazionale, poiché in questo momento stiamo evidentemente subendo l’ingerenza di uno Stato estero, cosa inaccettabile per uno Stato Sovrano”.

Volendo semplificare al massimo, se l’opposizione al radar di Niscemi nell’area che si può definire di “sinistra”, si concentra principalmente sul pacifismo, la contrarietà che anima la destra si focalizza sul principio della sovranità territoriale e della sua violazione. In quest’ottica sono difficili da accettare anche gli accordi stipulati nel dopoguerra per la realizzazione delle basi militari che costellano il territorio nazionale e regionale. Restano come terreno condiviso da sinistra a destra, le preoccupazioni sulle ripercussioni negative che simili istallazioni possono provocare sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. La speranza di Adamo, in questo senso, è proprio quella di smussare le differenze per tentare di creare un fronte trasversale e compatto contro il Muos.

“Una rete di comunità di destra- racconta- ha discusso a Sant’Alessio Siculo quest’estate, il problema dell’istallazione statunitense di Niscemi. Là è emerso il desiderio di tanti altri ragazzi di aderire ai Movimenti No Muos.Secondo me, bisogna sforzarsi di dare un taglio trasversale a queste iniziative. Simili temi non sono solo di sinistra, hanno ragioni profondamente di destra”.

La sovranità nazionale, torna, come principio inviolabile, anche per quanto riguarda un’eventuale intervento statunitense in Siria.

“Auspico che l’America non voglia nuovamente esportare la democrazia con le bombe . Auspico che non scoppi una guerra. Si parla di violazione dei diritti umani in Siria, ma questo succede, purtroppo,in tantissime parti del mondo, è quantomeno sospetto che si intervenga sempre in paesi ricchi di materie prime. Non dobbiamo dimenticare, tra l’altro, che la Siria, che piaccia o meno, è a sua volta uno stato sovrano”.

Identità e sovranità dei territori sono le parole d’ordine che spiccano su tutto, nella battaglia contro il Muos condivisa da Vento dello Stretto. L’opposizione all’imperialismo americano viene anche da destra.

5 commenti

  1. Identità e sovranità. Strano che questi 2 importantissimi concetti vengano tirati in ballo da chi “mantreggia” di integrazione etc bla bla bla. Il nostro paese è da almeno 20 anni incapace di difendere i “sacri ed inviolabili confini” e parli di un accordo trasversale con la destra. Vedi che quella destra è quella che ha sempre sostenuto ” Nè con gli Usa nè con l’Urss” ma che sarebbe pronta a prendere le armi (ahhh che brutto sostantivo) per difendersi. Sei talmente impregnato di concetti vetero comunisti,che è inutile spiegarti che anche la Germania di Hitler era uno stato sovrano, che la nocività del Muos è stata dimostrata solo dai vostri partigiani, che gli accordi internazionali, in merito alla perdità di sovranità del territorio, sono un male minore. Penso, infatti, che il cognome del militante( mi si passi questo termine-il soggetto non ha nulla del” miles”) qualifichi, come dicevano i latini nomen-homen, la sua provenienza. E’ semplicemente rimasto ai tempi della creazione.

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  2. puzza di bruciato 18 Settembre 2013 06:04

    Ma se da secoli siamo terra di nessuno. I politici ci hanno svenduto regalando aziende territori opere d’arte cervelli pensanti ecc ecc. Io sn per una Sicilia libera ed indipendente sotto la bandiera americana solo così ci salveremo….

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  3. la sicilia è una colonia, e l’Italia non è più uno stato sovrano a causa della UE

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  4. In diritto internazionale, ogni Stato è sovrano sul proprio territorio nazionale, e può fare quello che vuole….SALVO CHE non esistano trattati che ne limitino la sovranità, e SALVO CHE tale Stato non violi delle norme perentorie di diritto internazionale che sono consuetudinarie e valide per l’intera comunità internazionale, come ad esempio il divieto di usare la tortura o le armi chimiche. Anche in questi casi comunque, un’azione militare è legittima sole se approvata dal consiglio di sicurezza dell’ONU. E’ nel populismo tipico della destra e della sinistra di scagliarsi contro il fatto, facendo finta che l’antefatto non esista. Se ci sono dei trattati risalenti al dopoguerra tra Italia e USA, sono quei trattati che devono essere rivisti. Se la NATO non ci piace ad esempio, possiamo provare ad uscirne unilateralmente – però poi non ci lamentiamo se nessuno viene a salvarci il sederino in caso di attacco. Non è così semplice, e caro Piero, la Siria non può fare quello che vuole a casa sua per il motivo di cui sopra. L’esperienza della seconda guerra mondiale, risalente a SOLI 68 anni fa, ha fatto si che si creasse un ordine internazionale con delle regole ben precise, seppur primitive rispetto ai quadri normativi municipali. Se ognuno ricomincia a fare quello che vuole sul proprio territorio, ritorniamo al punto di partenza, e corriamo li stessi rischi di 68 anni fa. Per concludere, se il MUOS ha comprovati effetti nocivi sulla salute pubblica e sull’ambiente naturale, allora ci potrebbero essere buone basi per opporsi legalmente alla sua costruzione, ma bisogna vedere cosa c’è scritto nei trattati.

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  5. Ma perchè non avevate ancora capito che siamo in territorio NordAmericano? Gli ospiti siamo noi!

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