I lavori finanziati dal ministero dell’Interno nell’ambito del piano di ripartizione dei fondi destinati ai piccoli Comuni

FURCI – I lavori di restyling di Piazza S. Cuore, il salotto buono del paese, sono entrati nel vivo questa mattina. In reatà si tratta di un intervento di messa in sicurezza, finanziati dal ministero dell’Interno nell’ambito del piano di ripartizione dei fondi destinati ai piccoli Comuni.

A Furci sono andati 50mila euro, di cui 28mila l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Matteo Francilia, li ha impegnati per la piazza principale e la rimanente parte per altri lavori ormai improcrastinabili inerenti la sistemazione e messa in sicurezza di via Francesco Crispi, la strada che conduce al polo scolastico (elementari, medie e superiori), quotidianamente transitata da centinaia di persone.

In piazza S. Cuore saranno rimosse le aiuole (la prima questa mattina), con la riqualificazione del pavimento, danneggiato dalle radici degli alberi, che saranno trasferiti alla villa comunale Furci-Verde, il polmone verde che sorge alla periferia sud. Saranno piantati alberi di arancio e di limone. Ad eseguire l’opera è una ditta del luogo che ha offerto un ribasso del 23,30% per un importo complessivo pari a 16mila e 377 euro.

“L’obiettivo – spiega il sindaco Francilia – è di restituire decoro al paese ed abbiamo pensato proprio di cominciare con la messa in sicurezza della piazza”. Il principale luogo di ritrovo dei furcesi versa in condizioni precarie, in un deserto di saracinesche abbassate, lo scheletro di un immobile privato che sembra un eterno cantiere aperto e con, sullo sfondo, la Chiesa Madre imbracata per una consistente opera di messa in sicurezza.

“Ci sono dei segnali importanti – sottolinea Francilia – circa la nascita di nuove attività commerciali in paese. C’è ancora tanto da fare, anche come pubblica amministrazione, ma credo che siamo sulla buona strada. Ci sono dei segnali di risveglio, incoraggianti, che lasciano ben sperare”. Insomma, si sta cercando di uscire dal declino in un paese in cui i giovani vanno via, all’estero, per cercare lavoro e le strade si spopolano.