Furto in casa a Nizza. Ladro tradito da un tic e dalla videosorveglianza

Furto in casa a Nizza. Ladro tradito da un tic e dalla videosorveglianza

Marco Ipsale

Furto in casa a Nizza. Ladro tradito da un tic e dalla videosorveglianza

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giovedì 29 Agosto 2019 - 16:53

Il suo tic era ben visibile sin dalle immagini della videosorveglianza di un negozio vicino sia nel corso di un successivo controllo

NIZZA DI SICILIA – Aveva un evidente tic al braccio destro e gli è risultato fatale. Perché quando lo scorso 5 maggio è entrato in una casa di Nizza di Sicilia, rubando oggetti d’oro, è stato ripreso dalla videosorveglianza ed il suo tic lo rendeva identificabile, visto che è un pregiudicato.

Era stato fermato dai carabinieri di Alì Terme pochi giorni dopo, non aveva saputo spiegare la sua presenza a Nizza, e aveva indosso gli stessi vestiti usati per il furto. Tutto nel rapporto dei militari, che avevano segnalato soprattutto il tic dell’uomo.

Dopo le indagini dei carabinieri di Roccalumera, che hanno raccolto tutti questi elementi, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura di Messina, ha emesso ordinanza di arresto per un 56enne catanese, Angelo Viscuso, e per suo nipote, il 41enne Sebastiano Viscuso, che gli aveva fatto da palo per il furto e che era in auto con lui al momento del controllo, anche lui con gli stessi abiti di quel giorno.

Lo zio è ora al carcere di Catania Piazza Lanza, il nipote ai domiciliari, entrambi arrestati oggi a Catania dai carabinieri di Messina Sud e di Catania Piazza Dante.

La proprietaria di casa, rientrando insieme al marito dopo un pomeriggio trascorso fuori, aveva constatato che dei ladri si erano introdotti nell’abitazione di famiglia mettendola completamente a soqquadro, asportando alcuni oggetti in oro, tra cui tre orologi e della bigiotteria.

I due ladri, però, erano stati ripresi dalla videosorveglianza di un negozio vicino. Erano arrivati a bordo di una Fiat Panda bianca, l’uomo col tic aveva scavalcato il muro di casa per entrare, mentre il complice faceva da palo.

Dopo aver identificato il numero di targa dell’auto e analizzato le foto segnaletiche dei pregiudicati, i militari sono risaliti ai due autori del furto, oggi arrestati.

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