Commissione speciale Strade provinciali: promesse e buone intenzioni che fine hanno fatto?

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lunedì 18 Luglio 2011 - 22:00

Le dichiarazioni di Ricevuto e le proposte dei consiglieri provinciali riposte nel cassetto del silenzio. Ci sarà tempo per parlarne: quando il sole lascerà spazio alla necessità di giustificare frane e smottamenti

L’articolo è datato venerdì 22 aprile 2011: Nanni Ricevuto, al termine di una settimana elettrica e di una mattinata “nervosa”, annuncia che si occuperà personalmente della costituzione di una commissione speciale d’inchiesta sul Piano Strade che valuterà eventuali anomalie nei lavori e negli iter amministrativi riguardanti le arterie provinciali. «Mercoledì prossimo presenteremo la proposta in giunta», dichiara il presidente, passa un in giorno in più (giovedì 28 aprile) ma dalla riunione con gli assessori emerge solo un pour parler: nessuna proposta ufficiale. «Stiamo valutando le modalità attraverso le quali far sorgere questo organismo», aggiunge Lino Monea, assessore ai Lavori Pubblici, chiamato in causa da Ricevuto per collaborare alla “gestazione” della nuova struttura sovra consiliare.

L’idea dell’Amministrazione è quella di costituire un organismo “esterno”, aperto a tecnici, esperti, ma anche consiglieri e componenti di giunta: una sorta di commissione Attali delle strade provinciali, certamente diversa da quanto previsto dallo Statuto dell’ente e dal Testo unico degli enti locali, che invece su questa materia (la costituzione di commissioni d’inchiesta) assegna competenza esclusiva al consiglio provinciale. Dall’altra parte il consiglio, la parte che sta all’opposizione ma anche l’Udc più o meno dichiaratamente, insiste sulla riproposizione di una delibera modificata che possa dare forma “ufficiale” all’organismo allarghi le competenze della commissione speciale rispetto alla precedente proposta.

A distanza di quasi tre mesi però, tutto è stato riposto in un cassetto, neanche reale. Le promesse di Ricevuto volate vie, così come le intenzioni dei consiglieri. Splende il sole. Ci sarà tempo per parlare di questioni importanti. Magari ad ottobre, quando le belle giornate lasceranno il posto all’esigenza di giustificare frane e dissesti sulle strade provinciali. IN BASSO GLI ARTICOLI CORRELATI SULL’ARGOMENTO

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