Una piattaforma di biostabilizzazione a Pagliara, ma Roccalumera si oppone

Una piattaforma di biostabilizzazione a Pagliara, ma Roccalumera si oppone

G.B.

Una piattaforma di biostabilizzazione a Pagliara, ma Roccalumera si oppone

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mercoledì 02 Ottobre 2013 - 14:10

Un accordo tra undici comuni della provinica jonica per la gestione integrata dei rifiuti prevede che nel comune di Pagliara sorga un impianto di biostabilizzazione. La decisione è stata contestata dall'amministrazione Argiroffi che ha fatto sapere che si opporrà alla realizzazione di una discarica nell'area artigianale di Roccalumera

Ieri mattina si è tenuto un incontro operativo tra gli undici comuni della provincia jonica che si sono uniti per la gestione integrata dei rifiuti. I paesi interessati sono Santa Teresa, Pagliara, Furci, Sant’Alessio, Savoca, Forza D’Agrò, Mandanici, Antillo, Limina, Roccafiorita e Casalvecchio. Secondo l’accordo, Santa Teresa si farà carico dello smaltimento del secco e Pagliara dell’umido, previa realizzazione di una piattaforma di biostabilizzazione in contrada Piana.

La Regione deve prima dare l’assenso, ma intanto dal comune di Roccalumera si alza un “no deciso a qualsiasi forma di impianto che abbia a che fare con il ciclo dei rifiuti e che possa interessare direttamente o indirettamente il territorio di Roccalumera”.

La preoccupazione è quella di una “Carrubbara bis”, la discarica ricadente nel territorio di Pagliara a cui i comuni jonici nel 2010 si opposero con ogni forza. “La determinazione del Comune di Pagliara di voler realizzare un impianto di biostabilizzazione, vale a dire di pretrattamento dei rifiuti, nel quale giungerà tutta la spazzatura dei paesi rivieraschi ed anche oltre, forse anche di buona parte della provincia di Messina e Catania, non è una scelta condivisibile e verso la quale l’attuale amministrazione di Roccalumera non convergerà mai – si legge nella nota -. Il sito in cui allocare l’impianto risulta essere inidoneo, in quanto si trova in prossimità del torrente Pagliara, dirimpetto al centro abitato di Rocchenere e soprattutto a ridosso dell’area artigianale di Roccalumera in cui è stato fatto un investimento di diversi milioni di euro e che certamente rappresenterà nei prossimi anni, vista la sua particolare posizione di vicinanza allo svincolo autostradale, il nuovo centro propulsore dell’economia comunale”.

Sulla questione è intervenuto il primo cittadino, Gaetano Argiroffi, il quale afferma: “Non riteniamo corretta la disponibilità data dal Comune di Pagliara di realizzare nel proprio territorio un impianto di biostabilizzazione e per di più a ridosso del nostro, ed esattamente nelle immediate vicinanze dell’area artigianale di nuova realizzazione. Piuttosto, l’invito che rivolgiamo a tutte le amministrazioni è quello di collaborare insieme per trovare sinergie condivise con scelte lungimiranti che non diventino deprezzamento per la nostra zona o che facciano venire meno quel progetto di vocazione turistica a cui ormai da tanto tempo stiamo lavorando tutti, indistintamente”.

Altre dichiarazioni giungono dal massimo rappresentante del civico consesso, Antonio Garufi, il quale tiene a precisare: “Siamo aperti al dialogo con tutti, ma non accettiamo nella maniera più assoluta che il nostro comune possa essere interessato da un continuo via vai di automezzi adibiti al trasporto di rifiuti. Non c’è dubbio che ogni amministrazione è libera di prendere le proprie decisioni o determinazioni sul territorio di competenza, ma non può certamente danneggiare o arrecare inconvenienti allo sviluppo di un comune a lei vicino. In virtù di ciò, l’argomento sarà presto portato all’attenzione del Consiglio Comunale affinché lo stesso possa prenderne prontezza e determinarsi sulle possibili e necessarie iniziative da intraprendere”.

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