La segnalazione arriva dal Comitato jonico Beni comuni che critica la situazione di immobilità in cui versano i comuni e invita le amministrazioni a organizzare un tavolo tecnico partecipato con i cittadini per trovare le migliori soluzioni

La gestione dei rifiuti nella provincia jonica è ad un punto morto. La segnalazione arriva dal Comitato jonico Beni comuni che critica la situazione di immobilità in cui versano i comuni che avrebbero dovuto far partire la raccolta differenziata porta a porta. Nulla di nuovo ancora invece sotto il profilo gestionale o, almeno, nessuna notizia giunge a riguardo, fa sapere il presidente del Comitato Salvuccio Irrera. Eppure il coinvolgimento dei cittadini in ogni fase – confronto, soluzioni, realizzazione e gestione ordinaria – avrebbe dovuto essere una condizione basilare per individuare la strategia migliore per risolvere i problemi relativi al servizio di raccolta “scadente” nonostante una tassa sui rifiuti “esagerata”. “Diamoci da fare per l’ambiente e per le nostre tasche” è l’esortazione del Comitato jonico Beni comuni che auspica un indispensabile coordinamento dei vari Aro per un'ottimale gestione e per un'omogeneità di soluzioni adottate ed un impegno unitario per un’impiantistica adeguata in ogni zona dell’Ato. Il Comitato promuove una virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti, con l'obiettivo di riduzione, riutilizzo e riciclo, con tendenza rifiuti zero ed invita le amministrazioni a organizzare un tavolo tecnico partecipato con i cittadini per trovare le migliori soluzioni: “Per fare ottime scelte bisogna partire da dati di fatto scientifici, per la salvaguardia dell'ambiente che, abbiamo constatato, va di pari passo con l'economicità di gestione dell'intero ciclo dei rifiuti”.

Gi. Br.