Cronaca

Operazione Beta2, parlano gli arrestati e riempiono fiumi di verbali

Hanno scelto tutti di rispondere gli indagati dell’operazione Beta 2 rinchiusi nel carcere di Gazzi. Soltanto Maurizio Romeo, difeso dagli avvocati Nino Cacia e Tancredi Tracló, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere ed ha fatto scena muta, riservandosi di guardare prima tutte le carte dell’inchiesta che lo riguardano. Hanno parlato, invece, i fratelli Antonino e Salvatore Lipari l’architetto di Palazzo Zanca Salvatore Parlato, Ivan Soraci e Giuseppe La Scala. Tutti hanno fornito la loro versione, si sono difesi dall’accusa più grave di associazione mafiosa, hanno ripercorso come hanno conosciuto i fratelli Romeo.

I faccia a faccia sono andati avanti per circa un’oretta ciascuno, tutti hanno rilasciato dichiarazioni e soltanto il contenuto dei loro verbali, ancora da trascrivere, svelerà che cosa hanno effettivamente detto al Giudice che, sulla base delle carte presentate dalla Procura, ha disposto per loro la detenzione in carcere. I difensori impegnati, gli avvocati Roberto Materia, Luigi Gangemi , Antonio De Francesco e Tancredi Traclò aspettano prima di capire se il Giudice per le indagini preliminari, alla luce delle dichiarazioni, vuole aggiustare le misure cautelari.

In particolare nel caso dell’architetto Salvatore Parlato, che è nel frattempo andato in pensione e che non è più in servizio a Palazzo Zanca. La sua decisione non arriverà comunque prima del fine settimana. Domani, infatti, il GIP Salvatore Mastroeni attende per gli interrogatori gli indagati a piede libero, in particolare il noto bookmaker cittadino Eros Nastasi, per il quale la richiesta di arresto avanzata dalla Procura è stata rigettata, il portaborse Sergio Chillè, N. L. e Vincenzo Romeo. Interrogatori per rogatoria, invece, per Giovanni Marano e Michele Spina.