Operazione Beta2, torna del tutto libero l'architetto Parlato

Operazione Beta2, torna del tutto libero l’architetto Parlato

Operazione Beta2, torna del tutto libero l’architetto Parlato

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martedì 20 Novembre 2018 - 16:58

Il Riesame ha sostituto i domiciliari con la sospensione per un anno. Parlato, nel frattempo, era andato in pensione.

Torna in libertà l'architetto Salvatore Parlato, ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Messina, coinvolto nell'inchiesta Beta 2 con l'accusa di aver favorito il tentativo di infiltrazione criminale dei Romeo negli appalti di Palazzo Zanca.

Il Tribunale del Riesame di Messina ha accolto la richiesta del difensore di Parlato, l'avvocato Luigi Gangemi, e sostituito la misura cautelare dei domiciliari con quella meno restrittiva delle sospensioni dalle funzioni per 12 mesi. Per il Riesame, infatti, le esigenze cautelari sono "affievolite". Parlato nel frattempo era andato in pensione, quindi non è più comunque in servizio.

Il 29 ottobre scorso il professionista era stato arrestato dal ROS dei Carabinieri che, sulla scorta delle dichiarazioni del pentito Biagio Grasso, hanno aggiunto nuove accuse a quelle che avevano già portato in carcere gli imprenditori Romeo e i loro familiari e collaboratori, i nipoti del boss catanese Nitto Santapaola trapiantati a Messina che secondo la Procura crescevano nel business gioco d'azzardo e costruzioni grazie al nome di peso criminale della famiglia d'origine.

I verbali di Grasso hanno aggiunto tasselli anche ai sospetti sul bando per il reperimento degli alloggi che il Comune di Messina voleva destinare al risanamento di Fondo Fucile, al quale i Romeo erano interessati. La procedura amministrativa affidava all'architetto Parlato un preciso ruolo di controllo. Ruolo che avrebbe svolto, è questa la tesi della DDA di Messina, su condizionamento del gruppo imprenditoriale. Così a fine del mese scorso anche Parlato era finito in carcere, ma già qualche giorno dopo lo stesso Giudice per le indagini preliminari gli aveva concesso i domiciliari. Da oggi è in completa libertà.

Secondo il difensore, invece, gli indizi cautelari non ci sono. "Ricorrerò in Cassazione", annuncia l'avvocato Gangemi.

Nei prossimi giorni il Tribunale della libertà continuerà col vaglio dell'ordinanza firmata dal Gip Salvatore Mastroeni, esaminando la posizione degli altri arrestati.

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