REDAZIONALE
REDAZIONALE – Da alcuni anni, il mercato italiano – al pari di quello europeo – è caratterizzato dalla crescita delle vendite di gomme 4 stagioni, principalmente a scapito degli pneumatici estivi. I fattori alla base di questo trend sono molteplici, e non possono essere ridotti al solo desiderio di risparmiare sulla manutenzione del proprio veicolo. La versatilità delle ‘all weather’, assieme alle limitazioni all’uso delle gomme estive previste dalle normative italiane, contribuisce notevolmente al successo di questa categoria di prodotto, soprattutto per quanto riguarda il segmento SUV (vendite quadruplicate dal 2015). A ciò va aggiunto un altro fattore tutt’altro che trascurabile, ovvero la crescita dell’e-commerce che ha reso questo tipo di pneumatico più facile da reperire, aumentando anche l’offerta a disposizione dei consumatori. Grazie a shop specializzati come Euroimportpneumatici, infatti, è possibile avere accesso ad un ampia gamma di gomme ‘4 stagioni’, di fascia media o alta, a seconda delle proprie esigenze e del budget di spesa.
Le caratteristiche di una ‘4 stagioni’
Il successo commerciale degli pneumatici multistagionali sta, in parte, anche nelle caratteristiche tecniche che li contraddistinguono. Le diverse denominazioni utilizzate (‘all weather’, ‘all season’, ‘4 season’) lasciano intuire come si tratti di una copertura versatile, con prerogative ‘intermedie’ tra una gomma invernale e una estiva. In effetti, le ‘4 stagioni’ sono una sorta di compromesso che integra due differenti tecnologie in un unico prodotto, in grado di garantire buoni riscontri prestazionali in condizioni di utilizzo molto diverse tra loro. La mescola, ad esempio, ha una ‘durezza’ intermedia, in quanto contiene una quantità di silice inferiore rispetto alle coperture estive (più ‘dure’, per resistere meglio all’attritto ed alla dilatazione termica) ma maggiore di quella presente nelle gomme termiche (più morbide, per meglio adattarsi alle basse temperature). Allo stesso modo, anche la geometria del battistrada è una ‘via di mezzo’ tra le due tipologie stagionali: tassellature e scanalature sono meno complesse e fitte se paragonate a quelle di una gomma da neve e, in aggiunta, includono anche gli intagli longitudinali per deviare l’acqua verso l’esterno.
Versatilità e risparmio economico
Le gomme ‘4 stagioni’, come si può facilmente intuire, possono essere utilizzate tutto l’anno, a patto che rechino sulla spalla la marcatura ‘M+S’ (così come prescritto dalle normative vigenti). Ciò consente agli automobilsti di risparmiare poiché non c’è bisogno di acquistare due treni di gomme stagionali da avvicendare due volte l’anno. In realtà, anche le comuni gomme invernali ‘M+S’ possono essere montate senza problemi tutto l’anno: sono solo le estive ad essere interessate, implicitamente, da specifiche limitazioni (utilizzo dal 15 maggio al 15 novembre). In linea generale, però, la gestione di un solo treno di gomme è più agile e meno dispendiosa; si evita il cambio degli pneumatici dal gommista due volte l’anno e si annullano i costi di rimessaggio stagionale (un servizio offerto dalle officine specializzate). In termini di versatilità, le ‘4 stagioni’ rappresentano un buon compromesso per affrontare condizioni climatiche ed ambientali diverse, purché non estreme. Questa tipologia di coperture, infatti, pur garantendo mediamente prestazioni di ottimo livello, non è indicata per affrontare contesti particolarmente ‘stressanti’, caratterizzati da caldo intenso o temperature inferiori ai 7°. Al contempo, consente di viaggiare in sicurezza anche in presenza di cambi repentini del clima, quali forte escursione termica o precipitazioni improvvise. In generale, però, è consigliabile evitarle in determinati contesti come le strade montane e pedemontane in presenza di neve o ghiaccio sul fondo stradale. Parimenti, anche lunghe percorrenze in presenza di temperature molto alte possono mettere a dura prova una ‘4 stagioni’, non tanto in termini di aderenza o tenuta di strada quanto per usura e dispendio di carburante.
