Primarie popolari, Reset declina l'invito di Art.1

Primarie popolari, Reset declina l’invito di Art.1

Rosaria Brancato

Primarie popolari, Reset declina l’invito di Art.1

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mercoledì 28 Novembre 2012 - 07:12

Reset declina l'invito lanciato da Art.1 per le primarie d'iniziativa popolare. "Dobbiamo stare attenti a cosa significa Movimenti civici, perchè spesso sono partiti mascherati. Quanto alle primarie popolari, per noi le uniche trasparenti sono rappresentate dal primo turno delle elezioni. Serva da esempio quanto accaduto con le primarie del centro-sinistra a Messina"

Reset declina l’invito di Art.1-Autonomia e libertà di sabato 1 dicembre sulle “primarie d’iniziativa popolare”. Impegni presi in precedenza, scrive il Movimento, che ne approfitta comunque per mettere i puntini sulle “i” a proposito del termine “Movimento civico” e fare una proposta alternativa.

“Partendo dal presupposto che quando si parla di società civile che si impegna in politica si fa riferimento a tutti quei soggetti che rappresentano le istanze della comunità e non quelle dei partiti mascherati da movimenti civici- scrive Reset- non crediamo che “Il Megafono – Crocetta Presidente” e il Movimento “Liberi Insieme” siano rappresentanti della società civile ma soggetti che rappresentano gli interessi e le ambizioni dei partiti”.

L’appello di Art.1 era infatti rivolto anche al Movimento liberi insieme che ha aderito all’iniziativa, così come il Movimento Crocetta Presidente, nato nei giorni scorsi al Jolly di Palermo e ramificato in tutte le province dell’isola. All’incontro ha aderito anche VivaMessina.com. presentato alla città il 17 novembre. Reset ne ha per tutti.

Crocetta è un rappresentante di un partito e candidato della coalizione supportata da D’Alia e Genovese e quindi immaginare che il suo movimento sia espressione della società civile ci pare a dir poco una forzatura- si legge ancora-Stesso discorso vale per il Movimento “Liberi Insieme” visto l’appoggio che, durante le ultime regionali, il Consigliere Cerreti ha dato all’onorevole Rinaldi.

Identico ragionamento va fatto per alcuni dei promotori di “Viva Messina” come ad esempio il gruppo dirigente di “ZDA” che ha sostenuto la candidatura di Nello Musumeci per poi riscoprirsi società civile all’indomani della sconfitta”.

Tinaglia e gli attivisti di Reset si dicono pronti e aperti al confronto con chi dimostri di essere davvero libero e lontano dal sistema dei partiti, ma anche l’idea delle primarie d’iniziativa popolare non incontra l’entusiasmo sperato, dal momento che Art.1 non parla di contenuti e programmi ma già di candidature

“Ci chiediamo, ancora, dove siano stati questi movimenti negli ultimi 18 mesi e perché vengano fuori come funghi a ridosso delle Amministrative, senza parlare poi del fatto che non rammentiamo un solo intervento sulla formazione, sui servizi sociali, sulle municipalizzate, sul dissesto, sull’utilizzo dei 300 milioni per le opere compensative del ponte e su tutte le vertenze che la città è costretta ad affrontare, oramai, quasi quotidianamente. Non ci appassionano i discorsi sulle candidature. Siamo semmai interessati ai confronti sulle questioni e sulle soluzioni che ognuno dei movimenti potrebbe e dovrebbe individuare nell’interesse della città”.

Il Movimento sottolinea come nel corso dell’ultimo anno abbia promosso e organizzato una serie d’iniziative, culminate con la presentazione a maggio della Piattaforma programmatica senza che si sia vista neanche l’ombra di questi altri movimenti o associazioni che stanno invece spuntando adesso a pochi mesi dalle scadenze elettorali. Reset sente puzza di vecchie logiche che si nascondono sotto abiti nuovi di zecca.

“Lo diciamo chiaramente. reset! non intende contribuire alla costruzione di un “paravento civico” di gruppi che fanno comunque capo ai soggetti partitici di cui non condividiamo metodi e obiettivi, che sono quelli che hanno portato alla sfascio la città. L’art. 3 del nostro statuto non consente al nostro movimento di accettare tra gli iscritti persone che abbiamo una tessere di partito e/o che abbiano mai amministrato la città di Messina né di fare accordi elettorali con i partiti.

Siamo, quindi, interessati ad accordi solo con soggetti, associazioni, movimenti, organizzazioni che rappresentano davvero la società civile e non abbiano rapporti o siano emanazione dei partiti politici”

Il comunicato si conclude con la proposta alternativa partendo dal presupposto che per Reset le sole “primarie di iniziativa popolare” sono il primo turno delle elezioni, le uniche, secondo il movimento che possano assicurare che i partiti stiano davvero fuori dalla porta e non prevalgano sotto banco altre logiche. In caso contrario il vero rischio è che anche le primarie d’iniziativa popolare finiscano con l’essere “drogate” da influenze e logiche che nulla hanno a che vedere con i propositi iniziali.

“E’ quello il metodo trasparente, il primo turno delle elezioni. Usiamo la parola trasparente non a caso poichè facciamo esplicito riferimento a quanto denunciato da alcuni esponenti renziani del PD locale ed al risultato, unico ed anomalo, delle primarie del centrosinistra a Messina.Ovviamente un caso anche questo. Se tra i movimenti civici nati ed esistenti ci fosse qualcuno disponibile a siglare un accordo, davanti alla città, con il quale si impegna a non fare accordi con i partiti politici, sia in caso di sconfitta che di vittoria delle elezioni, reset!, è disponibile ad impegnarsi a sostenerli nel caso in cui non fosse il proprio candidato ad arrivare al ballottaggio”

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. FRANCESCO TIANO 28 Novembre 2012 08:27

    A dire il vero in quello che sostiene Reset ci sono tante verità ma anche delle contraddizioni. Credo che il movimento si è già candidato da tempo a correre solitario alle prossime amministrative, non cerca coalizioni con partiti o altri movimenti. La loro convinzione è che nulla e nessuno potranno essere di supporto alla loro causa. Tutti siamo delle pecore nere. Reset si candita a pastore del gregge per educarlo, ricondurlo e farlo risorgere a nuova vita.
    Personalmente credo che Messina abbia bisogno del buon senso di tutti e soprattutto di capire che il cambiamento, prima di apportarlo nei palazzi, è necessario che avvenga nella mentalità dei cittadini.

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  2. demometacratico 28 Novembre 2012 08:51

    beh… obbiettivamente come dargli torto???
    hanno ragione, sono spuntati come i funghi questi movimenti “civici”. Anche se sembrano più “cimici”. E ancora ne nasceranno… apriamo gli occhi!

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  3. Ben fatto e ben detto! Era ora che si chiarisse con termini chiari ed inequivocabili il contenuto, la natura e la trasparenza di reset! e queste subdole azioni sottobanco che celano solo inganno e creano confusione.
    reset! è l’occasione nella quale tu come tutti potrai dare un contributo per il futuro tuo, dei tuoi cari, dei tuoi amici e della tua città, al di la degli obsoleti e inutili partiti che di volta in volta hanno amministrato e massacrato Messina.
    reset! è la voglia di cambiare le cose in meglio: nessun accordo quindi elettorale con chi ha ridotto Messina ed i messinesi in questo stato.
    reset! è quindi un vero movimento civico apartitico di Messina e lo ribadisco personalmente, perché in occasioni del genere è necessario metterci del proprio e la nostra faccia, in prima linea.
    Ed è con grande gioia che dichiaro apertamente senza nascondersi in commenti anonimi che io
    Nicola (Billy) Pavia e Iryna Kondratiuk (mia moglie)aderiamo e ci attiviamo all’interno di questo movimento civico, perchè è ora di cambiare e reset! è un’altra cosa!

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  4. Certo che leggendo questo articolo mi viene da pensare come la Parola “Movimento” sia diventata così cool!
    Fino a qualche anno fa era vista come “l’antipolitica” “il Movimento di Grillo: populista e demagogo” a Porta a Porta ci avrebbero messo al rogo e nessuno dava peso alla nostra parola, ne in testate giornalistiche cartacee ne in quelle online!
    Oggi con una Vittoria eclatante alle Regionali e i sondaggi che ci danno dietro il PD, tutti si riscoprono “movimentati e ballerini”.
    Nel Comune posso iniziare con quelli di Reset passando al “Movimento per il Territorio” (che forse avrà anche il simbolo uguale al M5S) e finendo ai finti “movimenti” che sono partiti nascosti dietro un dito!
    Anche Berlusconi oggi vuole ri-scendere in campo con un “movimento”…
    Anche Renzi ha un suo “movimento”…
    Bisogna essere STUPIDI per capire quanto stiano LETTERALMENTE COPIANDO!

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  5. Coerente

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  6. Reset svanirà nel nulla… Quelli di Reset pensano di cambiare la città da soli?

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  7. Benissimo, questi sono i portatori d’acqua mascherati o i soliti trenisti in corsa
    ma Voi ricordatevi che dovete prendere i voti …

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  8. egregio sig Francesco, chi le nega di collaborare ed essere parte integrante di reset? il cambiamento di mentalità che menziona deve avvenire anche in lei che si reputa, senza possibilità di mostrare il contrario, una pecora nera. Si rimbocchi le maniche anche lei, da cittadino però e non da referente di movimenti partitici, e venga a dare un suo contributo attivo per la sua città. Nessuno si è mai permesso di dichiarare reset! un movimento settario, ma solo al di qua delle parti conosciute e vecchie. Ben vengano tutti a dare una mano per la città e a cambiare il sistema mentale. Metta la sua faccia anche lei; è un invito e non una sfida, sia chiaro!
    Saluti

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  9. demometacratico 28 Novembre 2012 14:44

    tu pensi che si possa cambiare con genovese, buzzanca, d’alia o altri simili alle spalle?

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  10. Ottima la scelta di RESET…..questa è vera coerenza…..continuate così!!!

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  11. le uniche liste al di fuori di ogni logica paertitica sono reset e 5 stelle, gli altri….bah, tutti ora nascono, bah

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  12. Bravi. C’è’ voglia di aria nuova. Mantenetevi sempre lontani dai noti personaggi che ancora dettano legge ed hanno portato la città allo sfascio grazie al consenso dei loro portatori d’acqua. Qualcuno e’ anche fra i “commentatori” dell’articolo!

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