Green pass obbligatorio per i lavoratori: "Si profilano criticità nei servizi di Igiene ambientale"

Green pass obbligatorio per i lavoratori: “Si profilano criticità nei servizi di Igiene ambientale”

Redazione

Green pass obbligatorio per i lavoratori: “Si profilano criticità nei servizi di Igiene ambientale”

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giovedì 07 Ottobre 2021 - 13:01

I segretari Fp Cgil, Rsu e Uil Trasporti scrivono al prefetto : "Controlli complessi e di non facile applicazione. Non abbiamo indicazioni dall'Azienda. Non ci siano oneri per i lavoratori..."

MESSINA – “L’estensione del Green pass al lavoro privato viene rappresentata di certo come una norma fondamentale della tutela della salute e della ripresa economica. Tuttavia l’imminente entrata in vigore, disposta per il 15 ottobre, presuppone anche l’organizzazione di un sistema di controllo efficace della certificazione verde, che ad oggi in talune attività lavorative appare complessa e di non facile applicazione. Nell’Azienda Messina servizi bene comune, ad esempio, oltre la metà del personale è legato a turni di servizio articolati su più orari con inizio in svariate località diverse dalla sede centrale”.

A puntare l’indice sulle criticità che potrebbero emergere sono i segretari Fp Cgil Francesco Fucile, Rsu (coordinatore) Rosario Scudellà) e Uil Trasporti Michele Barresi. “Ad oggi – scrivono in una nota indirizzata al prefetto Cosima Di Stani, al sindaco Cateno De Luca, alla Messina servizi e all’organismo di Medicina e sicurezza sul lavoro – l’azienda non ha fornito  dettagli sulle modalità con cui intenderà  procedere all’attività di controllo, che tuttavia ci appare complessa e di difficile attuazione se espletata prima dell’inizio dell’attività lavorativa del dipendente, mentre se effettuata a campione e quindi durante il servizio potrebbe causare anche l’interruzione improvvisa dello stesso con disservizi per l’utenza”.

Ed ancora: “In mancanza di chiare linee guida e di un’organizzazione preventiva, capillare e attenta quanto ad oggi disposto dal Decreto legge potrebbe causare giornalmente una non prevedibile e consistente riduzione del personale, non immediatamente sostituibile,  che potrebbe mettere a rischio anche la regolarità del servizio pubblico di raccolta”. I sindacati aggiungono a ciò che “vi sono i costi economici a cui i lavoratori, non vaccinati, andrebbero incontro per ottemperare all’obbligo del green pass sul luogo di lavoro”. Ad avviso degli stessi sindacalisti “l’obbligo di possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, essendo stato introdotto per garantire  lo svolgimento dell’attività in sicurezza potrebbe rientrare nella casistica disciplinata dal decreto legislativo 81/08 (Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di  lavoro ) al cui articolo 15 sulle ‘Misure generali di tutela’ si legge: ‘Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori’ e pertanto dovrebbe essere sollevato da ogni onere al riguardo.

A tal proposito Messina Servizi – concludono i sindacati – ha un medico competente aziendale che potrebbe essere periodicamente coinvolto per effettuare i tamponi ai lavoratori che ne facessero richiesta garantendo operazioni senza spese per i dipendenti e nella tempistica che la norma prevede”.

2 commenti

  1. Salve, riguardo all’articolo, il mio modesto parere è che le disposizioni di legge previste dal DL 21 settembre 2021 n. 127, (misure di contrasto e contenimento al virus SARS-CoV-2 (COVID-19) e il rafforzamento del sistema di screening), indicano che siano messe in campo misure volte ad agevolare la somministrazione del test per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2 e di adeguare le indicazioni sul rilascio e la durata delle certificazioni verdi COVID-19.
    Il costo per rispettare le disposizioni previste dal DL per i lavoratori: visto la legge 3 agosto 2007 n. 123, art. 1 comma 2, lettera r), in correlazione al decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 art. 15, in osservanza della sorveglianza sanitaria come prevista dalla normativa vigente citata e, all’obbligo di possesso ed esibizione del Green pass di norma al momento dell’accesso al luogo di lavoro per tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, disposizione volta alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la quale per sua natura non può che essere a carico del datore di lavoro, non trovando deroghe o indicazioni di legge che affermano il contrario.

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  2. Niente green pass, a casa senza stipendio. Ci sono molti volenterosi con green pass che possono prendere il loro posto.
    Smettiamola di difendere i no vax.
    Si sa da più di un mese del 15 ottobre.
    Vergogna

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