Le ossa di morto: ecco la ricetta

Le ossa di morto: ecco la ricetta

Epifanio Coco

Le ossa di morto: ecco la ricetta

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mercoledì 01 Novembre 2023 - 08:35

Una tradizione che si rinnova prima del 2 novembre e della commemorazione dei defunti

La Sicilia è un’isola ricca di tradizioni culinarie uniche, e tra le tante prelibatezze che questa terra ha da offrire, i dolci siciliani occupano un posto speciale. Uno di questi dolci tradizionali tipico del cosiddetto periodo dei morti, che spicca per il suo aspetto insolito e il suo sapore delizioso, è l’ossa di morto. Questi piccoli dolcetti dalla forma e dal nome strani sono una specialità messinese che ha una storia ricca e affonda le radici nel passato dell’isola.

Un po’ di storia

Le ossa di morto, il cui nome in siciliano è “ossa du mottu”, è un dolce tradizionale che risale al periodo della dominazione araba in Sicilia, che ha lasciato un’impronta profonda nella cucina dell’isola. Questi dolcetti erano spesso preparati per occasioni speciali, come matrimoni e festività religiose. Il loro nome, che significa “ossa di morto,” deriva dalla loro forma simile a piccoli ossicini o denti. Nonostante l’associazione con la morte nel nome, questi dolci sono tutt’altro che macabri; sono, al contrario, deliziosi e piuttosto allegri nel loro aspetto.

Gli ingredienti

Le ossa di morto sono realizzate con pochi ingredienti semplici ma genuini. La ricetta di base prevede farina, zucchero, acqua e spezie. Questi ingredienti sono mescolati per creare una pasta detta “pasta garofanata”, che viene poi modellata in piccoli ossicini bianchi, spesso con l’aggiunta di cannella e chiodi di garofano per un tocco di sapore extra. Una volta modellati, i dolcetti vengono cotti al forno fino a quando assumono un delicato colore dorato.

Ricetta

  • 500 g di farina 00
  • 150 ml d’acqua
  • 500 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 10 chiodi di garofano in polvere

Preparazione:

In una planetaria o impastatrice, aggiungere la farina, la cannella e versare a filo lo sciroppo di zucchero precedentemente ottenuto e miscelare bene gli ingredienti, fino a raggiungere un composto omogeneo, liscio e sodo. La pasta ottenuta dovrà essere morbida.

Su un ripiano infarinato formare dei salsicciotti, tagliandoli a forma di un osso e incideteli con i rebbi di una forchetta. Coprire i biscotti ottenuti lasciando asciugare per almeno 3-4 giorni, su una teglia rivestita con carta da forno.

Trascorso questo tempo, bagnare la base delle ossa di morto con acqua e trasferirli su una teglia rivestita con carta da forno inumidita.
Infornare a 180 gradi, per 10-15 minuti, fino a che lo zucchero che cola al di sotto dell’involucro bianco non si sarà ben caramellato, avendo cura di disporre i biscotti ben larghi. Terminata la cottura, estrarre la teglia e lasciare raffreddare i dolcetti a temperatura ambiente e servire a tavola.

La presentazione

La caratteristica più affascinante delle Ossa di Morto è la loro forma. Questi dolcetti sono modellati in piccoli coni o cilindri irregolari, ricordando davvero le ossa. Sono spesso piccoli, ma possono variare leggermente in dimensione e forma, conferendo loro un aspetto rustico e autentico. La superficie è leggermente rugosa, e il colore dorato li rende ancora più accattivanti.

Il sapore

Il sapore delle Ossa di Morto è irresistibile grazie all’uso dei chiodi di garofano questi dolcetti hanno un gusto molto speziato. L’aggiunta di zucchero dona loro la dolcezza necessaria, mentre la cannella aggiunge una nota particolare che li rende unici. La consistenza è croccante all’esterno e morbida all’interno, creando un contrasto piacevole in bocca. Spesso, vengono servite con una tazza di caffè o un bicchiere di vino Marsala, per un’esperienza gustativa completa.

Le ossa di morto oggi

Oggi, le ossa di morto sono un dolce amato in tutta la Sicilia e sono disponibili presso molte pasticcerie locali. Sono un regalo popolare e un souvenir da portare a casa dopo una visita a Messina o in altre città siciliane. Inoltre, molte famiglie siciliane continuano a prepararle in casa, mantenendo viva la tradizione e trasmettendo le ricette di generazione in generazione.

In conclusione, si tratta di un esempio perfetto di come la tradizione culinaria possa trasmettersi nel corso dei secoli, portando gioia e sapore alle persone. Se hai l’opportunità di visitare la Sicilia, non lasciarti sfuggire l’occasione di assaporare questi deliziosi dolcetti e scoprire un pezzo della storia e della cultura culinaria dell’Isola.

Epifanio Coco

Un commento

  1. Infatti…..anticamente veniva chiamata in dialetto ….”pasta garoffulu”

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