I Jethro Tull tornano in Italia: a luglio in concerto al Teatro Antico di Taormina

I Jethro Tull tornano in Italia: a luglio in concerto al Teatro Antico di Taormina

Redazione

I Jethro Tull tornano in Italia: a luglio in concerto al Teatro Antico di Taormina

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mercoledì 02 Marzo 2022 - 15:48

La band di Ian Anderson annuncia il tour dopo l'uscita di The Zealot Gene, primo album in studio dopo 18 anni

TAORMINA – Reduci dalle date sold out nei teatri italiani e dall’uscita a gennaio di The Zealot Gene, primo album in studio dopo 18 anni, la band di Ian Anderson annuncia il tour che prevede il loro ritorno in Italia per l’estate 2022. Saranno 4 gli speciali appuntamenti estivi per i pionieri del progressive rock: l’11 luglio al Teatro Antico di Taormina, il 13 luglio al Castello di Udine per il Folkest 2022, il 7 agosto allo Stadio Tassara di Breno (Bs) e l’8 agosto alla Villa Bertelli di Forte de Marmi (Lu). I biglietti per l’appuntamento siciliano, organizzato da Show Biz e Live Spettacoli, saranno disponibili a partire dalle ore 12.00 di venerdì 4 marzo sui circuiti ufficiali Ticketmaster, Ticketone e Box Office Catania.

I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.

La storica prog band britannica ha pubblicato The Zealot Gene il 28 gennaio. Il disco, anticipato dalle release Shoshana Sleeping e dalla title track, è stato descritto da Ian Anderson come un insieme di riflessioni su temi e concetti biblici. “Anche se nutro un’autentica passione per lo sfarzo e la narrazione fiabesca del Libro Sacro, sento ancora il bisogno di mettere in discussione e disegnare paralleli a volte sacrileghi del testo”.

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