I rischi del Ponte sullo Stretto? "Tutti a carico del pubblico"

I rischi del Ponte sullo Stretto? “Tutti a carico del pubblico”

Redazione

I rischi del Ponte sullo Stretto? “Tutti a carico del pubblico”

Tag:

venerdì 09 Giugno 2023 - 12:00

La senatrice Floridia (M5s) e il comitato "Invece del ponte" sono intervenuti dopo il parere dell'Anac

MESSINA – “Uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi”: è quanto ha rilevato ieri l’Autorità Nazionale Anticorruzione sul progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto. “Preoccupazione totalmente infondate”, secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ma intanto il dibattito si è riaperto.

Floridia (M5s): “L’obiettivo è l’affare, non la realizzazione”

“Il Presidente dell’Anac – ha sottolineato la senatrice messinese del M5s, Barbara Floridia – ha detto a chiare lettere che la legge voluta dal Governo Meloni per far ripartire il Ponte sullo Stretto comporta gravi rischi per lo Stato visto che le proposte di modifica tese a rafforzare le garanzie pubbliche sono state bocciate. Personalmente non mi stupisco – ha aggiunto – l’obiettivo è sempre stato l’affare ponte e non la vera realizzazione del Ponte sullo Stretto, l’ho detto apertamente in dichiarazione di voto al Senato, anche se ai cittadini, purtroppo, raccontano altro. Del resto, finita la discussione in aula, il problema per loro è risolto, visto che hanno cancellato il dibattito pubblico previsto dalla legge e hanno stanziato 7 milioni di euro per comunicare che l’affare ponte è cosa buona e giusta”.

Comitato “Invece del ponte”: “Vantaggi solo per i privati”

“Il modo con cui il Governo “resuscita” un progetto potenzialmente meno efficiente delle alternative disponibili è un possibile regalo dello Stato ai privati”, sostiene il Comitato “Invece del ponte“. 

“Il “patto” tra Governo ed Eurolink (leggasi: WeBuild) – si legge in una nota – è gravemente squilibrato a vantaggio del privato. Contrariamente a quanto chiesto dall’Autorità, lo Stato ripristina i rapporti contrattuali, ma Eurolink non rinuncia al contenzioso. Meglio, lo farà solo dopo che il progetto sarà stato approvato, ossia quando non avrà più nulla da perdere. Il 15 maggio scorso, tra l’altro, abbiamo assistito a un bel siparietto. Sappiamo che il Tribunale delle Imprese aveva respinto le pretese di Eurolink, giudicando legittima la “caducazione” dei contratti operata dal Governo Monti nel 2012 e infondate le pretese dei privati. Le ditte hanno chiesto l’anticipazione dell’udienza di appello e il 15 maggio la società Stretto di Messina ha rinunciato al contenzioso, ma WeBuild no. A quel punto la Corte si è aggiornata a ottobre… 2024, fra un anno e mezzo! Motivo? A quel punto il progetto sarà concluso e WeBuild potrà fare ciò che più le conviene: se il progetto è stato approvato, rinuncerà alla causa prendendosi la commessa; se il progetto è stato respinto manterrà la causa aspirando al risarcimento. Comodo, come dormire fra quattro guanciali!” 

“E lo Stato? Lo Stato – prosegue il Comitato “Invece del ponte” – mette sul piatto 15 miliardi per un’opera terribilmente controversa, da molti esperti giudicata inutile e dannosa, dalla sicurezza incerta e azzardata, che ha alternative giudicate “potenzialmente preferibili” perfino dalle commissioni nominate dal Ministero delle Infrastrutture, e rinuncia a un contenzioso che in primo grado aveva già vinto, offrendo alla mano del privato tutti i jolly del mazzo. Un modo ben strano di tutelare l’interesse pubblico. Se lo Stato fosse stato la sua casa o la sua azienda, il buon padre di famiglia Matteo Salvini avrebbe rinunciato a una posizione di forza contrattuale (una vittoria in primo grado) offrendo tutto in cambio di niente? Ne dubitiamo fortemente”.

Articoli correlati

2 commenti

  1. 5 stelle = ponte non ne vogliamo, solita storia

    Vogliamo il monopolio dei Franza Sì

    Il sud deve avere la mancia elettorale Sì

    Inutili perditempo.

    2
    2
  2. Quindi i soldi li metteranno i contribuenti italiani: la più grande truffa finanziaria della storia repubblicana

    2
    1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007