Pagliara. "L'acqua non è potabile", il sindaco risponde all'interrogazione della minoranza

Pagliara. “L’acqua non è potabile”, il sindaco risponde all’interrogazione della minoranza

Pagliara. “L’acqua non è potabile”, il sindaco risponde all’interrogazione della minoranza

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sabato 25 Luglio 2015 - 05:49

Vige da mesi un’ordinanza emanata in seguito ai danni causati dal maltempo lo scorso febbraio. Il Comune collinare, in seguito ad una serie di sopralluoghi, è stato inserito in un Piano nazionale di Protezione civile

“L’acqua a Pagliara non è potabile, vige da mesi un’ordinanza emanata in seguito ai danni causati dal maltempo lo scorso febbraio”. Il sindaco, Domenico Prestipino, fuga ogni dubbio in seguito ad una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza (chiedendo risposta scritta) Santi Di Bella, Carmela Scarcella, Francesco Laganà e Loredana Spadaro. Il documento è stato indirizzato al primo cittadino e all’assessore alla Sanità del comune di Pagliara per conoscere le condizioni dell’acquedotto comunale. Il gruppo “Vincere per Pagliara” pone dei quesiti precisi: se siano state effettuate delle analisi delle acque comunali dal maggio 2012, se l’amministrazione possieda le certificazioni in merito e, infine, se l’acqua sia potabile. Una questione che il gruppo di minoranza aveva già sollevato oltre un anno fa “senza ricevere risposta”. “Non è vero che non ho risposto – si difende il sindaco – e ci sono i documenti a testimoniarlo. Diramerò un comunicato stampa mettendo in evidenza fatti, date e circostanze. Per il resto – incalza Prestipino – la situazione è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo le condizioni della condotta sono precarie. L’acquedotto, infatti, si è seriamente danneggiato lo scorso inverno in seguito al maltempo. La risoluzione del problema, considerata la portata del danno, non dipende da noi. Il nostro Comune, in seguito ad una serie di sopralluoghi, è stato inserito in un Piano nazionale di Protezione civile. Attendiamo risposte che speriamo arrivino presto. E’ un problema che intendiamo risolvere in tempi rapidi. Intanto l’interrogazione ci ha dato modo di fare chiarezza sulla delicata questione”.

Carmelo Caspanello

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