Lo sforamento del patto di stabilità “messo in conto” già dal 2009. Per il Pd «atteggiamento irresponsabile»

Lo sforamento del patto di stabilità “messo in conto” già dal 2009. Per il Pd «atteggiamento irresponsabile»

Lo sforamento del patto di stabilità “messo in conto” già dal 2009. Per il Pd «atteggiamento irresponsabile»

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venerdì 04 Maggio 2012 - 13:37

Il Partito democratico all’attacco di Buzzanca: «Siamo in piena emergenza e questa amministrazione ne é pienamente responsabile». Convocato per il prossimo 14 maggio il consiglio straordinario chiesto dal Pd con la deputazione nazionale e regionale

"Nel saldo finanziario nono sono considerate le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese di parte corrente e in conto speciale sostenute dalla province e dai comuni per l’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza”, ovvero nessuna deroga al patto di stabilità. Badate bene però: quanto appena letto è estrapolato da un documento a firma dell’ex-capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che porta la data del 30 gennaio 2009. Si tratta cioè della risposta ad una nota inviata dal Ragioniere Generale Ferdinando Coglitore, in cui si chiedevano delucidazioni riguardo l’“Applicazione patto di stabilità interno per gli anni 2009-2011”. In pratica, già da tre anni l’amministrazione Buzzanca era ben a conoscenza del rischio che si sarebbe corso nel caso in cui si fosse proseguito con l’impegno di somme di spesa corrente per i lavori degli svincoli.

E questo uno degli “assi” che il Partito democratico ha sfoderato questa mattina nel corso della conferenza stampa tenutasi nella saletta commissioni di palazzo dei Leoni. Un incontro fortemente voluto dal gruppo consiliare nel Pd che nei giorni scorsi ha richiesto e ottenuto la convocazione di un consiglio straordinario, programmato per il prossimo 14 maggio, per discutere di patto di stabilità, sforamento ed eventuali proposte di deroga. Un invito esteso anche ai deputati messinesi nazionali e regionali, «che di fronte alla complessa situazione economico-finanziaria delle casse comunali – – ha affermato il capogruppo Felice Calabrò – devono farsi portatori delle istanze e degli interessi della città con il governo Monti».

Ma la seduta straordinaria non è l’unica proposta avanzata dal Pd: «Il pessimo lavoro svolto dall’amministrazione Buzzanca – ha affermato il segretario cittadino Giuseppe Grioli – ci spinge a dovere mettere in campo una strategia unitaria “Salva Messina”. Inutile nascondere che siamo in emergenza, una forza di opposizione responsabile non può stare a guardare senza fare nulla mentre tutto affonda». Soprattutto se, aggiungiamo, gli effetti dell’affondamento rischiano di risucchiare già in partenza chi aspira ad ottenere la guida della città, Partito democratico in testa. «Ecco perché – aggiunge Grioli – chiediamo di istituire una cabina di regia permanente a palazzo Zanca, che monitori l’attività svolta dall’amministrazione». Un “team” composto dai capigruppo dei 5 partiti rappresentati in consiglio comunale, del presidente del consiglio comunale, da un esponente della giunta, dal Ragioniere generale e dal segretario Generale. L’ultima “spinta” proposta dal Pd riguarda invece l’organizzazione di un appuntamento fisso con la deputazione regionale per porre in essere un dialogo di cooperazione fra Messina e Palermo.

Sulla qualità della gestione Buzzanca interviene il consigliere Paolo David, che provocatoriamente afferma: «Se il sindaco è convinto di aver agito così bene e di aver amministrato in modo eccellente, perché non si ripropone alle prossime elezioni amministrative?». Altrettanto duro il commento di Paolo Saglimbeni: «Continuando di questo passo il patto di stabilità verrà sforato anche per il 2012. Ciò significa che nel 2013 le spese dovranno essere ridotte del 30% e non sarà più possibile garantire neanche l’essenziale. E’ necessario attivare una commissione d’inchiesta e rivolgersi alla Corte dei Conti».

Il Partito democratico torna poi nuovamente sul “nodo svincoli”: «E’ tempo di mettere da parte le glorie personali e di amministrare nel vero interesse della città – afferma Calabrò – esattamente il contrario di quanto fatto finora da Buzzanca, che pur di intestare a sé il completamento dell'opera, di cui riconosciamo la massima importanza, ha ridotto in ginocchio il Comune». L’esponente del Pd fa riferimento ai 34 milioni che lo Stato deve al Comune, ma che sembra siano andati in economia e dunque non siano immediatamente disponibili: «Perché non si è informato? Perché non ha sollecitato l’allora Ministro amico Matteoli?». Interrogativi che rimangono senza risposta e a cui saranno i successori a dover dare spiegazioni. Al momento per il Pd rimangono poche preoccupanti certezze: lo sforamento del patto di stabilità per il 2011 e continuando di questo passo anche per il 2012, e debiti che secondo quanto analizzato dall’esperto economico del Partito, Luigi Beninati, ammontano a 300 milioni di euro.

«Ci rimane solo una speranza – conclude con amara ironia Calabrò – che Lombardo se ne vada, che il sindaco si dimetta e che arrivi un commissario. Ci hanno ridotto a questo punto»

(ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)

Un commento

  1. Purtroppo e tutta la classe politica Messinese che e vergognosa sia di centrodestra che di centrosinistra fate sempre scarica barile ancora ci sono le baracche su Messina mentre Palermo e Catania costruiscono grattaceli e centri commerciali,noi addirittura blocchiamo l’edilizia e quindi lo sviluppo allora teniamoci le baracche e non parlate di sviluppo.

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