Il bilancio del Comune di Messina: 42 milioni accantonati per i debiti

Il bilancio del Comune di Messina: 42 milioni accantonati per i debiti

Giuseppe Fontana

Il bilancio del Comune di Messina: 42 milioni accantonati per i debiti

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martedì 13 Febbraio 2024 - 13:47

Margini stretti per il 2023 "ma dimostreremo alla Corte dei Conti che la tenuta c'è", sottolinea il sindaco in Commissione

MESSINA – Il bilancio del Comune di Messina al vaglio della Commissione in vista del Consiglio. Il documento unico di programmazione e il bilancio sono stati approvati Ieri nella Commissione presieduta da Margherita Milazzo, con 8 favorevoli e 3 astenuti. Ha sottolineato il sindaco Federico Basile: “Avere 42 milioni accantonati, con una fotografia fatta ad agosto 2023, vuol dire che non appena diremo alla Corte dei conti che, invece di 23, dobbiamo pagare 18 milioni di debiti, potremo sbloccare una parte di queste risorse. L’adozione del bilancio e il successivo monitoraggio ci permetterà poi di individuare altre risorse: penso alla Tari o al decentramento. Questo è un anno fondamentale perché è il primo con il Piano di riequilibrio approvato. Dobbiamo dimostrare che la tenuta c’è”.

Di fatto, i margini di manovra sono estremamente limitati perché gli accantonamenti servono a fronteggiare il problema dei debiti. Da qui i 42 milioni nel 2024 e altri dieci nel 2025, che potenzialmente potrebbero essere chiesti dai creditori.

“Una naturale prosecuzione del Piano di riequilibrio”

Ha continuato Basile: “Le indicazioni della Corte dei conti ricadono nel bilancio 24-26. Motivo per cui l’annualità 2024 è stata riportata esattamente nel triennio, con in più le indicazioni della Corte dei conti per accantonamenti da 60 milioni di euro, per i debiti non ancora pagati e per quelli potenziali. Il documento contabile, che ha pareri tecnici favorevoli, costituisce la naturale prosecuzione del Piano di riequilibrio. I servizi essenziali sono garantiti nelle previsioni e tante voci di bilancio sono state allineate al ribasso per coprire il disavanzo. La fotografia è in itinere, con gli importi valutati al 30 giugno 2023. Con i monitoraggi semestrali e i debiti via via pagati, potrebbe e dovrebbe diminuire il disavanzo e così sarebbero liberate queste somme”.

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