LA LETTERA

Il caso dell’apecar: “Errore nostro. Grazie all’assessore Musolino c’è il lieto fine”

Tutto è bene quel che finisce bene. Tempostretto aveva ospitato la storia di Sergio Bruno e Alessandro De Rosa e della loro apecar incappata in multa e impossibilità ad operare. Lunedì c’è stato un incontro con l’assessore Dafne Musolino, la vicenda è stata chiarita, ed il lieto fine è arrivato. Di seguito la lettera dei protagonisti.

Eravamo noi in errore

“Sono immensamente felice di raccontare a Voi della Redazione ed a tutti i messinesi che hanno seguito, anche con passione, quanto accaduto- Per arrivare all’ufficio in cui si sarebbe tenuto l’incontro, ci sono stati due Agenti che con disponibilità e cordialità, ci hanno accompagnati fin fuori l’ufficio. Ad accoglierci abbiamo trovato un signore (perdonatemi ma non ricordo il nome ma credo che fosse un Segretario) che ci ha accolto anche lui molto bene rassicurandoci che di lì a poco ci avrebbero accolti. Quando siamo entrati in ufficio, abbiamo incontrato la Dottoressa Musolino Dafne. Un incontro durato quasi un’ora in cui l’assessore Musolino, con pazienza infinita, ci ha aiutato a capire non solo perché eravamo noi nell’errore, ma ci ha forniti anche di tutto il materiale cartaceo utile a capire le varie ordinanze in vigore sul territorio messinese, sulla vendita itinerante e i luoghi in cui non è possibile svolgere tale attività.

Lieto fine grazie all’assessore

Sinceramente, pensavo di uscire da quell’ufficio come un cane bastonato e mi sbagliavo: nonostante tutto, l’assessore ci ha dato tutta la sua disponibilità affinché potessimo avere un punto in città dove poter sostare l’Ape Car ritornando presto a lavorare. Forse grazie alle vecchie amministrazioni o, forse, per l’alone di scoraggiamento che mi riempiva il cuore non potevo credere che proprio il Comune, da me visto come la possibile causa della nostra disavventura, si è prodigato ad aiutarci. Sicuramente la multa fatta a Bruno dovrà essere pagata. Ringrazio tutti voi della redazione e tutti i messinesi che seguono la nostra vicenda.

Alessandro De Rosa.