Il caso Mazzini dalla scuola si sposta a Palazzo Zanca: criticità e tensioni

Il caso Mazzini dalla scuola si sposta a Palazzo Zanca: criticità e tensioni

Rosaria Brancato

Il caso Mazzini dalla scuola si sposta a Palazzo Zanca: criticità e tensioni

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martedì 29 Settembre 2020 - 08:56

La soluzione temporanea è l'uso della piazzuola antistante la scuola ma nel frattempo il clima si fa incandescente

Dalla scuola Mazzini il “caso” si sposta a Palazzo Zanca. Da un lato il sindaco che a conclusione di un incontro con il consiglio d’istituto ha individuato una possibile soluzione per le 8 aule mancanti all’appello. Dall’altro il consigliere comunale Alessandro Russo che si fa interprete dei disagi e delle perplessità delle famiglie. Una situazione che rischia di diventare incandescente.

La proposta del sindaco

De Luca ha spiegato che le aule più i servizi si possono recuperare nel piazzale antistante il plesso scolastico mediante la collocazione di strutture prefabbricate con tutti i confort previsti per ambienti scolastici. Gli assessori Laura Tringali e Salvatore Mondello sono stati delegati a definire e presentare al consiglio di istituto, entro venerdì, il cronoprogramma e la soluzione tecnica definitiva da concertare preventivamente con il dirigente scolastico in base alle esigenze scaturenti dal numero di studenti da collocare per ogni singola aula. Nel frattempo è in corso di notifica ai proprietari l’ordinanza sindacale di occupazione temporanea in via di urgenza del piazzale di circa 800 mq.

I dubbi delle famiglie

La soluzione sarà quindi al vaglio di tutte le parti coinvolte e comunque non sarà chiara prima di venerdì. Nel frattempo ad esprimere perplessità, soprattutto per il clima conflittuale che si è venuto a creare è il consigliere comunale Alessandro Russo che si fa portavoce dei dubbi delle famiglie interessate. In particolare il consigliere si sofferma sull’eventuale occupazione temporanea del terreno da destinare alla collocazione dei moduli temporanei.

Russo: poca comunicazione

La famiglie da giorni lamentano una carenza di comunicazione e informazione scuola-famiglie per la delicata materia delle norme di prevenzione da contagio da Covid-19 e per le più generali condizioni di sicurezza strutturale del plesso scolastico” spiega Russo con riferimento al numero di aule a disposizione, condizioni di affollamento previsto, condizioni di sicurezza strutturale, condizioni di accessibilità dei bagni e, tra le altre, le condizioni di accessibilità della struttura per gli studenti portatori di disabilità.  

In estate nessuna criticità?

In estate la prefetta Maria Carmela Librizzi ha promosso tavoli tecnici di preparazione dell’avvio dell’anno scolastico con le Amministrazioni del territorio messinese e, in quella sede, il Comune di Messina rappresentava un quadro complessivamente favorevole e in via di definizione. A quel tavolo tecnico, a quanto pare non sarebbe emersa alcuna criticità relativamente alla Scuola “Mazzini” di Messina. Il caso è quindi scoppiato solo adesso, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico.

Tensione scuola-famiglie

Il sistema di rotazione adottato dalla scuola non ha incontrato il favore dei genitori- continua Russo– e mi consta una situazione di particolare tensione dei rapporti tra la scuola e le famiglie che chiedono che in forma trasparente e condivisa tutte le criticità vengano messe in luce e affrontate collettivamente, a pena di permanere in un clima di insicurezza che spingerebbe le famiglie a non far frequentare, per timore dell’incolumità dei propri figli, le lezioni avviate in condizioni di non evidente e dimostrata condizione di sicurezza. A tale legittima richiesta, parrebbe che la Scuola abbia replicato paventando l’incitamento alla dispersione scolastica con conseguente attivazione delle segnalazioni alle competenti autorità”.

Il dirigente scolastico Maiuri ha finora ribadito di non aver messo in atto alcuna discriminazione ma di aver applicato quanto peraltro prevede la normativa del Ministero anche in materia di classi plus. Russo intanto chiede al sindaco un intervento per avere chiarezza sulle reali condizioni di sicurezza della Mazzini e sulla modalità di concretizzazione della soluzione emersa, ovvero l’utilizzo del piazzale antistante la scuola. Quel che preoccupa tutti è il fatto che in estate le criticità non erano emerse così come un clima di conflittualità che rischia di peggiorare con il passare dei giorni.

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Un commento

  1. DOMANDA : … MA PER PIAZZALE ANTISTANTE LA SCUOLA …. NON SI INTENDERA’ PER CASO …. LO STORICO CAMPETTO DEGLI ANNI CHE FURONO E NON SON PIU’ ?????

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