Il cavallo morto in via Catania come simbolo della Messina sommersa

Il cavallo morto in via Catania come simbolo della Messina sommersa

Marco Olivieri

Il cavallo morto in via Catania come simbolo della Messina sommersa

venerdì 07 Luglio 2023 - 09:30

La possibile corsa clandestina dei cavalli e l'indagine sul doping: la scena macabra ha scoperchiato un velo

MESSINA – La scena del cavallo morto in via Catania e del sangue copioso a terra è macabra e illuminante al tempo stesso. Fa irrompere sulla scena quotidiana il rimosso, ciò che spesso dimentichiamo, ignoriamo volutamente. Non solo la morte che, quando investe violentemente un essere vivente, tanto ci colpisce e inquieta. Quanto la Messina dimenticata, ignorata, nascosta dietro le tante parole e immagini quotidiane. Le indagini sono in corso e saranno gli inquirenti a verificare il contesto e se l’animale era dopato. Ma il cavallo imbizzarrito già dalla rotonda di viale Europa e schiantatosi contro un muro dell’ex Gil ha subito evocato l’ipotesi delle corse clandestine dei cavalli.

Così scrivevamo all’inizio del 2023: “Ancora corse clandestine di cavalli a Giostra. Due calessi in competizione e in tanti a incitare a bordo dei motorini. Una corsa bloccata dalla polizia. Maltrattamenti di animali e competizioni non autorizzate sono i reati per i quali un messinese di 75 anni è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Messina, nei giorni scorsi, dai poliziotti delle Volanti”.

Così il vero grande velo, che la scena del cavallo morto scoperchia, è quello rappresentato dalla Messina sotterranea, clandestina. Con gli animali, spesso in stalle abusive, costretti a super prestazioni in funzione d’interessi economici. Dato che le corse avvengono intorno alle cinque di mattina, di solito, al massimo, sentiamo il rumore degli zoccoli. Questa volta, però, al di là degli esiti delle indagini, la pozza di sangue sul selciato è stata come una sveglia, per noi messinesi, su abitudini e gesti che spesso facciamo finta di non vedere.

La necessità di un nuovo modello culturale e sociale

Se la repressione e l’intervento giudiziario sono necessari, va anche evidenziato che Messina, e non solo la nostra città, si possono riprendere solo con un nuovo modello sociale e culturale. Con un lavoro quotidiano che parta dalle nuove generazioni.

Scuola, istruzione, lavoro, sostegno a chi è in difficoltà, politiche sociali e culturali: tutto ciò può ridurre il peso di questa Messina sommersa, dalla violenza sotterranea. Una Messina nel degrado che s’integra con una borghesia e una classe dirigente, e imprenditoriale, spesso ciarliere e improduttive.

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2 commenti

  1. cose che ammattunu nella citta della musica e degli eventi…..sa comu vutaru chisti……certu u pubbirazzu cummogghia tuttu……..poi chi “Violini”…..specie on line…….ci pinsati

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  2. No sommersa proprio no, voi sapete benissimo chi sono, mandateli via da questa città, scusate “paesazzo”.

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