Il Messina bloccato dal Foggia che esce indenne da un caldissimo Franco Scoglio

Il Messina bloccato dal Foggia che esce indenne da un caldissimo Franco Scoglio

Simone Milioti

Il Messina bloccato dal Foggia che esce indenne da un caldissimo Franco Scoglio

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sabato 10 Maggio 2025 - 17:00

Reti inviolate a Messina, allo "Zaccheria" settimana prossima servirà solo vincere per mantenere la categoria

MESSINA – L’andata del playout tra Messina e Foggia delude un po’ le attese coi biancoscudati che non riescono a fare il risultato in casa e ai satanelli il pareggio a reti bianche va benissimo. Uno 0-0 che lascia delusi i peloritani anche se la miglior occasione della partita è stata del Foggia nel secondo tempo con Sarr che ad un metro dalla porta ha tirato addosso a Krapikas. Il Messina ha avuto le sue chance ma non è stato infallibile sotto porta, anzi, e alcuni calciatori sono sembrati scarichi. Settimana prossima si replica al “Vito Zaccheria” di Foggia dove il Messina ha un solo risultato possibile per salvarsi: vincere.

Grande risposta del pubblico messinese e la società per l’occasione ha regalato una sciarpa, settemila in tutto, praticamente ad ogni spettatore presente sia in tribuna che in Curva Sud. Esposto uno striscione già da mezzogiorno fissato alla base della curva dove si legge “nelle giornate di burrasca e in quelle senza vento incessante il nostro attaccamento”, le bandiere di club organizzati invece tutte issate in alto sopra i tifosi a sventolare. Al momento dell’ingresso in campo dei calciatori viene esposta una spettacolare coreografia con il leone biancoscudato che azzanna la morte che campeggia su tre tombe con le date 1993, 2008 e 2017.

Ambiente caldissimo al Franco Scoglio con la Curva Sud imponente fa sentire la sua voce contro l’ex presidente Sciotto e l’ex biancoscudato Emmausso, autore di una scorrettezza nel match di ritorno in campionato, in seguito un momento di rispetto con una corona di fiori che viene disposta sotto il settore ospiti vuoto dove campeggiano i quattro nomi dei tifosi foggiani scomparsi in un tragico incidente mesi fa: Samuel, Samuele, Michele e Gaetano. In tribuna presenti anche il sindaco Federico Basile e l’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro.

Sesto pareggio a reti bianche in stagione per il Messina che dopo sei partite consecutive sempre a segno non trova la via della rete. L’ultima volta era stato sempre in casa nella sfida tra Messina e Catania del 16 marzo scorso, a differenza di quell’occasione anche Krapikas non ha subito gol, quindi realizza l’ottavo clean sheet stagionale. L’ultimo 0-0 era arrivato contro il Benevento il 15 febbraio, la settimana prima l’8 febbraio era arrivata l’ultima a reti bianche al Franco Scoglio.

Primo tempo

Tifo da brividi che arriva dietro la porta difesa da Krapikas, ma inizia meglio il Foggia che nei primi minuti si guadagna un calcio d’angolo e una punizione dalla corsia di sinistra, il Messina comunque non rischia. Ancora nessun pericolo da parte dei padroni di casa ma Tascone, per i satanelli, prova all’11’ la conclusione dalla distanza che oltrepassa di poco la traversa ma Krapikas era sulla traiettoria centrale. Ripartenza Messina al 13′, Garofalo affonda a destra mette al centro la palla sfila fino al limite dell’area da fuori si coordina Crimi con la palla che sfiora l’incrocio dei pali, il gioco era comunque fermo perché per l’assistente Garofalo non era arrivato in tempo per tenere il pallone in campo. Al 15′ altro pericolo con la palla sempre di Garofalo in area per Luciani che tocca la palla ma non riesce a trovare lo specchio.

Adesso è il Messina che prende il comando delle operazioni al 18′ arriva sul fondo Haveri a sinistra, palla al centro che viene lasciata sfilare da Luciani, Crimi non arriva e Garofalo viene anticipata da Perina in uscita bassa. Ancora un occasione qualche minuto dopo su punizione con la palla messa forte al centro da Tordini, nessuno intercetta, leggera trattenuta ai danni di Dumbravanu ma per l’arbitro non c’è nulla. Al 24′ torna ad essere pericoloso per due volte il Foggia con Touho e Sarr che combinano ma fortunatamente sono innocui davanti a Krapikas.

Superata la mezz’ora di gioco con le due squadre ancora ferme sulla parità a reti inviolate. Le squadre, in special modo il Messina, ha occasioni meno nitide ma ha ormai il predominio del campo e non commette neanche ingenuità difendendosi in caso di ripartenze della formazione ospite. Concessi due minuti di recupero, che saranno allungati di trenta secondi dopo il colpo subito da Touho per cui è stato necessario l’ingresso in campo dei sanitari, ma il punteggio non cambierà.

Secondo tempo

La ripresa inizia senza cambi in nessuno dei due schieramenti. Termina a terra dopo un contrasto Buchel e ci resta alcuni minuti facendo preoccupare un po’ tutti. Al 54′ spunto di Tordini che recupera palla sulla trequarti campo ospite, salta netto Salines che lo stende e si becca il giallo. Lo stesso Tordini sulla battuta della punizione di Gelli, smorzato dalla barriera, può tirare da dentro l’area ma manda alto. Al 58′ si scopre il Foggia e il Messina può ripartire in quattro contro tre ma sembra un po’ stanchi i biancoscudati e non arrivano a nulla.

Superata l’ora di gioco arriva il primo cambio, fuori Petrucci e dentro Dell’Aquila. Proprio il 77 in maglia rossa ha una chance al 61′ intercettando di testa un cross di Haveri dalla sinistra che però non riesce a indirizzare verso la porta. Risponde mister Gentile mandando in campo Emmausso al posto di Touho. Al 63′ rischia il Messina, palla messa in mezzo all’area per Sarr che prova a coordinarsi ma non colpisce piena la palla e Krapikas blocca senza problemi. Al 65′ l’occasione più grande del match: Emmausso innesca Gala a destra che riesce a metterla in area piccola, Sarr da due passi indirizza in porta a colpo sicuro ma si oppone Krapikas.

Si arriva al 70′ con ancora una combinazione a sinistra tra Crimi e Dell’Aquila, il piccolo del Messina arriva ancora a colpire di testa in area ma non trova nuovamente lo specchio della porta difesa da Perina per poco. Attimi di tensione quando Parodi e Luciani si scontrano, il difensore resta a terra ma fuori dal campo, il Messina gioco e il Foggia protesta. Al 78′ Crimi scippa due volte i calciatori pugliesi e innesca Dell’Aquila che spacca la difesa ospite e allarga per Luciani al limite dell’area, il bomber del Messina però non trova lo specchio col suo destro incrociato e si dispera. Gatto aggiunge peso all’attacco: dentro Costantino e Chiarella, fuori Tordini e Garofalo. Si gioca poco ma il Messina ha ovviamente più voglia, arriva il novantesimo e l’arbitro concede cinque minuti di recupero. Al 92′ il tiro di Kiyine dalla distanza spaventa il Messina ma è centrale e blocca Krapikas. Si sbilancia in avanti il Messina per gli ultimi giri d’orologio, ma non arriva la rete tanto invocata dai tifosi.

Acr Messina – Foggia 0-0

Acr Messina (4-3-1-2): Krapikas; Lia, Gelli, Dumbravanu, Haveri; Petrucci (dal 60′ Dell’Aquila), Buchel, Crimi; Garofalo (dal 87′ Chiarella), Luciani; Tordini (dal 79′ Costantino).
In panchina: Meli, Ingrosso, De Sena, Marino, Mameli, Pedicillo, Vicario, Anzelmo, Morichelli. 
Allenatore: Antonio Gatto

Foggia (3-5-2): Perina; Salines (dal 75′ Silvestro), Dutu, Parodi; Zunno, Gala (dal 75′ Kiyine), Tascone, Pazienza (dal 75′ Mazzocco), Felicioli; Sarr, Touho (dal 62′ Emmausso).
In panchina: De Simone, Testa, Santaniello, Orlando, Marzupio, Da Riva, Brugognone, Spanò.
Allenatore: Antonio Gentile.

Ammoniti: Sarr 7′ (F), Salines 54′ (F), Lia 73′ (M), Gala 73′ (F), Buchel 87′ (M), Mazzocco 92′ (F).
Calci d’angolo: 3-1. Recupero: 2’ + 5’.

Arbitro: Andrea Ancora di Roma 1. 
Assistenti: Stefano Franco di Padova & Nicola Di Meo di Nichelino. 
Quarto ufficiale: Mattia Ubaldi di Roma 1.
Var: Giacomo Camplone di Pescara. Avar: Dario Madonia di Palermo.

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Un commento

  1. LA RETROCESSIONE SARA’ L’EPILOGO DELLA GESTIONE SCELLERATA DI SCIOTTO. HA VINTO SI UN CAMPIONATO PERCHE’ AFFIANCATO DA DEL REGNO. OGNI ANNO A CAMBIARE SQUADRA IN ESTATE E A GENNAIO. HA VENDUTO LA SOCIETA’ GRATIS. QUANDO HO ACQUISTATO CASA HO DATO LA CAPARRA AL VENDITORE E IL SALDO DI FRONTE AL NOTAIO. SCIOTTO IN PRESENZA DEL NOTAIO NON HA RICEVUTO NEPPURE UN EURO.

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