Il movimento No Ponte a Piazza Lo Sardo per "discutere sui passaggi per bloccare l'opera"

Il movimento No Ponte a Piazza Lo Sardo per “discutere sui passaggi per bloccare l’opera”

Redazione

Il movimento No Ponte a Piazza Lo Sardo per “discutere sui passaggi per bloccare l’opera”

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sabato 30 Settembre 2023 - 18:15

Domenica 1 ottobre dalle 16.30 si terrà l'assemblea per parlare dei prossimi passi: "Il ponte è devastazione del territorio e sperpero di risorse"

MESSINA – Il movimento No ponte torna a incontrarsi: domenica 1 ottobre, a partire dalle 16:30, è stato indetto un incontro a Piazza Lo Sardo per “discutere insieme i prossimi passaggi per bloccare l’opera del ponte”. In quell’occasione verrà allestita la mostra delle tavole che tanti artisti hanno donato in preparazione al corteo del 12 agosto. Il cronoprogramma del ponte sullo Stretto dettato da Matteo Salvini è serratissimo, ma comincia a manifestare i primi inciampi.

Nella nota diffusa dal movimento si legge: “Nonostante le tante dichiarazioni del ministro, infatti, di passi reali ne sono stati fatti pochissimi. Il comitato scientifico, proprio questa settimana, è stato formato ma la stessa data dell’avvio cantieri a luglio non sembra più così certa e per quanto riguarda il finanziamento dell’opera tutto tace e sembrerebbe che l’obiettivo sia mettere un po’ di soldi in legge di bilancio per fare partire i lavori. Ciò che è in discussione non è la costruzione del ponte. Quella sta sullo sfondo. Potrebbe non arrivare mai a causa delle evidenti difficoltà tecniche oppure essere posta alla fine di 20 o 30 anni di cantieri”.

E il movimento No Ponte prosegue parlando di “prospettive molto preoccupanti per gli abitanti dell’area dello Stretto poiché promettono devastazione del territorio, sperpero di risorse pubbliche e desertificazione delle nostre città. La lotta contro il ponte sullo Stretto è parte di una più generale opposizione alle politiche di devastazione ambientale e di sperpero di denaro pubblico disseminate nei nostri territori. Allo stesso tempo questi esprimono bisogni inevasi di protezione, resi ancora più evidenti dagli incendi di questa estate e dalle alluvioni ed eventi franosi che si annunciano per l’autunno”. Appuntamento l’1 ottobre a Piazza Lo Sardo per l’assemblea.

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7 commenti

  1. Voi volete solo regalare soldi ai Franza e condannare Messina alla sofferenza del traffico del controesodo.

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  2. Guardi che il traffico del controesodo (di cui non ce ne siamo quasi accorti) sarebbe nulla rispetto a dei lavori (se mai iniziassero) che non si concluderebbero mai … e quando Accorinti ha provato a realizzare una flotta comunale di navi tra Messina e Reggio a prezzi calmierati lei sicuramente era lì a contestarlo … altro che contrastare a chiacchiere i Franza

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  3. La riunione dei soliti quattro gatti che non avendo niente da fare si riuniscono per ingannare il tempo.

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  4. Ma perché non ve ne andate in campagna, bisogna lavorare la terra che porta benessere, invece ancora abbiamo ‘sti comunisti che pensano di scendere in piazza e poi cercano raccomandazione per i propri figli, Messina è piena di queste cose.

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  5. in tre sole parole:
    quattro scappati di casa….

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  6. Per risolvere i problemi del controesodo (e ancora troppi , veramente troppi, tir sul viale boccetta durante il resto dell’anno) basterebbe eliminare una volta per tutte quella follia di approdo alla rada S. Francesco ed utilizzare un bel porto di tremestieri ampliato, completo, moderno, funzionante e che possibilmente non si bloccasse ad ogni sospir di vento come accade oggi.
    Ma se per realizzare un approdo degno di tal nome sta succedendo la fine del mondo con quel cantiere infinito e sfigato, cosa mai succederà quando proveremo a realizzare l’opera più imponente e mai realizzata (realizzabile?) al mondo?
    Non oso immaginarlo, ma tremo al pensiero..

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  7. Questi non hanno NULLA da fare, magari con “villette ed altre attività ABUSIVE” e vorrebbero impedire la costruzione di altre infrastrutture ed INVESTIMENTI di importanza INTERNAZIONALE, come il PONTE (già in progetto esecutivo), le FERROVIE e le AUTOSTRADE (già in costruzione e progettazione). I soliti “falsi ambientalisti inutili e contrari allo sviluppo!

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