Il Pd: "Croce si dimetta dal Consiglio comunale, non ne sentiremo la mancanza"

Il Pd: “Croce si dimetta dal Consiglio comunale, non ne sentiremo la mancanza”

Redazione

Il Pd: “Croce si dimetta dal Consiglio comunale, non ne sentiremo la mancanza”

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domenica 07 Gennaio 2024 - 19:59

Il coordinamento provinciale interviene sulla proposta di delibera: "Senza entrare nel merito dell'ineggibilità, troppe le assenze"

MESSINA – “Maurizio Croce si dimetta da consigliere comunale. L’esponente di Forza Italia eviti lo stillicidio di ricorsi e controricorsi. Il numero straordinario di assenze prodotte e la sostanziale inattività lo qualificano come non adatto a un ruolo che richiede impegno e continuità”. Sul caso Croce interviene il Coordinamento provinciale del Partito democratico (“Nessuno sentirà la sua mancanza”), che ricostruisce la vicenda: “Il Consiglio comunale di Messina è chiamato ad esprimersi, nella seduta di lunedì 8 gennaio, sulla permanenza del consigliere Maurizio Croce, pronunciandosi sulla proposta di delibera in merito alle cause di ineleggibilità e incompatibilità”. Cause che riguardano il ruolo di “soggetto attuatore” per la realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione siciliana.

Continua la nota del Coordinamento provinciale: “Ferma restando l’autonomia di valutazione di ogni singolo consigliere comunale, rispetto al quale non è opportuno né giusto esercitare alcuna pressione o sollecitazione, va sottolineato come, a differenza di quanto dica o affermi Maurizio Croce in queste settimane, sono stati i suoi stessi comportamenti a renderlo come incompatibile. Ci riferiamo non tanto e non solo a tutti i circostanziati riferimenti normativi indicati nella proposta di delibera, quanto al suo approccio, date le assenze, a una carica che gli è derivata dall’aver capeggiato una delle coalizioni perdenti alle amministrative”.

“Croce ha l’opportunità di dimettersi”

Insiste il Pd: “L’8 gennaio il Consiglio comunale potrà avviare a conclusione una storia che segna la
distanza tra rappresentanti e rappresentati. Ma forse Croce ha un’opportunità invece di esporre sé
stesso, il civico consesso e la città tutta ad uno stillicidio di tempi tecnici, osservazioni, ricorsi e
controricorsi: tragga egli stesso le conclusioni e si dimetta, come già gli era stato chiesto dal Partito democratico qualche mese fa. La città ha bisogno di consiglieri che esercitino la funzione con costanza e determinazione”.

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Un commento

  1. Comunque dovrebbe sostituirlo un esponente dello stesso partito.
    Il contrario non avrebbe senso.

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