Mentre si attende il click day il 16 dicembre, il Codacons invita presidente e assessore "a evitare i toni trionfalistici. È una sconfitta della Regione"
Continua a far discutere il caro voli in Sicilia. E diventa il simbolo di una politica che non riesce ad affrontare i nodi strutturali. Intanto si attende il 16 dicembre per il cosiddetto click day. Ovvero l’acquisto dei biglietti per il Sicilia Express sarà possibile a partire da martedì prossimo. E il Codacons rivolge un invito all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Aricò e al presidente della Regione siciliana Schifani: “Stop ai toni trionfalistici. Non c’è nulla da celebrare. Il treno Sicilia Express non rappresenta una vittoria, ma il segno evidente della sconfitta della Regione nella battaglia contro il caro voli”.
Continua la nota dell’associazione dei consumatori: “Il Codacons ritiene inaccettabile che nel 2025 migliaia di siciliani fuori sede debbano ammassarsi su convogli ferroviari e affrontare viaggi di 20–24 ore pur di rientrare nell’Isola. Raccontare questo scenario come un successo istituzionale significa normalizzare il disagio, comprimere diritti essenziali e disattendere le aspettative di cittadini, studenti e lavoratori. Il “Sicilia Express” è il simbolo di una Sicilia che non riesce a cambiare, che rinuncia a garantire il diritto alla mobilità e che subisce un mercato dei trasporti fuori controllo, con tariffe aeree spesso proibitive. In assenza di misure strutturali, ai cittadini viene chiesto di adattarsi, sopportare e sacrificare tempo e qualità della vita”.
“Basta soluzioni tampone, la continuità territoriale non può essere ridotta a un evento straordinario”
Evidenzia il Codacons: “A rendere il quadro ancora più grave è il costo collettivo dell’operazione: pagano tutti i contribuenti siciliani, anche coloro che non viaggiano, che restano in Sicilia e che non hanno familiari fuori sede. Risorse pubbliche vengono impiegate per sostenere un intervento emergenziale che non risolve il problema, ma ne conferma la portata, trasformando una criticità politica e sociale in un’operazione di comunicazione. Pagano i siciliani costretti a trascorrere un’intera giornata su un treno; pagano coloro che restano esclusi dai posti disponibili; pagano anche i cittadini che non usufruiscono del servizio ma che contribuiscono comunque con le proprie tasse”.
Il Codacons “difende il diritto di tornare a casa senza dover scegliere tra spese insostenibili e viaggi estenuanti, né essere costretti ad accettare soluzioni tampone presentate come conquiste. La continuità territoriale non può essere ridotta a un evento straordinario né raccontata con slogan celebrativi. Servono politiche serie, strutturali e durature, capaci di garantire collegamenti dignitosi, tempi di viaggio ragionevoli e tariffe accessibili. La Sicilia non ha bisogno di propaganda, ma di rispetto, diritti e risposte concrete”.
“Una misura non risolutiva ma da utilizzare”
In più, Confconsumatori Aps – Federazione Provinciale di Messina informa che, la “Regione Sicilia, ha reso noto nei giorni scorsi di avere prorogato l’applicazione del contributo sul costo dei biglietti aerei in favore dei cittadini Ue residenti e/o nati in Sicilia, che viaggeranno per le festività natalizie, il tutto sino alla data del 28 febbraio 2026. Il contributo prevede un rimborso del 25% del prezzo del biglietto per tutti i residenti in Sicilia per voli da e per tutti gli aeroporti italiani. Un vantaggio esteso al 50% per le categorie prioritarie, ossia le persone con almeno il 67% di invalidità, gli studenti e i residenti con un Isee inferiore a 15mila euro. L’istanza dovrà essere presentata entro e non oltre 30 giorni dalla data del volo, pena l’esclusione dal contributo. Restano, comunque, invariate le modalità di accesso on-line per la richiesta del contributo, e pertanto, ai fini dell’erogazione dello stesso, ogni cittadino dovrà inoltrare la richiesta
esclusivamente in modalità on-line, accedendo, previa registrazione, alla piattaforma dedicata.
La misura – dichiara Carmen Agnello, presidente di Confconsumatori Aps, Federazione
provinciale di Messina – non è certamente esaustiva e non scioglie la questione del caro voli in
Sicilia ma è comunque un sostegno di cui i cittadini devono imparare ad usufruire, utile soprattutto
per le categorie prioritarie (invalidi, studenti e cittadini con difficoltà economiche)”.
Più che altro sembra una posizione contro il Sicilia express. D’accordo per le osservazioni fatte sul tempo impiegato ma va pure detto il tragitto percorso e le fermate effettuate. Non è un trenino come quello che si giocava da bambini per cui si possono ipotizzare tempi minori di percorrenza. Solo chi non viaggia può fare certe considerazioni. Sarebbe invece più opportuno che l’organizzazione mettesse in atto, se in grado di farlo, ogni azione volta alla reale diminuzione del caro voli. Ma questo probabilmente significa mettersi contro il sistema. E spesso non conviene farlo.
…TROPPO TARDI !!!
RIPRISTINARE I TRENI A LUNGA PERCORRENZA SOPPRESSI DOPO IL 2000 ALMENO NEI PERIODI CALDI. C’ERANO ALMENO DUE TRENI AL GIORNO CHE PARTIVANO DALLE GRANDI METROPOLI DEL NORD. ADESSO IL SICILIA EXPRESS è UNA PRESA IN GIRO.