Slitta il processo alla dirigente medico coinvolta nel caso Catalfamo che ha chiesto il processo abbreviato
MESSINA – Slitta il processo a Francesca Paratore, la dirigente medico coinvolta nell’inchiesta sul “Sistema Sanità” al Papardo sfociata nell’arresto dell’ex deputato regionale Antonio Catalfamo. La Corte di Cassazione ha infatti depositato le motivazioni alla base del provvedimento di revoca della misura cautelare, disposto a fine gennaio scorso. Motivazioni notificate al giudice proprio oggi, che ha quindi sospeso il processo e rinviato tutto al prossimo 10 aprile.
Le motivazioni della Cassazione
La Suprema Corte ha accolto in toto i rilievi del difensore della dirigente, l’avvocato Giuseppe Lo Presti, ritenendo insussistenti anche i gravi indizi di colpevolezza. Il difensore aveva chiesto alla Cassazione di revocare la decisione del Tribunale del Riesame di Messina che aveva invece confermato i domiciliari disposti per Paratore. E la IV sezione di Palazzo dei Marescialli ha accolto il ricorso, rinviando gli atti al Riesame per una nuova udienza.
I processi
Intanto, dopo la richiesta della Procura di processare con rito immediato sia Paratore che Catalfamo, l’avvocato Lo Presti ha scelto di procedere col rito abbreviato e nei giorni scorsi era prevista la discussione di Accusa e difesa, ma tutto è stato rinviato al mese prossimo. Quel giorno compariranno in Tribunale anche Santi Cautela e Angelita Pino per la prima udienza del processo che servirà a definire la loro posizione, mentre Antonio Catalfamo era atteso anche lui in Tribunale, davanti al giudice per le indagini preliminari, ma anche la sua udienza è slittata, a maggio prossimo.
