Il seminario di studi è stato organizzato dal prof. Grimaudo, titolare della Cattedra di Istituzioni di diritto pubblico del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università degli Studi di Messina
Il ruolo della dimensione universitaria non si può ridurre a quello asettico di mera “agenzia” di trasferimento di nozioni informative. È e deve essere un luogo di crescita, di educazione e formazione personali e civili. Proprio nel solco di questo proposito, la Cattedra di Istituzioni di diritto pubblico del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università degli Studi di Messina, di cui è titolare il Prof. Pierangelo Grimaudo,
ha organizzato un seminario di studi sul tema “Il valore della fedeltà allo Stato”. Protagonista dell’incontro è stata l’Arma dei Carabinieri, modello encomiabile di venerazione per i valori della Nazione e di fedeltà alle istituzioni, che nell’occasione è stata rappresentata dal suo massimo esponente nei territori siciliani e calabresi, il Generale di Corpo d’Armata Luigi Robusto, Comandante interregionale del “Culqualber” di stanza a Messina.
Dopo i saluti del Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea e del Direttore del dipartimento di scienze politiche Prof. Mario Calogero, hanno preso avvio i lavori del convegno, coordinati dai Professori Pierangelo Grimaudo e Giovanni Moschella,
i quali hanno riflettuto sul modo in cui i doveri che incombono sui cittadini come sulle stesse istituzioni pubbliche chiamate a governare la comunità, siano delle presenze vive nella trama dei diritti e libertà che si trovano in Costituzione. Dovere di solidarietà politica economica e sociale, di voto e di partecipazione, di difesa della Patria, certamente. Ma anche “dovere” da parte della Repubblica, di rendere effettiva l’uguaglianza dei cittadini attraverso la rimozione degli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno dispiegarsi della libertà e la partecipazione di tutti alla vita politica economica e sociale, come recita l’art. 3 comma 2 della Carta Costituzionale. Tra gli intervenuti anche il Procuratore della Repubblica di Barcellona P.G., Dott. Emanuele Crescenti, che ha voluto testimoniare l’affidabilità professionale della Benemerita, presente in ogni angolo del Paese a supporto della legalità e della giustizia, riaffermando il suo ruolo di custode della sicurezza dei cittadini. Sicurezza che non si esaurisce solamente nei limiti del contrasto e alla repressione di ogni forma di illegalità sul territorio dello Stato, ma che va oltre.
Il Generale Robusto, partendo proprio dall’esperienza personale maturata in lunghi anni di servizio nell’Arma, ha voluto rimarcare questo concetto, ricordando l’impegno profuso nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e il ruolo cruciale che i Carabinieri hanno avuto nelle operazioni di stabilizzazione di pace in aree a rischio come Libano, Cossovo, Gerusalemme, Iraq, Afganistan, in modo tale da assicurare una convivenza pacifica tra popoli ed etnie diverse, portando in quei territori i valori di umanità patrimonio comune dell’identità italiana. Ma l’aspetto peculiare dell’iniziativa è stato senz’altro l’impegno diretto degli studenti nel realizzare un documento audiovisivo sulla storia dell’Arma al servizio dello Stato, ripercorrendo le tappe storiche più significative.
Un gesto con cui l’Università ha inteso manifestare profonda gratitudine per i Carabinieri, che da oltre 205 anni danno sicurezza ai cittadini italiani con impegno e dedizione, continuando ad onorare il loro celebre motto, “fedele nei secoli”. L’occasione è stata anche il trampolino di lancio per la presentazione di un ciclo di incontri di approfondimento che si svolgeranno nei mesi di marzo ed aprile su “L’impegno dell’ Arma dei Carabinieri nelle missioni militari italiane all’estero” promossi dalla stessa cattedra di Istituzioni di Diritto Pubblico del Corso di Laurea di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.
Vittorio Tumeo
