Incapace di stare a processo, ergastolo cancellato a Messina

Incapace di stare a processo, ergastolo cancellato a Messina

Alessandra Serio

Incapace di stare a processo, ergastolo cancellato a Messina

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mercoledì 12 Giugno 2019 - 19:50

Clamorosa decisione della Corte d'Appello che ha applicato una recentissima norma, destinata a far discutere

E’ destinata a far discutere la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Messina assunta oggi al processo sull’omicidio di Stefano Marchese.

Il Collegio (presidente Tripodo) ha infatti annullato la condanna all’ergastolo decisa in primo grado per Giovannino Vinci, ritenuto responsabile dell’omicidio volontario del giovane giustiziato il 18 febbraio 2005 al distributore di carburante dell’Annunziata Alta.

I giudici, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Giovanbattista Freni, hanno disposto il non luogo a procedere perché Vinci “non può partecipare coscientemente al processo”. La Corte ha applicato così una recentissima legge, entrata in vigore a giugno 2017, che prevede proprio che venga dichiarato il non luogo a procedere in caso di incapacità di stare in giudizio. E in appello l’avvocato Freni ha fatto valere proprio questa norma.

“È la prima volta che viene applicata in Italia – commenta il legale – Non si tratta di infermità mentale dell’imputato tanto vero che non è stata applicata misura di sicurezza ma di incapacità di partecipare coscientemente al processo per una sopravvenuta malattia anche se non di tipo psichiatrico”.

Prima della nuova norma in questi casi il processo era soltanto sospeso.

Anche in primo grado Freni aveva chiesto la sospensione del processo, in attesa che la norma entrasse in vigore. I giudici avevano detto no, non tanto per un profilo giuridico ma perché il perito nominato dal Tribunale, dopo aver esaminato le condizioni di Vinci, aveva stabilito che il pregiudicato non era affatto incapace di partecipare al processo.

A chiamare in causa Vinci nel delitto che aprì una stagione di sangue nei clan cittadini – stroncata dalle retate delle forze dell’Ordine intervenute prima che la faida lasciasse una scia di sangue ancora più lunga – sono stati i collaboratori di giustizia.

Un commento

  1. Incapace ok .Ti prendi l’ergastolo e ti curi in penitenziario che ha le sue caratteristiche. Tutti siamo matti di fronte ad un ergastolo.

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