Il parlamentare Filippo Scerra all'attacco: "Incomprensibile. Il governo ancora indifferente verso l'isola"
Gli incendi per le città siciliane sono un vero e proprio incubo ogni estate. Da tempo si parla di un possibile aumento dei vigili del fuoco in tutta la Sicilia, proprio per far fronte a emergenze sempre più frequenti, diventate una triste “normalità”. Anche a Messina nei giorni scorsi le fiamme hanno divorato ettari di terreni e colline, soprattutto nella zona sud e nei comuni sul litorale ionico. Ciò nonostante il governo non sembra intenzionato a rimodulare gli organici e ad aumentare il numero di vigili del fuoco nei vari distaccamenti o lì dove di distaccamenti, invece, non ce ne sono.
L’attacco di Scerra
E lo ha confermato il deputato del Movimento 5 stelle Filippo Scerra, che con il suo partito è tornato a parlare dell’argomento in parlamento, rimediando l’ennesima risposta negativa. Scerra spiega: “Il governo ha detto ‘no’ alla nostra proposta per aumentare l’organico dei Vigili del Fuoco in Sicilia. Per l’ennesima volta, questo esecutivo volta le spalle ai problemi della Sicilia, con il ministro Musumeci sordo e cieco alle richieste che arrivano da una terra di cui, eppure, dovrebbe conoscere bene le problematiche”.
Un tradimento, secondo Scerra, da parte di un governo che non guarda alla Sicilia: “Il nostro ordine del giorno prevedeva un impegno serio e per questo è ancora più incomprensibile il parere contrario arrivato dall’esecutivo. Sono ancora vivide nella memoria collettiva le immagini rilanciate lo scorso anno dai media di tutto il mondo, con i Vigili del Fuoco in terra, stremati a Carlentini (Sr) dopo aver domato uno dei continui roghi. Un anno dopo, il governo ha deciso di lasciare buttati in terra i Vigili del Fuoco siciliani, a cui va invece la nostra gratitudine mista a rabbia per le condizioni disumane in cui sono chiamati ad operare”.
Scerra ha poi concluso: “La nostra proposta mirava a potenziare il numero di Vigili del Fuoco da assegnare alla Regione Siciliana, soprattutto là dove ancora non siano stati istituiti presidi fissi e distaccamenti idonei, così da ridurre il continuo sovraccarico di lavoro del personale in forza, ed al tempo stesso efficientare il servizio antincendio e di soccorso tecnico, nonché di promuovere investimenti volti a fornire il Corpo di adeguati mezzi e strumentazione. Proposte logiche e di buonsenso e proprio per questo bocciate da un governo che conferma una volta di più la sua profonda indifferenza verso la Sicilia”.

I soldi servono per foraggiare la Stretto di Messina spa…e il territorio brucia
L’assurdo ci …..lega
Ricordiamoci sempre che Musumeci e la sua giunta sono stati eletti democraticamente da NOI Siciliani con piu’ del 60% dei voti, senza fare un giorno di campagna elettorale, quindi chi votava sapeva benissimo chi votava.
Quindi di cosa ci lamentiamo?
La stampa compresa conosceva gia’ il pensiero del Presidente della regione
Più che aumentare i vigili del fuoco che comunque potrebbe essere una buona idea, bisogna aumentare la sorveglianza, incominciare ad arrestare qualcuno e soprattutto non rilasciarlo l’indomani grazie a giudici benevoli o forse incapaci.
per i Vigili del Fuoco niet. ,,,per il PONTE sullo STRETTO un miliardino e passa…
I vigili del Fuoco, un corpo importante e preparato, è utilissimo nma non per gli incendi boschivi , per questa attività ci sono gli operai della Forestale che effettuano un degno lavoro coordinato dal personale in divisa “Guardie Foresale” ma purtroppo in sott’organico grazie all’incapacità dei governi precedenti e quelli attuali che non sono stati capaci di gestire il concorso, che grazie a questi incompetenti ci troviamo ad avere comandi forestale dove è previsto un organico in media di 7/9 con in servizio 1/2 per due comandi .
Chi gestisce gli incendi boschivi sono gli operai del servizio antincendio coordinato dal Corpo Forestale, quest’ultimo quasi inesistente per incapacità della nostra politica che non è stata capace di espletare il concorso .
Gli incendi non sono mai originati per autocombustione, l’educazione civica e la salvaguardia del territorio da parte dei cittadini basterebbe, senza per questo dover assumere per tornaconti politici . Se ci si adoperasse ognuno secondo le proprie possibilità almeno nel non sporcare il proprio territorio la propria via, quartiere paese o città , non servirebbe assumere nel settore pubblico più del necessario . Basterebbe interrogare professionisti e studiosi dei dati per capire il perché degli incendi e dell’incuria a cui è abbandonata la Sicilia.