L'ennesima inchiesta conferma una pessima gestione del Consorzio. A pagare, in termini di servizio e di pedaggio, sono i cittadini
Gianfranco Minuti, coordinatore provinciale della Scuola Politica (gruppo Briguglio-Musumeci) interviene in merito alla recente indagine che ha coinvolto ancora una volta il Cas.
“Mentre la gente reclama servizi essenziali, denuncia la pericolosità’ dell’autostrada (A18 e A20) e spera nel G7 per vedere spesi quattro soldi per ammodernare le autostrade, è scoppiato l'ennesimo scandalo – si legge nella nota- Il Cas è diventato un bancomat per funzionari , dipendenti disonesti e Societa’ fittizie , alle spalle dei cittadini che pagano pedaggi i cui introiti abbiamo capito dove vanno a finire. Crocetta in questi anni ha garantito – con uomini nominati da lui e a lui fedeli – una continuità di gestione con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La deputazione regionale ha dimostrato di non potere , forse non volere . Sulla A 18 resta la frana di Letojanni, il viadotto Ritiro non è stato ripristinato ed ammodernato e, sempre, sulla a 20 Messina-Palermo, le galleria di Tindari e Capo D’orlando rimangono nello stato attuale. E a Messina si continua a sborsare il pedaggio illegittimo del casello di Ponte Gallo spacciato per Villafranca quando è a tutti gli effetti territorio messinese. Così lo scandalo pre-pasquale del Cas diventa lo specchio di una classe politica allo sbando, del peggiore governo regionale della storia della Sicilia e di una deputazione messinese a Palermo immobile e squalificata, ma anche di un'inefficienza permanente che pagano, ancora e sempre, i cittadini”.