“La Regione si è impegnata non solo a verificare in tempi strettissimi il prolungamento della cassa integrazione” spiega il dirigente Usb, Vincenzo Capomolla, “ma soprattutto a verificare direttamente se esistano ancora margini di rilancio di un’esperienza aziendale così importante e comunque ad agire per assicurare un futuro lavorativo ai 330 dipendenti”
Il tempo stringe per gli oltre 330 dipendenti di Aicon Yachts spa: a gennaio scade la cassa integrazione ed ancora prima c’è il rischio che Babbo Natale porti a tutti la lettera di licenziamento. “Ecco perché, dopo aver sollecitato l’intervento della Prefettura a Messina, oggi siamo venuti con i lavoratori anche davanti alla presidenza della Regione” spiega Vincenzo Capomolla di Usb Unione sindacale di base.
Almeno 50 lavoratori, arrivati in pullman da Messina, sono stati in presidio dalla mattina fino a pomeriggio inoltrato chiedendo a gran voce l’intervento della Regione. Alla fine, una delegazione di lavoratori e dirigenti Usb ha incontrato la task force lavoro del presidente Crocetta.
“La Regione si è impegnata non solo a verificare in tempi strettissimi il prolungamento della cassa integrazione” continua il dirigente Usb, “ma soprattutto per quella che è stata la richiesta fondamentale: verificare direttamente se esistano ancora margini di rilancio di un’esperienza aziendale così importante e comunque agire per assicurare un futuro lavorativo e la serenità agli oltre 330 dipendenti ed alle loro famiglie”.
“Siamo convinti che soprattutto quest’isola e questa provincia non possano permettersi di gettare alle ortiche esperienze professionali davvero non comuni, e che comunque a pagare alla fine non possano essere ancora altre centinaia di lavoratori e le loro famiglie” conclude il dirigente Usb. “Siamo soddisfatti per essere riusciti a riavviare la questione insieme ai lavoratori, ma tutti noi sappiamo che l’esito finale è ancora da scrivere e conquistare e ha bisogno del massimo coinvolgimento da parte di tutti”.
Spero in una soluzione positivo della vicenda ma la cantieristica navale nella nostra provincia non decolla non per mancanza di commesse ne per mancanza di abilità delle maestranze ma per la spregiudicatezza di imprenditori privi scrupoli che approfittano della situazione e poi scappano via……
Lo sappiamo tutti e la vertenza “AICON” NE è L’ENNESIMA RIPROVA.
Auguro a tutte le maestranze BUON NATALE con la speranza di un futuro migliore.