Villa Dante e la favola dell’altalena che non c’è... ( LE FOTO)

Villa Dante e la favola dell’altalena che non c’è… ( LE FOTO)

Emma De Maria

Villa Dante e la favola dell’altalena che non c’è… ( LE FOTO)

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sabato 14 Settembre 2013 - 23:44

Potrebbe essere l’avvincente trama di una racconto per bambini, nel quale il bene trionfa sul male e “vissero tutti felici e contenti”, ma l’immancabile lieto fine, almeno nel nostro caso, attende ancora di essere scritto. Le immagini inviate attraverso Whatapp al 392.8954421 si commentano da sole e ritraggono impietosamente una realtà vandalizzata dall’ennesima mano ignota.

C’era una volta in un paese lontano, lontano una villa grandissima immersa in una natura rigogliosa ed incontaminata con spazi e giochi destinati ad allietare i bimbi del piccolo regno.

C’era …” oggi, purtroppo, di quel reame incontaminato rimane ben poco, deturpato e vandalizzato da un male incurabile che si chiama “inciviltà”.

Potrebbe essere l’avvincente trama di un racconto per bambini, nel quale il bene trionfa sul male e “vissero tutti felici e contenti”.

Ma l’immancabile lieto fine, almeno nel nostro caso, attende ancora di essere scritto.

Protagonista dell’ennesima segnalazione sul degrado urbano, che soffoca da nord a sud la città, è ancora una volta Villa Dante, “polmone verde” della città dello Stretto.

Le immagini inviate attraverso Whatsapp al 392.8954421 si commentano da sole e ritraggono impietosamente una realtà vandalizzata dall’ennesima mano ignota. Un mostro apparentemente invincibile che oggi miete una nuova vittima: gli spazi ricreativi destinati ai bambini ed alle loro famiglie dell’area verde di via Catania. Scivoli ed altalene, come in un malefico sortilegio, scompaiono per lasciare spazio ad un silenzio desolante.

A testimoniare un passato che non c’è più, distrutto da inciviltà ed abbandono, rimangono solo strutture in legno e monconi di altalena che oscillano solitarie al sole. Nonostante l’amministrazione Accorinti abbia in più occasioni sottolineato l’importanza di recuperare le poche aree urbane destinate a momenti di socialità, punto nodale dal quale ripartire per rilanciare e ricostruire un sano senso di appartenenza, una frangia della popolazione cittadina continua volutamente a rimanere sorda ed indifferente di fronte ad un’esigenza che, come dimostrato dal costante flusso di segnalazioni che continuano a pervenire in redazione, è percepita dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini come una priorità.

(Emma De Maria)

3 commenti

  1. Interesserebbe sapere a chi è affidata la vigilanza e in quali termini.

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  2. dove sono i volontari??

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  3. OK bucca i canturu…ci vado io a fare il volontario a villa dante…5 rotweiler me li faccio prestare da qualche allevamento e un tubo innocenti lo si trova in qualunque cantiere….

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