Quattro indagati per il crollo del muro allo stadio S.Filippo: disastro colposo e falso

Quattro indagati per il crollo del muro allo stadio S.Filippo: disastro colposo e falso

Quattro indagati per il crollo del muro allo stadio S.Filippo: disastro colposo e falso

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lunedì 09 Gennaio 2012 - 13:32

Il sostituto procuratore Camillo Falvo ha chiuso le indagini nell'inchiesta sul crollo del muro dello stadio San Filippo. Quattro gli indagati con ipotesi di reato, a vario titolo, di disastro colposo e falso. Il muro crollò il sei maggio scorso e determinò la cancellazione del concerto di Vasco Rossi. I lavori sono ancora fermi.

Sono quattro gli indagati nell’inchiesta sul crollo del muro di contenimento allo stadio San Filippo. Il sostituto procuratore Camillo Falvo ha inviato gli avvisi di conclusione delle indagini al progettista e direttore dei lavori, ingegner Giuseppe Rodriquez, al collaudatore statico dell’opera, l’ingegner Tullio Martella, al responsabile del cantiere, il geometra Carmelo Coniglione ed al direttore tecnico dell’impresa “C e C Costruzioni” che eseguì i lavori, Michele D’Agata. Tutti devono rispondere di disastro colposo, Rodriquez e Martella anche dell’ipotesi di reato di falso. Il muro crollò il 6 maggio scorso insieme con una parte della strada arginale che delimita lo stadio. Un collasso inatteso considerando che la struttura fu inaugurata solo sette anni fa. Il sostituto procuratore Falvo sequestrò l’area ed affidò una consulenza tecnica all’ingegner Santi Mangano. Il risultato della perizia per certi versi fu clamoroso. In particolare il perito accertò una serie di errori nell’esecuzione dei lavori ma destò scalpore il montaggio dei conci al contrario. In pratica le strutture in ferro di sostegno al cemento armato furono montate con una rotazione di 180° rispetto a quanto previsto dagli elaborati di progetto. Un errore che sarebbe all’origine del crollo del muraglione. L’ingegner Rodriquez e l’ingegner Martella devono anche rispondere del reato di falso il primo per quanto indicato nella “Relazione a strutture ultimate” ed il secondo per la “Relazione di collaudo statico”. Nei due documenti avrebbero attestato falsamente alcune circostanze relative alle condizioni del muro di contenimento, delle armature e delle strutture in cemento armato ed acciaio ma anche “la piena corrispondenza tra le indicazioni progettuali e quanto rilevato nelle opere eseguite” e “di aver eseguito le opere in assoluta rispondenza alle previsioni progettuali e secondo le buone norme di esecuzione”.
Il crollo del muro provocò la cancellazione del concerto di Vasco Rossi previsto per il 26 giugno scorso. Nonostante il fermento iniziale da allora nulla è stato fatto ed il cantiere è tuttora chiuso. Solo il mese scorso è stato realizzato un nuovo progetto che dovrà ottenere il placet del Genio Civile. Secondo i tecnici di Palazzo Zanca l’opera costerà intorno ad un milione di euro.

5 commenti

  1. cominciamo a mettere in carcere chi bara,avvalendosi della loro professione e poi vediamo se ci pensano più volte prima di creare disastri.

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  2. Perchè nell’articolo non si fa il nome del professionista che ha redatto il progetto di ricostruzione del muro?

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  3. ma un milione di euro per un progetto ed un muro? due miliardi? MA DICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO MA VAIA A FINEMULAAAAAAAAAAAAAA

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  4. CHE LO PAGHI CHI HA SBAGLIATO, SIAMO STANCHI DI CONTRIBUIRE A TUTTI QUESTI INUTILI SPRECHI!!!

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  5. SI DEVONO PAGARE DI TASCA LORO QUESTI xxxxxxxxxx xxxxxxxx E xxxxxx!!!POTEVANO MORIRE DELLE XSONE INNOCENTI,ED ANKE IO DATO KE SPESSO PASSAVO DA LI X ANDARE AI GO GART….DEVONO PAGARE LORO E ANDARE IN xxxxxxx

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