"Indovina che c'è scritto". Pali e cartelli che fanno solo degrado, quando saranno tolti?

“Indovina che c’è scritto”. Pali e cartelli che fanno solo degrado, quando saranno tolti?

Marco Ipsale

“Indovina che c’è scritto”. Pali e cartelli che fanno solo degrado, quando saranno tolti?

mercoledì 17 Maggio 2023 - 07:30

A meno che non si tratti di un gioco a quiz, eliminarli non sembrerebbe né costoso né complicato ma nessuno lo fa

Cartelli toponomastici che s’illuminano nelle ore serali. Il loro scopo doveva essere questo ma è fallito ben presto e, ormai da un paio di decenni o forse più, sono rimasti a fare solo degrado, in pieno centro città, anche perché alcuni sono pure storti.

Il palo con l’indicazione bianca

Non s’illumina più nessuno e pochissimi hanno ancora l’indicazione ben visibile. Nella maggior parte è sbiadita quando non totalmente cancellata. Così resta un palo, con attaccata un’indicazione bianca, spesso accanto alla segnaletica toponomastica in marmo con la stessa indicazione però leggibile. E quella è più che sufficiente, anche in altre città la toponomastica è indicata con le targhe nei muri agli angoli delle strade e senza pali… in mezzo. Non serve sostituirli, anche per non ripetere l’esperienza negativa, meglio eliminarli.

Una trentina solo in via Garibaldi

Nella sola via Garibaldi ne abbiamo contati una trentina ma ce ne sono diversi altri sparsi in città. Così come ci sono pali che non reggono nulla, probabilmente vecchie indicazioni non più valide e quindi tolte ma… non del tutto. Una città invasa da pali, alcuni utili solo a rendere più difficoltoso il passaggio sui marciapiedi.

Non sembrerebbe complicato…

A meno che non si tratti di un gioco a quiz, “indovina che c’è scritto”, togliere vecchi pali non sembrerebbe un lavoro né costoso né complicato, eppure nessuno se ne accorge e rimangono lì, a imperitura memoria. Così come restano a lungo i cartelli per i divieti temporanei, anche per mesi dopo la fine dei lavori.

Il cartello piegato

Avevamo già parlato delle carenze sulle piccole manutenzioni, che si riflettono pure sui cartelli. Anche quelli utili sono spesso inclinati o piegati, a volte caduti. Uno sulla Strada Panoramica dello Stretto, abbattuto dal vento più di un mese fa è ancora lì adagiato alla rotatoria di Faro Superiore. A prescindere se la competenza sia del Comune o della Città Metropolitana, rette dallo stesso sindaco, ma ci vuole tanto a rimetterlo in piedi?

La galleria di foto (scorrere con le freccine laterali)

Un commento

  1. Devono cambiare il nome

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007