Melanomi, i tumori della pelle non sono tutti uguali. Se ne parla alle 16 al Papardo

Melanomi, i tumori della pelle non sono tutti uguali. Se ne parla alle 16 al Papardo

Melanomi, i tumori della pelle non sono tutti uguali. Se ne parla alle 16 al Papardo

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mercoledì 30 Novembre 2016 - 08:17

Il progetto, promosso da Novartis in collaborazione con i centri ospedalieri e con le associazioni pazienti AIMAME (Associazione Italiana Malati di Melanoma) e MIO (Melanoma Italia Onlus) offrirà momenti di dialogo e confronto con gli specialisti. Al termine del progetto una APP con tutte le informazioni utili

Un tumore maligno della pelle con un’incidenza in continua crescita, addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni, che nel nostro Paese ha raggiunto circa gli 11.000 nuovi casi l’anno[1] è il melanoma. Tale patologia neoplastica sarà al centro dell’incontro “Melanomi. Le differenze che contano” che il 30 Novembre a Messina coinvolgerà i pazienti e i loro familiari presso Sala Auditorium – A.O. Papardo. L’iniziativa, patrocinata da IMI (Intergruppo Melanoma Italiano) è partita da Genova, Bologna e Milano e proseguirà in altri centri ospedalieri.

Negli ultimi anni, grazie ai progressi della ricerca scientifica, sono migliorate le conoscenze sui diversi tipi di melanoma ed è oggi possibile caratterizzare questa malattia a livello molecolare, ovvero a partire dal DNA. Si è scoperto così che i melanomi non sono tutti uguali, ma ne esistono di diversi tipi, ciascuno con caratteristiche diverse che lo identificano permettendo una cura mirata e specifica. Sono state identificate le mutazioni genetiche più frequenti che all’interno della cellula tumorale, ne regolano la crescita cellulare, come ad esempio la mutazione a carico del gene BRAF, che riguarda circa il 50% dei melanomi e che permette un trattamento a bersaglio molecolare diretto verso la mutazione specifica.

In questi casi l’approccio terapeutico è radicalmente diverso, non solo chemioterapia, ma farmaci intelligenti che, utilizzando i bersagli molecolari specifici, hanno dimostrato di essere più efficaci e meno tossici nei pazienti che presentano quella specifica mutazione.

“Fino a qualche anno fa il trattamento standard per pazienti con melanoma metastatico era la chemioterapia con tutti i limiti legati alla scarsa efficacia e spesso elevata tossicità. Oggi abbiamo contribuito a realizzare una vera e propria rivoluzione e finalmente disponiamo di un armamentario terapeutico innovativo ed efficace – precisa il Prof. Vincenzo Adamo (Ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Messina e Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’A.O. Papardo) Attraverso un approccio multidisciplinare, che tiene conto delle mutazioni genetiche specifiche e della possibilità di modulare la risposta immunitaria, si riesce a combinare opportunità che hanno migliorato la sopravvivenza e la qualità di vita dei nostri pazienti. Poiché i melanomi non sono tutti uguali la conoscenza e la tecnologia permettono un approccio personalizzato mirato che si dimostra ancora più efficace quando si avvale della professionalità di diversi specialisti favorendo la diagnosi precoce e la cura della malattia avanzata. Ma tutto questo è impossibile senza la ricerca ed una corretta informazione”.

Le necessità informative dei pazienti sono quindi molte e le occasioni di confronto con i medici, insieme all’attività svolta dalle Associazioni pazienti presenti sul territorio nazionale (MELANOMA Italia Onlus, AIMAME e ASSO), aiutano l’accesso ad informazioni corrette e aggiornate e nel contempo favoriscono la formazione di una comunità forte e strutturata che possa operare per una sempre migliore gestione del paziente con melanoma.

Affrontare oggi il melanoma significa, per il paziente e il familiare, avere molte domande. Il Progetto Melanomi nasce proprio con l’intento di dare una risposta a questa necessità informativa e associativa dei pazienti.La diagnosi precoce rappresenta lo strumento più efficace per il controllo clinico-prognostico del tumore cutaneo. Per questo motivo è molto importante che i nostri pazienti, e la popolazione in generale, siano adeguatamente informati – dichiara Cecilia Acanfora, rappresentante A.I.Ma.Me. L’esperienza ci ha insegnato che se vogliamo veramente sensibilizzare in un ambito difficile come questo, dobbiamo essere i primi a fornire servizi utili ai pazienti e alle loro famiglie, coinvolgendo la comunità allargata, nonché le istituzioni”.

Durante gli incontri del progetto “Melanomi: le differenze che contano” sono previste sessioni di confronto tra medici e pazienti durante le quali gli specialisti affronteranno molti aspetti legati alla malattia, dagli approcci terapeutici agli stili di vita, con ampio spazio alle domande.

Eventi pensati con una modalità fortemente interattiva che vedono il coinvolgimento anche di uno Street artist che, attraverso la sua opera, riassumerà graficamente i principali temi emersi. “L’intento di questo incontro è quello di presentare una squadra e coinvolgere i pazienti in un percorso di condivisione degli obiettivi, veicolando il messaggio che i “melanomi non sono tutti uguali” – conclude il Prof. Vincenzo Adamo (Ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Messina e Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’A.O. Papardo) e che, anche se presentano un aspetto simile, in base alle specifiche caratteristiche, è possibile disegnare un percorso personalizzato di diagnosi, cura e follow up”.

Infine, con l’obiettivo di essere più vicini ai pazienti e di renderli sempre più informati sulla gestione della loro malattia, verrà realizzata una APP del progetto Melanomi contenente alcune delle principali informazioni emerse durante gli incontri su alimentazione, stile di vita e stati d’animo.

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