Giovedì, a piazza Duomo, l'esperimento del contatto visivo

Giovedì, a piazza Duomo, l’esperimento del contatto visivo

Giovedì, a piazza Duomo, l’esperimento del contatto visivo

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lunedì 02 Ottobre 2017 - 07:51

"Basta guardarsi negli occhi". L'obiettivo è di riconnettere l’essenza delle persone tramite una comunicazione non verbale, ossia attraverso sguardi, sorrisi ed abbracci

"Gli sguardi sono frasi perfette". E' con la base di questo principio che il Rotaract Club Stretto di Messina, giovedì 5 ottobre, organizza in Piazza Duomo, l'"Eye Contact Experiment", un esperimento umano e sociale, nato in Australia tramite The Liberators International ma che si sta diffondendo in tutto il mondo, volto a riconnettere l’essenza delle persone tramite una comunicazione non verbale, ossia attraverso sguardi, sorrisi ed abbracci; tutto ciò per contrastare il grigio velo di indifferenza apatica che avvolge sempre più le nostre città e col fine di rompere gli schemi sociali e le resistenze interiori che ci inibiscono di entrare in contatto reale con il prossimo.

La scorsa domenica si è tenuto a Napoli e negli scorsi mesi in numerose città italiane e non solo. Lo scopo è disconnetterci dagli smartphone, dai tablet e dai pc, ai siamo "intimamente legati" ogni giorno e in ogni momento e grazie ai quali possiamo raggiungere chiunque in qualsiasi parte del mondo possiamo raggiungere tutti tramite telefonate, sms, chat, social network, e sapere cosa fanno e cosa pensano dall'altra parte del mondo. Questo, però, seppur ha accorciato le distanze, spesso può allontanare, facendo venir meno il contatto visivo. La rete, in realtà, può essere una potenziale barriera, quanto meno per il contatto fisico.

Sappiamo ancora guardare negli occhi? Riusciamo a comprendere cosa pensa attraverso gli occhi? Un esperimento che qualche anno fa diventò anche opera d’arte grazie a Marina Abramovic e alla performance che la mise di fronte a migliaia di persone al Moma di New York. Risultato? Basta uno sguardo per ritrovare la gioia che dona il vero contatto con l'umanità.

L'idea è semplice: Ognuno dei partecipanti, chiunque lo vorrà, porterà un paio di cuscini e un tappeto/telo, o una sedia ripiegabile per sedersi, e altrettanto materiale da porre di fronte a sé per accogliere i passanti. Per chi preferirà invece stare in piedi si potranno portare degli hula hoops, o semplicemente disegnare in terra 2 cerchi vicini. Oppure nulla, basta guardarsi negli occhi per raggiungere la felicità.

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